Psycho-Pass a Oriente a ruota libera
Nell’articolo di oggi, parliamo di Psycho-Pass. Precisamente del sistema che condanna o assolve il destino di una persona all’interno dell’opera: il Sibyl System.
Che cos’è lo Psycho-Pass?
Nome dell’opera e fulcro delle vicende è lo Psycho-Pass. Quest’ultimo per definizione è: «Il coefficiente di criminalità di un individuo». I personaggi dell’opera di Hikaru Miyoshi si muovo all’interno di un mondo Cyberpunk, dove la giustizia viene misurata da questo particolare strumento.
Lo Psycho-Pass è un parametro che va da un minimo di 0 fino fino ad un valore non precisato (i valore più alto mai registro è 769 di Sakuya Togane). Nel caso in cui un individuo abbia meno di 100 è considerato “sano” nel caso in cui sia superiore a 100 è considerato “malato” e arrestato all’istante. Nel caso invece superi i 200 viene giustiziato sul momento. Questo avviene tramite una pistola che rileva lo Psycho-Pass.
Il criterio in questione si basa su stress, espressioni facciali, sbalzi ormonali e altri termini di valutazione variabili. Proprio per questo motivo Akane Tsunemori, la protagonista della serie mette in discussione il metodo di valutazione istituito dal Sibyl System.
Il Sibyl System: una dittatura mascherata da giustizia
Durante le vicende di Psyco-Pass, Akane Tsunemori parte con l’idea che questo sistema non sia perfetto. La ragazza diventa un’ispettrice cioè un’incaricata dal sistema per badare agli esecutori. Questi individui sono criminali dal coefficiente così alto da venire catturati per fare il “lavoro sporco” al posto degli ispettori, così da non fargli alzare lo Psycho-Pass.
«I cani sono cani, e i padroni sono padroni […]», con questa frase Masaoka un esecutore, si autodefinisce un cane. Il Sibyl System così queste persone, non li considera umani. Sono quindi, per questa società essere irrecuperabili con un destino ormai segnato.
Una teoria che va in contrasto con quella di Cesare Beccaria, che in “Dei delitti e delle pene” sostiene che sia più importante la certezza e la durata della pena piuttosto che l’intensità della stessa. La pena per l’illuminista italiano deve avere una funzione rieducativa cosa che il Sibyl System non offre.
Il Sibyl System si ritiene un giustiziere onnisciente che vuole far prosperare il paese. Infatti il nome di questo sistema deriva dalla Sibilla Cumana, una delle sacerdotesse di Apollo che poteva vedere qualunque cosa e prevedere il futuro. (Mai nome fu più azzeccato). Questo regime controlla H24 qualunque individuo che risieda in Giappone.
Shinya Kogami, vittima del sistema
Un futuro già previsto da George Orwell in 1984. Un mondo distopico dove «La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza». Perché nell’universo di Psycho-Pass non esiste fiducia nel prossimo, esiste solo la paura di essere visti a fare qualcosa di sbagliato. Lo stesso Winston Smith, protagonista di 1984, lavorava per il Ministero ed è stato buttato via quando ha capito il sistema e la sua sanità mentale non è più riuscita a contenerlo.
Il personaggio dello scrittore di inizio 900′ ha una vera e propria similitudine con Shinya Kogami. Un esecutore agli ordini di Akane, fra i quali nasce qualcosa. Infatti la ragazza parlandoci capisce la sua sofferenza nell’essere ridotto a quello stato dal Sibyl System e la disperazione perché sa che non potrà mai liberarsene. Shinya era un ispettore che dopo essere diventato ossessionato nel risolvere l’omicidio di un esecutore (lui li considerava umani) supera il limite di Psycho-Pass e diventa esecutore.
Il ragazzo diventa quindi un esecutore tramite il livello dello Psycho-Pass. Diventando ciò commette omicidi, uccidendo criminali latenti. Shinya Kogami diventa un vero e proprio criminale per via del sistema che lo aveva messo in catene ritenendolo ciò.
Il Sybil System contro gli individui senza Psycho-Pass
Il circolo vizioso senza fine creato da questo sistema non è neanche l’unico difetto di questo regime. Se vi dicessi che esistono individui che qualunque azione facciano, il loro Psycho-Pass rimane comunque zero?
Questo è il caso di Shogo Makishima (un personaggio adorato da molti). Makishima è l’antagonista principale della prima stagione. E’ uno dei ricercati più importanti del Sybil System per via della sua abilità. Shogo però non è l’unico, infatti un individuo su 2000 soffre di questa “patologia”. Un tasso altissimo considerando che la popolazione giapponese è (nella realtà) di 126 milioni di persone.
L’antagonista oltre a possedere questa caratteristica è intelligente e carismatico. Il suo obiettivo è quello di mostrare il lato negativo del regime di Psycho-Pass, spingendo al limite della pazzia gli individui commettendo reati indicibili. Studia i più oscuri lati della natura umana cercando di affondare il Sybil System.
Akane Tsunemori si oppone sia al Sybil System che a Shogo Makishima capendo che nessuna delle due modalità di giustizia è giusta. L’ispettrice grazie a Makishima capisce che il Sybil non è un sistema oggettivo, in quanto Shogo commette crimini ma non è un criminale. Si ribella al sistema, ma non segue l’antagonista, perché non vuole stragi o spargimenti di sangue.
Grazie per esser arrivati in fondo al secondo appuntamento di Oriente a ruota libera. Cosa ne pensate del Sybil System? Dello Psycho-pass? Qual’è la vostra opinione in merito a questa modalità di “governo”. Il prossimo episodio di Oriente a ruota libera? mhh… l’indizio di oggi è: «Due rappresentati possono odiarsi e amarsi allo stesso tempo?». Nell’ultimo episodio della rubrica abbiamo trattato di Dr. Stone, questo è il link, fateci un giro! Questo invece è per il primo episodio di Oriente a ruota libera.
Fonti: psychopass.fandom e akibagamer