Tony Iommi, leggenda e innovatore della sei corde, racconta alla radio la sua parentesi nei Jethro Tull.
Perché Tony Iommi lasciò i Jethro Tull?
“Mi sentivo davvero strano a non stare con gli altri ragazzi, mi mancavano davvero”, racconta Tony Iommi nel corso del podcast ‘Backstaged: The Devil in Metal’. Il chitarrista dei Black Sabbath militò per un breve periodo nei Jethro Tull nel 1968. Poche settimane, niente di che, ma Ian Anderson voleva cambiare approccio musicale per includere i riff oscuri e i potenti assolo di chitarra di Iommi. “Mi sentivo un po’ fuori posto”, continua Iommi. “Fondamentalmente mi stavo unendo a una band affermata”. Iommi non voleva far parte di una band. Iommi voleva creare intorno a sé un habitat confortevole, una famiglia rock nella quale esprimere il proprio estro creativo. “Volevo guadagnarmi il mio spazio. Non volevo entrare a far parte di una band che stava già andando bene e dove avrei fatto solo il chitarrista. Non volevo essere il chitarrista dei Jethro Tull, un musicista di secondo piano”.
Tony Iommi: “Rimettiamo insieme la band”
“Volevo far parte di una squadra”, continua Tony Iommi. All’epoca dei fatti i Black Sabbath erano ancora un embrione. Si chiamavano Earth e si erano sciolti. “Così dissi a Geezer: ‘Rimettiamo insieme la band’, che è quello che poi abbiamo fatto. Abbiamo chiamato Ozzy e Bill da Londra e gli abbiamo detto: ‘Stiamo tornando’. Se tutti siamo davvero convinti, sono disposto ad andarmene, torniamo di nuovo insieme e ci lavoriamo per davvero”. Così i quattro futuri Sabbath si ritrovano e cercano insieme la propria voce. All’inizio le cose non vanno granché bene. In formazione ci sono anche un sassofonista ed un chitarrista slide. Iommi ricorda che non uscì niente di buono da quell’assetto.
“All’inizio pareva che non andassimo da nessuna parte”
“Era una combinazione un po’ strana, perché nessuno sapeva cosa potevano fare tutti gli altri”. Tony Iommi parla di quel primo tentativo come di un’orrenda falsa partenza. I quattro Sabbath licenziano così i due intrusi e da quel momento viaggiano a vele spiegate verso il successo.