“The Battle At Garden’s Gate”: il nuovo album dei Greta Van Fleet

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“The Battle At Garden’s Gate”:

Si tratta del secondo album in studio dei Greta Van Fleet e si intitola The Battle At Garden’s Gate.

“The Battle At Garden’s Gate”: che album è?

I giovanissimi Greta Van Fleet lanciano il secondo album (The Battle At Garden’s Gate) che, come spesso si va ripetendo, è il più difficile. Ad ascoltarlo sembra i ragazzi l’abbiano messo in piedi senza troppo sudare. Il gruppo riconferma quanto di buono era già stato fatto col precedente lavoro discografico e il rock scorre come un fiume in piena. E nonostante il sound sia fin troppo somigliante a quello proposto dai leggendari Led Zeppelin, il rock dei quattro ragazzi viaggi su binari emozionali diversi. Brani come Broken Bells rievocano Stairway to Heaven, soprattutto in alcuni passaggi di chitarra e nel tappeto musicale a sostegno dell’assolo, ma non sconfinano nella scimmiottatura: i Greta Van Fleet pagano solo il loro personale tributo agli dei del rock.

“The Battle At Garden’s Gate”: dodici tracce di puro rock ‘n’ roll

La colpa più grande che una parte di critica e di pubblico fa ai Greta Van Fleet, è quella di scimmiottare i Led Zeppelin. I quattro del Michigan non hanno mai nascosto la passione verso la band britannica e rispondono alle critiche con un album ben costruito. In The Battle At Garden’s Gate troviamo pezzi hard rock e ballate che fluiscono e si evolvono naturalmente come creature vive. Lo spazio dato alle parti strumentali è un qualcosa che difficilmente le band moderne propongono, e anche in questo i Greta Van Fleet dimostrano una maturità ben al di sopra dell’età anagrafica.

Troppo simili ai Led Zeppelin

Se ispirarsi ai Led Zeppelin fosse un peccato mortale, i Greta Van Fleet andrebbero di certo all’inferno, ma molte band li seguirebbero. I Led Zeppelin sono tra i padri fondatori del genere musicale più amato e controverso, e un primo approccio è necessario se si vuole percorrere quella strada. I quattro ragazzi tengono solo in vita l’anima in esilio del rock che animava la piana rurale di Woodstock e l’arena di Monterey. E se questo fa storcere il naso a qualcuno, pazienza.

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