“Harry Potter e i doni della morte – Parte 2” cala il sipario

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Harry Potter e i doni della morte - Parte 2
Harry Potter e i doni della morte - Parte 2 (foto: RSI)

Si concluderà questa sera, sempre su Italia 1, anche questa maratona di Harry Potter con l’ultimo capitolo “Harry Potter e i doni della morte – Parte 2″. La pellicola, diretta da David Yates, lo stesso regista degli ultimi tre capitoli, è uscita nelle sale nel 2011 diventando ad oggi il tredicesimo maggiore incasso nella storia del cinema.

Insomma, l’ultimo capitolo di una serie durata, diciamo, otto stagioni, otto anni, sette diversi libri. Una saga che ha visto l’arternarsi di mani diversi, registi diversi ma che non ha mai perso l’intensità e la passione che caratterizzano tutti i film di Harry Potter. In un crescendo di pathos, intensità, e anche tensione, che ha visto diventare grandi non solo i suoi protagonisti ma anche il pubblico intero, che a partire da Harry Potter e la pietra filosofale, è rimasto affascinato dalla scuola di magia di Hogwarts. Scuola di cui negli ultimi capitoli si è potuto vivere ben poco, se si pensa ad essa come lezioni e Quiddich, visto che l’attenzione è passata tutta sul ritorno in carne ed ossa del Signore Oscuro.

Solo un dettaglio è da sottolineare. In quello stesso periodo usciva nelle sale un’altra delle saghe più amate dagli adolescenti di quegli anni: Twilight. Ma mentre lo scontro tra vampiri e licantropi faceva dell’amore la sua arma più grande, in Harry Potter questo passaggio non si trova, o almeno non è così esplicito. La saga del maghetto trova la sua forza nell’azione in sé, nell’incessante lotta contro il male, in un amore diverso da quello carnale. La forza sta proprio nella volontà di Harry di vendicare i suoi genitori e di portare pace tra le mura di un castello di cui fino a pochi anni prima non sapeva nemmeno l’esistenza. Poi un pizzico di amore si trova, ma nulla di troppo passionale, quasi come se un po’ bisognasse metterlo per forza, ma forse per la prima volta, non è questo a muovere le acque e i venti.

Trama de Harry Potter e i doni della morte – Parte 2

Il film riprende esattamente là dove si è conclusa la prima parte, come un filo unico che non dovrebbe mai essere stato interrotto. Voldemort ha profanato la tomba di Silente per recuperare la Bacchetta di Sambuco, la bacchetta più potente del mondo, uno dei doni della Morte. Harry Potter intanto si è messo alla ricerca degli Horcrux, riuscendo a distruggere il medaglione grazie alla spada di Grifondoro trovata infondo al lago ghiacciato.

Dopo una breve introduzione per riposizionare la scuola sulla scena, ora nelle mani di Severus Piton, nuovo preside, la camera torna su Harry, che è deciso di aprire la camera blindata di Bellatrix Lestrange alla Gringott per trovare uno degli Horcrux mancanti. Il folletto Unci-Unci, salvato anche lui da Villa Malfoy, accetta di aiutare il mago, ma in cambio chiede la spada di Grifondoro. Per entrare alla Gringott, Hermione prende le sembianze di Bellatrix, mentre il folletto e Harry si nascondono sotto il mantello dell’invisibilità. Nel frattempo poi, Olivander fa un’importante dichiarazione: se un mago riesce a disarmarne un altro, la lealtà della bacchetta del mago sconfitto cambia.

All’interno della Gringott la situazione si fa critica. Pur avendo effettivamente individuato il quarto Horcrux (la coppa di Tosca Tassorosso), tutti gli oggetti all’interno della camera blindata sono stati maledetti con la Maledizione Gemino che moltiplica tutto ciò che viene toccato. Ma non è tutto, lo stesso Unci-Unci infatti li tradisce scappando con la spada, l’unico oggetto che potesse effettivamente uccidere l’anima di Voldemort all’interno degli oggetti. Dopo essere riusciti a scappare grazie al drago-guardia della banca, Harry ha una visione sul quinto Horcrux, che sembrerebbe un oggetto legato a Priscilla Corvonero.

