Giorgia: le 10 canzoni che hanno fatto la storia

Da Come Saprei a Girasole, da E Poi a Oronero. Ecco la nostra personalissima classifica dei brani più belli di Giorgia.

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giorgia e le sue 10 canzoni più belle

Oggi 26 Aprile 2021 compie 50 anni Giorgia, una delle voci italiane più amate, e vogliamo festeggiarla stilando la nostra personalissima classifica delle sue canzoni più belle. Alcuni dei suoi brani hanno fatto la storia della musica italiana. E siamo sicuri ve li ricordiate tutti a memoria. Siete pronti a cantare insieme a noi?

E Poi (1994): ricordate la canzone con cui Giorgia si fece conoscere a Sanremo?

Con questa canzone Giorgia partecipò al festival di Sanremo 1994. Sebbene si classificò al settimo posto E Poi venne particolarmente apprezzata dal pubblico, inserendo da quel momento in poi la donna tra gli artisti italiani più amati.

Come Saprei (1995)

Come saprei, amarti io… Siamo certi che già solo leggere il titolo di questa canzone vi abbia fatto iniziare a canticchiarne il seguito. Ma come potrebbe essere altrimenti. Questa hit sanremese del 1995 ha portato Giorgia alla vittoria del festival, consacrandola definitivamente nella storia della musica italiana.

C’è da Fare (1995)

Contenuta insieme a Come Saprei nell’album Come Thelma & Louise è la traccia di apertura del disco. In questa canzone gli arrangiamenti si fanno più incisivi e ritmati rispetto alle produzioni precedenti, con la voce di Giorgia che s’insinua tra batteria e chitarre elettriche. Il risultato è un brano vivace ed energico, che vi rimarrà in mente sin dal primo ascolto.


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Un’Ora Sola Ti Vorrei (1997)

Cover del brano di Nuccia Natali del 1938 è contenuta nell’album Mangio Troppa Cioccolata. Interamente prodotto dal Pino Daniele – del quale si può ascoltare la voce in sottofondo – è un album che ha profondamente segnato la cantante, sia umanamente che artisticamente. In ogni suo tour infatti la donna non manca mai di ricordare la collaborazione con Pino Daniele, punto di svolta della sua carriera.

Girasole (1999)

Contenuta nell’omonimo album, è forse la canzone che più di ogni altra si associa al nome di Giorgia. Immancabile ad ogni live è un brano fresco, leggero e vivace, in grado di far cantare e ballare milioni di persone da oltre vent’anni. Inconfondibile sin dal primo semplicissimo giro di chitarra, sta proprio in questa rara semplicità la grandezza di Girasole.

Tradirefare (1999)

Contenuta in Girasole è una delle canzoni più romantiche di Giorgia. Una ballata che vi riporterà al tempo delle mele, adatta sia agli adolescenti alle prese con i primi battiti del cuore che agli innamorati un po’ più cresciuti. E quindi Tradirefare, tra terra e mare…

Di Sole e D’Azzurro (2001)

Presentata a Sanremo, con Di Sole e d’Azzurro Giorgia si classificò seconda dietro ad Elisa – vincitrice con Luce (tramonti a nord est). È uno dei brani più famosi della cantante e immancabile ai suoi live. La critica lo considera una dei pezzi tecnicamente più complessi della musica italiana a causa dei continui cambi di tonalità della melodia.

Tu mi porti su (2012)

Hit dell’estate 2012, Tu Mi Porti Su è uno dei brani più trasmessi dalle emittenti radiofoniche di quell’anno. Con questa canzone Giorgia e Jovanotti danno vita ad un duetto energico e dinamico, perfetta colonna sonora delle calde e spensierate sere estive.


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Quando Una Stella Muore (2013)

Primo estratto dell’album Senza Paura, con questa canzone Giorgia si aggiudica la nomination ai World Music Award nella categoria migliori canzoni. Quando Una Stella Muore è una ballad struggente interpretata dall’artista con la sua caratteristica sensibilità. Senza particolari artifici melodici se non nella parte finale, con questo brano Giorgia ritorna alla semplicità musicale del passato. Vi lasciamo qui sotto una versione piano e voce, come è solita proporre nei live, nella quale l’essenzialità della musica rende ancora più trasparente il messaggio che la canzone vuole trasmettere.

Oronero (2016)

Musicalmente sulla falsa riga di Quando una Stella Muore, la canzone segna il ritorno di Giorgia a distanza di tre anni dall’ultimo album. Il testo è una dichiarazione di cambiamento interiore della donna, che è cresciuta ed riuscita a prendere le distanze dall’ “Oronero”. Come recensito all’epoca da Panorama: “La canzone è un pugno nello stomaco a tutti coloro che – coscientemente o meno – fanno del male alle persone che hanno intorno. La dolcezza della voce di Giorgia si unisce così a un messaggio forte, che dimostra una crescita non solo artistica ma personale”.


Conoscete la cover di I Will Always Love You? Non è mai stata un singolo, ma è a nostro parere una delle migliori reinterpretazioni del capolavoro di Whitney Houston!

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