“Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar” la fine della saga

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Johnny Depp

Stasera su Canale 5 l’ultimo appuntamento della serie dei pirati più famosi del cinema: “Pirati dei Caraibi – la vendetta di Salazar“. Uscito nel 2017 è stato diretto da Joachim Rønning ed Espen Sandberg nel tentativo di trovare una fine degna dopo cinque capitoli e dieci anni di avventure.

Per l’ultimo appuntamento della serie, Jack Sparrow si deve scontrare con un’ultima minaccia: Salazar, il pirata spagnolo trasformato in un morto vivente proprio per una trappola tesa da un giovane Sparrow. Rinchiuso negli abissi, il capitano riesce a liberarsi solo dopo che Jack trasdisce la sua bussola, barattandola per una bottiglia di Rum. Secondo la leggenda infatti, tradire l’oggetto porta alla liberazione del nemico più grande, che per un pirata è senza alcun dubbio Salazar.

Anche tra i personaggi ci sono alcuni cambiamenti. Oltre al ritorno di Barbossa, nei panni di un vero e proprio re dei mari, prendono parte alla ciurma un ragazzo coraggioso e determinato, Henry Turner, e una ragazza tanto affascinante quanto astuta, Carina Smyth, così diversi ma al tempo stesso così simili. La storia stessa inizia con un flashback sull’infanzia di questo. In quel ricordo però non tutto è sconosciuto. Il bambino (Brenton Thwaites, Maleficent) infatti è sull’Olandese Volante davanti al padre: Will Turner. L’obiettivo è chiaro fin dalle prime battute. Il ragazzo, ormai cresciuto, deve trovare Jack Sparrow per aiutare il padre a liberarsi della maledizione che lo costringe in mare.

Brenton Thwaites in Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar (foto: Film.it)

Accanto a lui si unisce un’astrologa, considerata strega dai cittadini e per questo condannata a morte. In una pellicola caratterizzata da tecniche e qualità di riprese più moderne, ma con la solita vena umoristica, anche se in misura più ridotta, i ragazzi si metteranno sulle tracce del Tridente, l’unico oggetto in grado di spezzare tutte le maledizioni del male.

Il rapporto tra i due giovani sarà destinato a cambiare e ad unirsi sempre di più, avvicinati dallo stesso desiderio di commemorare la memoria del padre. Carina Smyth (Kaya Scodelario, Maze Runner – Il labirinto) infatti, ha studiato per tutta la vita l’unico oggetto lasciato dal misterioso padre il giorno in cui questo l’ha abbandonata: gli studi di Galileo Galilei in merito all’esistenza dell’isola del Tridente, lasciato da Poseidone in persona. Padre che, destino vuole, la prenderà in carico fin dall’inizio dell’avventura, ad insaputa di entrambi. Karina sarebbe infatti la figlia perduta di Barbossa, l’unica persona al mondo capace di svelare un lato del pirata che nel corso della saga non si è mai visto.

Quest’ultimo capitolo infatti, si concentra anche su questo: l’evoluzione dei suoi personaggi. Mentre Barbossa sembra aver fatto passi in avanti, non solo dal punto di vista puramente di potere, ma anche umano, in particolar modo dalla scoperta di avere una figlia, Jack sembra aver fatto il contrario. Solito ubriacone senza progetti, è arrivato al punto di disperazione tale da dar via l’unico oggetto a cui tenesse veramente: la sua bussola. Eppure, non è la prima volta che lo vediamo perso. Nel secondo capitolo infatti, aveva chiesto ad Elizabeth di farsi guidare, perché non più in grado di capire cosa fosse davvero tra i suoi desideri. Perché il pirata in fondo è questo, un uomo perso nella balia della tempesta capace di uscirne usando l’ironia e la fortuna.

Nel film infine, c’è il ritorno dei due grandi protagonisti della serie: Orlando Bloom e Keira Knightley, anche se solo come piccole apparizioni. La famiglia infatti si riunirà alla fine dell’avventura, in un vero e proprio simbolo di chiusura di un ciclo, mentre Jack potrà riprendere, senza ulteriori problemi, la sua vita da pirata, solo con la sua ciurma in mare, nello stesso modo in cui tutto era cominciato.

Dove vedere Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar in Streaming

Curiosità su Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar

Il film ottenne un successo tale da incassato quattro volte tanto il budget usato per la spesa. Le riprese infatti sono state girate nel cuore della Gold Coast australiana, in un angolo di paradiso dove risiedono Patrimoni dell’Umanità come la foresta pluviale di Daaintree e la grande barriera corallina.

Inizialmente il titolo doveva essere Dead Men Tell No Tales, in merito ad una frase pronunciata sia durante il primo capitolo, La maledizione della prima luna, sia in una scena de Ai confini del Mondo. Il riferimento con quel titolo sarebbe stato chiaro. Salazar (Javier Bardem) infatti, è colpito da una maledizione che lo rende un morto vivente, così come tutta la sua ciurma e la sua nave. Ma se da una parte questa condizione lo rende pressoché immortale, al tempo stesso lo costringe all’acqua, in quanto un qualsiasi contatto con la terra ferma lo trasformerebbe in cenere.

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