Daniel Radcliffe: quello che non sapevi sul mago e i suoi 31 anni

Compie oggi 31 anni l'ex maghetto che ha reso magica la nostra adolescenza

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Il 23 luglio 1989 nasceva a Londra Daniel Radcliffe, attore consacrato all’olimpo delle celebrità per aver interpretato il personaggio di Harry Potter nell’omonima saga cinematografica. Oggi l’attore compie 31 anni e lo celebriamo ripercorrendo le tappe della sua sfolgorante carriera nel mondo del piccolo e grande schermo.

I primi passi nel mondo del cinema

Figlio dell’agente letterario Alan George Radcliffe e dell’agente di casting per la BBC Marcia Jeannine Gresham, la promessa del cinema non deve ai genitori l’inizio della sua carriera. Il giovanissimo Radcliffe, infatti, durante l’infanzia soffriva di problemi nell’espressione verbale e di forti disagi nella socializzazione. Per aiutare il figlio a sconfiggere le difficoltà comunicative, i genitori, solo una volta superate le prime resistenze e incertezze, permisero al figlio di intraprendere la carriera da attore.

Così, nel dicembre 1999, all’età di soli 10 anni, Daniel Radcliffe fece il suo debutto sul piccolo schermo. Per il suo primo ruolo, impersonò il personaggio di David Copperfield nella miniserie omonima ispirata al celeberrimo romanzo di Charles Dickens e distribuita dalla BBC. Due anni dopo, nel 2001, Radcliffe tornò sulla scena, questa volta debuttando sul grande schermo. Interpretò infatti Mark Pendel ne Il sarto di Panama, film prodotto dalla Columbia Pictures e tratto dal romanzo di John le Carré.

Radcliffe e la saga “Harry Potter”

Intanto che la giovane stella del cinema viveva le proprie prime esperienze artistiche, il mondo dell’editoria era sconvolto dall’ascesa inarrestabile di una scrittrice esordiente. Il pubblico dei lettore, soprattutto adolescenti ma non solo – la magia, in fin dai conti, non ha età – acclamava a gran voce il nome di Joanne Kathleen Rowling, o più brevemente J. K. Rowling. Il genio artistico della scrittrice aveva infatti partorito i primi romanzi della saga Harry Potter, riscuotendo così un successo planetario senza precedenti.

Dal momento che la fama del maghetto cresceva e i confini del libro non bastavano più a contenerla, si pensò a una sua trasposizione cinematografica. Nel 2000 si tennero i primi provini per le assegnazioni delle varie parti e, indovinate un po’ – ma tanto già lo sapete – Daniel Radcliffe venne scelto per la parte del protagonista. Interprete del giovane e coraggioso Harry Potter, prescelto per combattere il Signore Oscuro e debellare la sua minaccia dal mondo magico, Radcliffe deve la propria fama proprio a questa parte.

Ad affiancarlo nei film con i ruoli di co-protagonisti vennero scelti due giovanissimi attori altrettanto promettenti. Rupert Grint ricoprì il ruolo di Ron Weasley, ginger amatissimo dalle fan per la sua semplicità schietta e la sua simpatia. Emma Watson rivestì i panni di Hermione Granger, amica fidata di Harry dall’intelligenza brillante e dal forte senso del dovere.

Daniel Radcliffe all’ombra di Harry Potter

Il ruolo di Harry Potter ha consacrato Daniel Radcliffe a mostro sacro del cinema, questo è indubitabile. Si è trattato di una parte che lo ha tenuto impegnato per moltissimi anni e il pubblico, ormai, non può che associare Radcliffe al personaggio che lo ha reso celebre. Radcliffe chi? Ah, Harry Potter! Accade di sovente che in questo processo di identificazione e riconoscimento tra attore e personaggio interpretato sia il primo a soccombere, a essere dimenticato. Il pubblico identifica l’attore con il suo personaggio artistico più celebre e questo sia a discapito dell’attore in quanto artista e persona reale sia a danno di tutti gli altri ruoli interpretati.

Daniel Radcliffe non è esente da questa dinamica di cannibalismo del finzionale sul reale, del personaggio interpretato sull’attore interpretante. L’attore ha subito e subisce ancora il peso di un ruolo così ingombrate, ma molti altri suoi lavori sono sicuramente degni di nota. Primo fra tutti andrebbe ricordato Kill Your Darlings, presentato al Festival di Venezia. Film del 2013 diretto da John Krokidas, narra dell’omicidio di David Kammerer per mano di Lucien Carr e di come nella vicenda siano coinvolti i poeti beat Allen Ginsberg (Radcliffe), Jack Kerouac e William S. Burroughs.

Secondo film che vale la pena ricordare per emancipa Daniel Radcliffe dal mondo della magia e valorizzarne la poliedricità è sicuramente What If, con il quale l’attore si cimenta nella commedia indipendente di carattere sentimentale. Film del 2013 diretto da Michael Dowse, narra della difficile alchimia sentimentale tra i giovani Wallace (Radcliffe) e Chantry (interpretata da Zoe Kazan). La pellicola comparve al Toronto International Film Festival e ricevette due candidature ai Canadian Screen Awards del 2014.

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