Led Zeppelin IV compie 50 anni

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Led Zeppelin IV compie 50 anni

Era l’8 novembre 1971 e usciva Led Zeppelin IV, quarto disco dei Led Zeppelin. Privo di un titolo, la band lo intitolò così per suggerire un seguito ideale dei precedenti lavori.

Led Zeppelin IV: che disco è?

La Atlantic Records pensò fosse un suicidio produrre il disco così come la band pretendeva: un album senza titolo, con una copertina anonima e più affine a un opuscolo su una mostra d’arte. Plant aveva un quadro che finì per diventare la copertina dell’album. La tela mostra un contadino che trasporta una fascina di legni e usa un bastone per sostenersi. Senza titolo, né menzione dell’artista in copertina, non stupisce che la Atlantic avesse seri dubbi sul potenziale commerciale della trovata. Eppure questo quarto album contiene successi eterni come “Stairway to Heaven” e “Black Dog”, che ne hanno fatto il disco più venduto della storia del rock. In più, una patina di mistero ed esoterismo aleggia sull’intera produzione musicale del Led Zeppelin IV.

Led Zeppelin IV: la genesi dell’album

Led Zeppelin IV portò la band sul tetto del mondo. Le 32 milioni di copie vendute confermano quel che oramai sappiamo da tempo: i “Led Zep” sono la rock band per antonomasia. I quattro semidei registrarono i brani nello studio mobile dei Rolling Stones. Quando non erano impegnati a registrare, creavano musica o si rilassavano all’interno di Headley Grange, un’antica dimora nell’East Hampshire. Sulla casa ci sarebbe molto da dire, ma ci limiteremo a citare in maniera fuggevole le voci che la volevano infestata a causa di alcuni riti sacrileghi che una setta perpetrava entro le sue solide mura. Secondo Jimmy Page, una “corrente magica” attraversava le stanze dell’antica dimora. La band la fece propria e la incanalò nel disco.

Stairway to Heaven

Plant disse in un’intervista che il testo nacque dopo una sessione di ‘scrittura automatica’, metodo utilizzato dagli spiritisti per comunicare col mondo dei morti. Il frontman disse che “la sua mano cominciò a buttare giù le parole” quasi fosse posseduta. Se qualche spirito muovesse la sua ispirazione, questo non ci è dato saperlo, ma quella sessione diede i natali a un testo controverso e impregnato di misticismo. Per quanto riguarda poi le accuse di presunti messaggi satanisti, udibili se si ascolta il disco al contrario, Plant ebbe a dire: “Per me è veramente triste, perché Stairway to Heaven fu scritta con le migliori intenzioni e, per quanto riguarda messaggi registrati al contrario, non è la mia idea di fare musica”.

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