Robert Plant: una voce “rock” senza eguali

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Robert Plant: una voce rock senza eguali

Se è vero che i Led Zeppelin sono tra le band che hanno scritto il rock, il merito è anche della voce di Robert Plant. Il suo timbro suadente e l’estensione vocale sono i due tratti distintivi che l’hanno reso famoso. All’inizio degli anni ’70 la musica della band britannica ha varcato i confini della madre patria, che non li ha mai davvero capiti, per raggiungere il meritato successo in tutto il mondo.

Chi è Robert Plant?

Robert Plant è il front-man dei Led Zeppelin, una band considerata la madre dell’hard rock moderno. Quando nel ’68 Jimmy Page lo sentì cantare, si chiese come mai quel ragazzo così dotato non fosse una celebrità. Lo avvicinò e, dopo aver parlato di musica, i due decisero di dar vita a quella rivoluzione musicale che oggi conosciamo. Nel corso della sua carriera, Plant si è confrontato con il folk ed il blues, e la sua voce si è sempre dimostrata all’altezza.

Le tracce iconiche

Parlando dei Led Zeppelin è d’obbligo citare la celebre Whola Lotta Love, che contiene uno dei riff di chitarra più famosi di sempre. In questa traccia la voce di Plant varca la stratosfera, con acuti degni di nota e preziosismi vari. Con Page, Jones e Bonham che picchiano come matti, la traccia raggiunge picchi che poche band dell’epoca potevano eguagliare. Ma Plant non era solo un grande cantante, sapeva anche comporre testi di un certo spessore.

I testi composti da Robert Plant

Partiamo con Ramble On. Nel testo ci sono riferimenti alle opere di J.R.R. Tolkien, autore de Il Signore degli Anelli. Plant non ha mai nascosto la sua ammirazione per l’opera fantasy ed ha finito per renderle omaggio inserendo, nel testo, riferimenti alle “terre di Mordor” ed a “Gollum”. Un altro pezzo che bisogna citare, pena la gogna, è Stairway to Heaven. Qui il nostro Robert si è superato. La traccia, che comincia e prosegue come una ballata, si evolve sino ad esplodere nell’assolo di Jimmy Page. Ma è il testo che la rende unica nel suo genere.

Il testo di Stairway to Heaven

In questa traccia c’è tutto Robert Plant. La performance vocale è imponente, il testo sfuggente. Il cantante ha dichiarato di averlo scritto sotto l’influsso della cosiddetta “scrittura automatica”, tipica dei medium in trance. Ci sono riferimenti mistici (“There walks a lady we all know who shines white light”) esaltati dai flauti che accompagnano la melodia principale. Tutto il pezzo crea un’atmosfera che, a chiudere gli occhi, ti proietta in un’altra dimensione. Una dimensione dove niente è come sembra e tutto è in divenire.

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