VI serata del Magna Graecia Film Festival: tra gli ospiti speciali, Chiara Francini e Vinicio Marchioni – FOTOGALLERY

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Ieri, nella VI giornata del Magna Graecia Film Festival, la presentazione del libro “Un anno felice” (Rizzoli), di Chiara Francini – attrice, conduttrice televisiva e scrittrice italiana – insieme a Donatella Soluri – giornalista di RTC Telecalabria – presso l’Hotel Perla del Porto di Catanzaro Lido.

Attrice di numerosi film italiani – non solo nel cinema, ma anche nella televisione, nel teatro e in diversi cortometraggi – e doppiatrice del film “Angry Birds”, Chiara Francini è arrivata alla sua terza esperienza letteraria – dopo “Non parlare con la bocca piena” del 2017 (Rizzoli) e “Mia madre non lo deve sapere” del 2018 (Rizzoli) – facendosi apprezzare anche come scrittrice: <<Scrivere è l’atto più coraggioso e incosciente che io abbia mai fatto nella mia vita, perché tutti gli attori e gli autori sono profondamente egocentrici. Ma, il vero motivo per cui faccio questo mestiere, è perché voglio ricevere l’amore degli altri esseri viventi. Scrivere è veramente come mettermi di fronte a voi e dire: “ecco, io sono questa qua, amatemi”. Tutti gli autori scrivono di ciò che sono e di ciò che vedono e,  il veicolo col quale io scrivo, è quello della verità. Quindi, leggendo i miei libri, è un po’ come se voi vedeste la filigrana della mia anima. Amo molto fare le presentazioni, ne faccio tantissime, perché i valori che amo di più sono la gratitudine e la riconoscenza. Per questo amo farle, perché per me vuol dire venire a contatto, ringraziare ed essere riconoscenti, con dei lettori che, leggendomi, mi hanno conosciuta e quindi è come se mi avessero tenuto con grande cura tra le loro mani. Una frase che ripeto spesso, e in cui credo profondamente, è: “la televisione, il cinema, è un po’ come se fossero delle telefonate d’amore, mentre le presentazioni, il teatro e la scrittura, è come se fossero degli abbracci”>>.

Un anno felice” è un racconto formidabile, con un crescendo drammatico. Un tema di grande attualità, come l’amore che è un evergreen: <<In realtà io volevo parlare di quelle che sono le luci e le ombre che caratterizzano una storia d’amore, perché l’amore è esattamente come la vita, non esiste un amore perfetto, completamente felice, tondo, a 360°. […] la dinamica che descrivo nel romanzo, è una dinamica molto attuale e profondamente comune all’interno dei rapporti d’amore che ci sono in Italia e forse anche all’estero>>.

Il libro, uscito da poco nelle librerie, ha raggiunto già un notevole successo, soprattutto perché, nelle pagine del libro, si scopre una Chiara Francini non solo ironica, ma soprattutto empatica. Un empatia che porta i lettori ad immedesimarsi nella storia: <<La protagonista del libro ha due nomi: Beatrice – per via di Dante – e Melania – ispirato al personaggio di “Via col vento” – una ragazza di 35 anni che ha fatto della sua passione il suo lavoro, perché è una grandissima appassionata di letteratura e questo l’ha portata a diventare Editor. Melania vive in questa Firenze profondamente italiana, calda, piena di cultura e di affetto>>.

La Francini nel corso della presentazione ha svelato anche dei piccoli segreti, come ad esempio il suo amore per il cibo: <<Dovete sapere che io amo molto il cibo, nei miei romanzi ci sono moltissime metafore di cibo, perché io credo che non sia soltanto qualcosa che nutre a livello fisico, ma quando si mangia si ha anche a che fare con il convivio. Il cibo si condivide anche con le persone che ami>>, ed anche la sua passione di “scrivere per immagini”: <<a me non importa nulla che il lettore dica “come scrive bene la Francini”, io voglio che il lettore veda esattamente quello che vedo io, senta esattamente quello che sento io>>.

