Reacher: la recensione della serie Amazon Prime Video

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2022

Reacher è il nuovo adattamento del personaggio letterario di Jack Reacher, partorito dalla mente dello scrittore Lee Child. Nei suoi otto episodi, la serie risulta una godibilissima sorpresa. Con ottime scene di azione e una storia coinvolgente, Reacher è in grado di svolgere il compito per cui è nata: divertire ed intrattenere.

Reacher: l’eroe ramingo

Chi è il protagonista della serie? Jack Reacher è un ex militare dell’esercito, con una notevole carriera alle spalle. Nella serie è interpretato dallo statuario Alan Ritchson, decisamente più conforme di Tom Cruise alla fisicità di Reacher descritta nei libri. È un uomo massiccio, con un “mascellone” all’americana. Alto quasi due metri, ha due spalle larghe e dei bicipiti da wrestler. Il personaggio si potrebbe descrivere come un misto tra Sherlock Holmes, James Bond e Rambo. Un detective con i muscoli ma anche con un gran cervello. È deduttivo, ha un gran carisma e una perfetta aplomb. Bravo con le parole quanto lo è con i pugni, è sarcastico e perspicace. Dimostrerà di essere il detective perfetto, che sta attento ai minimi dettagli. Reacher è buono nell’animo, un cavaliere errante, ma è anche un giustiziere che punisce i malvagi. Un Superman, ma non antipatico e che non si fa scrupoli ad uccidere. Nonostante risulti perfetto, un eroe che fa quello che è necessario e ottiene quello che vuole, Reacher è un personaggio che non si fa odiare, ma anzi lo si adora dai primi minuti. Non lo ferma nessuno, picchia e uccide chi se lo merita. È una serie decisamente gratificante, che soddisfa la voglia di giustizia. I cattivi sono avvisati: mai fare incazzare Jack Reacher!

La serie

Reacher si sviluppa i otto episodi. Il ritmo è fluido e la visione scorre senza intoppi. Ogni episodio è incalzante, mai un momento sfocia nella barbosità e lo sviluppo della vicenda non si annacqua con eventi superflui che potrebbero appesantirla. Il tono generale della serie non risulta ne troppo scanzonato ne eccessivamente serioso (come capita in True Detective). L’atmosfera non è opprimente o cupa e i dialoghi non sono faticosi come nella serie con Matthew McConaughey. Sebbene durante l’indagine saltino fuori molti nomi, la trama non è mai troppo difficile da seguire. Lo sviluppo del caso è abbastanza lineare, in maniera tale da non rendere faticosa la visone. Jack è un gran personaggio, un cavaliere errante che aiuta i buoni e punisce i cattivi. Nonostante sia il catalizzatore della serie, anche i personaggi secondari sono sfaccettati e ben caratterizzati. Ognuno di essi trova il suo spazio e la chimica tra Reacher e i due comprimari (Roscoe e Finley) cresce di episodio in episodio. Anche i flashback sono pochi e ben dosati. È quindi un ottima serie, altamente godibile che diverte fino alla conclusione pirotecnica che regala pieno appagamento.

Conclusioni

Reacher è un ottima serie di intrattenimento. Il nostro eroe ramingo è un ottimo personaggio, buono ma letale. Jack è una perfetta macchina da combattimento ed è il miglior detective che ci sia. Picchia i cattivi e salva i buoni, regalando allo spettatore un appagamento catartico. L”agente Roscoe e il detective Finley sono due comprimari a tutto tondo, che completano il nostro eroe. La storia scorre senza annoiare con un flusso costante. Nella serie è lasciato spazio a tutti i personaggi, sebbene il catalizzatore sia Reacher. La serie ha una fine conclusiva, ma esistono più di venti libri sul personaggio di Lee Child. Ringraziamo quindi Amazon per aver prodotto una serie così godibile mentre aspettiamo un eventuale bella notizia sul possibile prosieguo.

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