Piccolo pensiero alla memoria di un grande artista: Leonard Bernstein.

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Ventinove anni fa ci lasciava Leonard Bernstein, pianista, compositore e direttore d’orchestra statunitense tra i più in vista del secolo scorso. Fra i moltissimi che si espressero su di lui, in forma orale e scritta, figura anche l’illustre collega Arthur Rubinstein con la seguente dichiarazione: «Il più grande pianista tra i direttori, il più grande direttore tra i compositori, il più grande compositore tra i pianisti, un genio universale.»

Le sue opere più note sono i musical On the Town, Wonderful Town, Candido, e il popolarissimo West Side Story del 1957; scrisse anche le partiture per i balletti di Fancy Free, Fax, e Dybbuk, e ha composto le musiche per la pellicola On The Waterfront (1954), con un sanguigno e indimentiabile Marlon Brando, per il quale ha ricevuto una nomination al Premio Oscar.

Bernstein mentre compone seduto al pianoforte.

La sua Messa è stata eseguita in apertura del John F. Kennedy Center for the Performing Arts di Washington nel settembre 1971, mentre alla Scala nel 1984 venne rappresentata l’opera A Quiet Place and Trouble in Tahiti. Nel 1989, a Berlino in occasione della caduta del muro, diresse due esecuzioni storiche di Beethoven, ed è inoltre ricordato come uno tra i massimi interpreti di Gustav Mahler, avendo contribuito molto alla cosiddetta Mahler Renaissance, sviluppatasi a partire dai primi anni sessanta.

Conosciuto anche per il profondo impegno politico, da sempre schierato a sinistra, Bernstein organizzò, il 14 gennaio 1970 insieme alla moglie Felicia Montealegre, un ricevimento di vip e artisti per raccogliere fondi a favore del gruppo rivoluzionario marxista-leninista delle Pantere Nere. Fu in quella occasione che il giornalista del New York Magazine Tom Wolfe coniò il termine «radical chic», oggi molto in voga nella politica quotidiana e allora riferito proprio all’artista di Lawrence, Massachusetts.

Bernstein in funzione di direttore d’orchestra.

Vogliamo ricordarlo in veste di pianista e direttore, mentre esegue insieme alla New York Philharmonic la superba Rhapsody in Blue di George Gershwin nel 1976.

Rest in peace, Maestro!

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