Melania, in un giorno di maggio, si ritrova a pagare un caffè ad Axel, uno straniero svedese. Da questo semplice gesto scoppia il sentimento, facendola diventare protagonista di una storia d’amore. Arriva però il momento in cui Axel deve ritornare in Svezia e Melania decide di lasciare tutto e seguirlo. Qui, la storia d’amore, prende inaspettatamente una piega sbagliata. Melania diventa vittima, in un certo senso, di una trappola in cui ogni donna, accecata dai sentimenti e dall’illusione, cade. Un amore che, inizialmente sembra idilliaco e quasi perfetto, improvvisamente cambia: <<Quello che succede a Melania, che è una donna intelligente e amante della vita, è una perdita di controllo che capita spesso quando si è innamorati. L’innamoramento è un periodo caratterizzato da una grandissima disarmonia e quando questa disarmonia comincia ad essere costitutiva di un rapporto, questo comincia ad essere un problema. Melania comincia a vedere l’uomo che lei ama come un uomo irraggiungibile, inarrivabile e questo la fa sentire sbagliata, sentimentalmente ed esteticamente inferiore, e si chiede cosa possa fare perché quest’uomo la ami come lei merita. Comincia ad accrescere in lei un sentimento di devozione, di reverenza, ma – aggiunge la Francini – ricordatevi che in ginocchio ci si sta solo per pregare o per raccogliere qualcosa, perché la vita va vissuta eretti>>.

L’intento di Chiara Francini nel libro è quello di fare una riflessione sugli amori che possono essere sbagliati: <<Io, nella mia vita, mi sono sentita un sacco di volte non all’altezza, mi sono sentita brutta e incapace di rendere fiera una persona che amavo. Nel romanzo c’è una frase che ho scritto e in cui credo profondamente: “vivere e amare è un po’ come comporre un perenne tema di cui rendere fieri il babbo e la mamma” ed è esattamente questa continua situazione di rincorsa che intendo. […] Ma l’amore deve sempre avere a che fare, non con la sopravvivenza, ma con la vita>>.

Tra i temi fondamentali del romanzo troviamo l’amicizia – sviluppato attraverso il rapporto tra Melania e la sua amica Franca – e il valore della famiglia, sottolineato più volte. Un libro che racconta tanto anche dell’autrice – sposata con lo svedese Frederick Lundqvist – che mette a confronto le due culture diverse, quella dell’Italia e quella della Svezia. Prima di concludere l’incontro, Chiara Francini ha espresso il suo amore per la Calabria, complimentandosi per l’accoglienza ricevuta: <<La Calabria è la regione più accogliente, la regione che più in assoluto ho frequentato>>.

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VI serata del Magna Graecia Film Festival

Ad aprire la serata sul palco del Magna Graecia Film Festival, la performance musicale dei Selton – gruppo folk rock brasiliano residente a Milano – che hanno promosso anche l’uscita del nuovo album, anticipato già da due singoli.

La serata si riveste nuovamente di solidarietà, lasciando spazio all’Associazione catanzarese Vittoria “Insieme Prematuri” con la presenza del Presidente Vincenzo Cosco: <<Vittoria nasce nel 2016, tre anni fa, per volontà di un gruppo di genitori di bimbi prematuri nati presso l’Ospedale Pugliese – Ciaccio di Catanzaro. La nostra missione è quella di favorire la vita del bambino prematuro durante il periodo di degenza, dando supporto attraverso momenti di incontro con i genitori, attraverso il coinvolgimento di psicologi e attraverso l’acquisto di alcuni dispositivi medici>>.

Tra gli ospiti della VI serata, Euridice Axen – madrina di questa sedicesima edizione del MGFF – Andrea Di Consoli – il direttore artistico – e Maria Pia Ammirati, la direttrice di rete. Sul Red Carpet, oltre a Chiara Francini, anche l’attrice Giulia Elettra Gorietti, un’amica del MGFF, che ha ricevuto il Premio “Sirena”, la scultura di Francesca Ciliberti. Tra gli ospiti speciali l’attesissimo Vinicio Marchioni, protagonista di “Drive Me Home”, film in concorso proiettato nella serata. Accanto a Vinicio, il regista Simone Catania e l’attrice Chiara Muscato. I tre artisti si sono intrattenuti nel dibattito finale.

Il programma di oggi:

h. 13:00 conferenza stampa con Simone Spada (regista del film “Domani è un altro giorno“) presso l’Hotel Perla del Porto. Modera Antonio Capellupo.

h. 18:15 presentazione de “Andare per i luoghi del ‘68” (il Mulino) di Toni Capuozzo presso il Blanca Cruz.

h. 18:15 presentazione di “Banditi a Orgosolo” (Rubbettino) di Antioco Floris presso l’Hotel Perla del Porto.

h. 19:30 presentazione di “Due mogli. 2 agosto 1980” (Mondadori) di Maria Pia Ammirati presso l’Hotel Perla del Porto.

h. 21:30 serale presso l’Area Porto: red carpet, performance musicale di Giulia Penna e proiezione del film “Domani è un altro giorno” di Simone Spada. Ospiti speciali della serata: Simone Spada, Toni Capuozzo, Nicolas Vaporidis e Dario Bandiera. Conduce Carolina Di Domenico. Dopo il film, seguirà dibattito. Modera Antonio Capellupo.

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