SHYGIRL ALIAS | La Recensione

0
2285
SHYGIRL, foto promozionale di ALIAS

SHYGIRL ritorna sulle scene con ALIAS – alcune delle produttrici migliori sulla piazza e un talento nel rap sexy lo rendono un lavoro accattivante, seppur non per tutti.

Chi è SHYGIRL e di che parla ALIAS?

Cosa le è venuto in mente, a Blane Muise in arte SHYGIRL, di mettere sulla copertina del suo album di debutto ALIAS una terrificante faccia di carne senza naso né contorni che precipita di testa nell’uncanny valley? Deve essere un’altra presentazione del suo fenomeno, del suo desiderio di farsi notare e stravolgere le convenzioni. Indubbiamente efficace, ma per un’artista che per le precedenti aveva dimostrato un buon senso estetico si sente un senso di perdita. In un’intervista per Stereogum la presentano come “priva di vergogna ad essere vergognosa, o ripugnante, o scomoda, o cattiva, o anche volgare”. 

Dove ci porta Alias

Può darsi, ma la copertina unta del suo primo album Cruel Practice riusciva ad essere tutte quelle cose senza sprofondare nel disgusto smaccato. A voler guardare il lato positivo si potrebbe però cogliere che SHYGIRL ha acquisito maggior disinvoltura per ALIAS. Che sta mettendo a frutto la sua visione sconsiderata in un album che è breve, ma un’esperienza. SHYGIRL si appoggia come da programma a un flow potente, martellante, appoggiato a sua volta a beat idem per tutto ALIAS. Sembra di essere tornati indietro di una manciata di anni e rivivere i locali fumosi e tenebrosi del 2014. ALIAS è piacevolmente dark come solo la più pura exploitation può essere. E con mani sapienti come ARCA e Sophie alla produzione ne emerge un lavoro che accoglie a sé tutto il meglio di house ed europop. 

Il pazzo mondo di un robot sexy

Quando poi SHYGIRL si fa coraggio e preme sull’acceleratore si presentano i momenti più alti di ALIAS, in cui la voce della ragazza e il suo forte accento diventano uno strumento a parte. In Dancer In The Dark di Lars Von Trier, l’operaia protagonista (interpretato da Björk) trovava una musica accattivante nei colpi meccanici della fabbrica dove lavora. “Ascolta, Cvalda”, dice alla sua migliore amica, “sei tu la ballerina”. Possibile che SHYGIRL, in quel momento, avesse il turno nella stazione accanto e avesse casualmente ascoltato quelle sussurrate parole, perché ALIAS suona esattamente così: come una fabbrica di musica meccanica. 

Tasty

Una fabbrica dove SHYGIRL si muove con disinvoltura, a volte soffocata dai suoni rimbombanti ma sempre con pieno controllo. Così se ne esce con l’orecchiabile melodia vocale alla base di TASTY, impreziosita dall’ottimo uso dell’autotune. Rauca e suadente nella sua grezzezza invita a divertirsi, promettendo una notte bollente e movimentata. “Lei vuole solo passare un bel momento”, proclama nella chiusura SIREN. Il risultato è una collezione di torbidi e accattivanti scenari sexy cantati su musica che in camera da letto sta bene come i cavoli a merenda. Una nottata di sesso robotico, una fantasia completa senza legami con la realtà. 

La sexy Shygirl

Come le più conosciute Brooke Candy e CupcaKKe, SHYGIRL è sexy e consapevole in maniera quasi mostruosa, e di esso fa un intero brand anche da prima di ALIAS. La sua voce sottile che mugugna sotto l’autotune finisce con l’ipnotizzare. Viene voglia di seguirla nell’ombra al suo richiamo techno e martellante, pronti per divertirsi con lei e per lei. Tenendo rigorosamente gli occhi chiusi, prima che quella faccia carnosa e scontornata si depositi nei vostri incubi. 

Per altre recensioni un po’ macabre e un po’ sexy:

Plastic Hearts, Miley Cyrus: fuori la tracklist

Katya, Vampire Fitness | La Recensione

My Agenda, Dorian Electra | La Recensione

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here