The Signal – recensione del thriller fantascientifico con Brenton Thwaites

The Signal è un film che unisce in sé thriller, fantascienza e altro per una storia che si dirigerà in una direzione inaspettata. Ecco la nostra recensione.

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“The Signal” è un thriller fantascientifico del 2014, diretto e sceneggiato da William Eubank. Il cast include Brenton Thwaites, Laurence Fishburne, Olivia Cooke, Beau Knapp, Lin Shaye ed altri interpreti. Il film si divide in una prima parte che va molto di più verso il genere thriller ed in una seconda che si dirige invece prettamente verso il fantascientifico; ad amalgamare bene i due generi ci pensa un’impronta quasi da teen movie, in cui dei personaggi molto giovani si scontrano con adulti dando vita ad un confronto generazionale tanto fra personaggi quanto fra attori.

TRAMA: Tre studenti in età da college sono in viaggio insieme per accompagnare l’unica ragazza del gruppo in California. Tra di loro c’è Nick, ex atleta con una malattia che potrebbe costringerlo presto alla sedia a rotelle ma anche abile hacker. I tre decidono di fare una deviazione e seguire un segnale che dovrebbe portarli dritti da Conan, un hacker che è entrato in competizione con loro e li ha fatti passare per criminali agli occhi della loro università, ma all’arrivo accade qualcosa di fortemente imprevisto. E se Conan fosse qualcosa di più pericoloso di un semplice ragazzino che è entrato in competizione con altri sul terreno dell’informatica?

Recensione di The Signal

In “The Signal” abbiamo un costante equilibrio fra due elementi: quello che sta effettivamente accadendo ed i ricordi del protagonista, il rapporto che c’è fra di lui e gli altri due ragazzi che vivono questa disavventura. L’elemento prettamente thriller/fantascientifico non rinuncia dunque mai al drammatico in questa pellicola, e lo fa accompagnato da uno stile di regia che sa essere cadenzato ma inarrestabile nel contempo, che non risulta quasi mai rapido nel vero senso della parola ma che comunque prosegue dritto senza soffermarsi mai su un singolo evento per troppo tempo. Una regia del genere riesce senza problemi ad unire svariati generi in un’opera che funziona, e allo stesso modo la recitazione degli attori è perfetta per i loro ruoli: da un lato abbiamo ragazzi testardi, che portano avanti le loro iniziative mossi da impeto e amore, mentre dall’altro abbiamo adulti austeri o completamente pazzi, sempre perfettamente credibili nella pelle che è stata assegnata loro dalla sceneggiatura.

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La sceneggiatura, come già accennato, è scritta in maniera tale che il film passi da un genere all’altro senza farsi mancare quasi niente: c’è un attimo in cui sembra declinare verso l’horror, altri in cui si strizza l’occhio addirittura al teen drama ospedaliero e un finale abbastanza d’azione. Tutto questo andirivieni da un genere all’altro riesce a dar vita ad una storia che alla fine andrà in una direzione del tutto inaspettata pur risultando coerente con la prima parte del film, e che pur riprendendo qualche elemento stereotipato da altre opere riesce nel complesso a risultare originale. Ottima anche l’ambientazione, che passa con eleganza da belvederi naturali a freddi luoghi chiusi dal sapore ospedaliero. Memorabili, infine, le sequenze in cui appare il personaggio interpretato dalla diva di Insidious Lin Shaye: la nonna del cinema horror è perfetta anche in questo sci-fi, nei panni di un personaggio secondario ma molto significativo.

Come guardarlo

“The Signal” andrà in onda stasera, lunedì 20 gennaio 2020, su RAI 4. L’opera è disponibile anche in streaming sulle piattaforme Chili, iTunes, Google Play, YouTube. Di seguito il trailer.

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