Sting parla del reunion tour dei Police del 2007

L’ex frontman dei Police afferma che fu un esercizio di nostalgia

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Sting parla del reunion tour dei Police

In un’intervista rilasciata al magazine Reader’s Disgest, Sting ha dichiarato che non avrebbe partecipato al reunion tour dei Police del 2007 e del 2008 se avesse saputo come di sarebbe sentito alla fine. L’ex frontman dei Police afferma che il tour fu un esercizio di nostalgia. Il tour ebbe un grande successo segnando grandi incassi al botteghino.

Cosa ha detto Sting del reunion tour dei Police?

In un’intervista rilasciata al magazine Reader’s Digest, Sting ha parlato del reunion tour dei Police del 2007 e del 2008. L’ex frontman dei Police ha affermato che se avesse saputo come si sarebbe sentito alla fine non avrebbe partecipato. Sting ha dichiarato che non tutto è andato come aveva previsto. Ha detto: “All’epoca etichettai il tour come un esercizio di nostalgia. Era semplicemente come lo sentivo allora ed è ancora come lo sento oggi. Penso che sia giusto essere onesti sui propri sentimenti e questo è quel che provavo. Non è uno sminuire le persone con cui stavo o per come sono andate le cose, è solo come l’ho visto alla fine e, siamo onesti, non è questo il modo in cui volevo ricordarlo. Se avessi pensato che sarebbe stata l’emozione che avrei avuto alla fine, non l’avrei fatto”.

Sting, parlando del reunion tour, ha poi aggiunto: “Penso che ci sia libertà nell’essere un artista solista. Non è una cosa che riguarda il potere, si tratta solo di produrre esattamente il marchio e lo stile di musica che pare più giusto per te. La musica, in ogni sua forma, è un processo collaborativo, ma mai come in una band, dove devi considerare le altre persone quasi più di te stesso. Avere la totale libertà è, per me, il massimo dell’emozione dell’essere un artista solista”.

L’ex frontman parla del successo

L’ex frontman dei Police ha poi parlato di cosa significa avere successo. Ha affermato: “È molto divertente avere un disco di successo, lo è davvero. Ma non è per questo motivo che faccio dischi e, per essere onesti, non lo è mai stato. È facile lasciarsi trascinare dall’entusiasmo delle classifiche, molto di più negli anni Ottanta rispetto al giorno d’oggi, ma la verità è che faccio dischi per amore e per curiosità, anche se è sempre bello avere qualcosa in radio”.


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