I tre ragazzi allora, decisi a tornare a Howgarts, si rifugiano a Hogsmeade a casa del fratello di Albus Silente. Qui Harry scopre di essere stato sempre aiutato a distanza dall’uomo, lo stesso che gli mandò Dobby in aiuto a Villa Malfoy. Ma oltre a questo, i ragazzi scoprono anche l’esistenza di un passaggio segreto che porta fino al castello, da cui compare Neville Paciock. Mentre Harry è alla ricerca del diadema di Priscilla Corvonero – mai visto da alcun essere vivente – si scontra con Piton, venuto a conoscenza della sua presenza a scuola. Durante un duello tra i due, la professoressa McGranitt si intromette in difesa del ragazzo, costringendo il neopreside alla fuga.

La guerra ha inizio.

La voce di Voldemort paralizza i muri della scuola chiedendo in cambio del cessate il fuoco Harry Potter. Nel frattempo però Hermione e Ron trovano un modo alternativo alla spada di Grifondoro per ditruggere gli Horcrux: la zanna del Basilisco che si trova nella Camera dei Segreti. I due riescono così a distruggere la coppa di Tassorosso.

Harry ha una nuova visione. Voldemort si trova con Nagini, anch’esso Horcrux, nella rimessa delle barche. Qua assistono al brutale omicidio di Piton. Il Signore Oscuro pensa così di impossessarsi della Bacchetta di Sambuco, in quanto è stato proprio lui a privarla ad Albus Silente quando lo ha ucciso. Ormai in punto di morte il professore lascia tutti i suoi ricordi ad Harry con una lacrima, grazie alla quale il mago può scoprire la verità sul professore.

Severus è sempre stato innamorato della madre di Potter, Lily Evans, tanto da promettere di difendere sempre Harry come pegno dell’amore che provava per lei. Infatti, pur essendo alleato di Voldemort, è sempre stato dalla parte di Silente, il quale gli aveva confessato che l’ultimo vero Horcrux è lo stesso Harry, il quale deve morire proprio per mano del Signore Oscuro. Sempre l’ex preside aveva poi chiesto a Piton di ucciderlo, in quanto lui ormai era già stato colpito da una maledizione posta sempre da Voldemort. Dopo queste scoperte Harry prende la sua decisione e va incontro al suo destino. Affrontare il suo nemico.

Nel frattempo, ad Hogwarts l’atmosfera diventa pesante. La battaglia con i Mangiamorte che li ha appena travolto ha privato la scuola di figure che hanno reso questa serie così grande: Remus Lupin, Ninfadora Tonks e il gemello Fred Weasley.

Arrivato nella Foresta Proibita, dove lo aspetta Voldemort, il Boccino donatogli da Silente si apre mostrando al suo interno la Pietra della Resurrezione, l’ultimo Dono della Morte. Harry si consegna a Voldemort, che lo uccide. Al posto di morire però, Harry finisce in una sorta di limbo dove lo aspetta Silente che lo incoraggia a tornare nel mondo dei vivi per sconfiggere Voldemort.

Il Signore Oscuro nel frattempo, convinto di aver ucciso il mago, torna a Hogwarts per imporre il suo dominio sugli studenti, ma in quel momento compare Potter. Nell’ultimo duello perderanno la vita Bellatrix Lestrange per mano di Molly Weasley, e Nagini, ucciso da Neville, che mette così fine a tutti gli Horcrux esistenti. Voldemort, pur in possesso della Bacchetta di Sambuco muore definitivamente contro l’ultimo incantesimo di Harry diventando cenere. Al Signore Oscuro infatti mancava un passaggio. Il vero possessore della Bacchetta era proprio il suo nemico che, tempo prima, aveva disarmato Draco, il quale a sua volta aveva disarmato Silente. Il mago ora però decide di spezzare quel potere enorme rompendo l’oggetto e gettandolo nel Lago Nero.

Il film finisce, ancora una volta, là dove tutto era iniziato: al Binario 9 e 3/4 davanti all’Espresso per Hogwarts, dove i figli di Harry e Ginny e di Ron ed Hermione si dirigono verso la scuola per iniziare il nuovo anno.

Una curiosità proprio su questa ultima scena: dovette essere girata nuovamente mesi dopo la fine delle riprese in quanto gli attori erano stati invecchiati troppo rispetto all’età che avrebbero dovuto avere.

Dove vedere Harry Potter e i doni della morte in streaming

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