Il Ministero della Cultura, MiC, risponde all’appello di La Musica che Gira indicando una scadenza per l’arrivo degli aiuti.
La risposta del MiC
Nella nota diffusa oggi, giovedì 18 marzo, La Musica che Gira, il gruppo di coordinamento composto da lavoratori, artisti, imprenditori e professionisti della musica dal vivo, ha riferito la risposta del Ministero della Cultura alla protesta di ieri, 17 marzo. “Il MiC ha comunicato stamattina che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso disponibili sui capitoli di bilancio delle Direzioni Generali del Ministero della Cultura le risorse necessarie per l’erogazione dei contributi previsti per l’emergenza sanitaria. I beneficiari verranno ristorati entro la fine di marzo 2021”, si legge nel comunicato.
La protesta de La Musica che Gira al MiC
“Sono stati emessi due bandi destinati a ristorare le perdite delle aziende a vario titolo penalizzate dal fermo dello spettacolo dal vivo durante la pandemia”, questo aveva osservato ieri La Musica che Gira nella lettera aperta indirizzata, oltre che al ministro della Cultura Dario Franceschini, anche al presidente del Consiglio Mario Draghi. “Di questi dieci milioni, già assegnati a chi ha partecipato al bando, si sono perse le tracce. Non cerchiamo colpe, non ci interessano. Pretendiamo che qualcuno si prenda la responsabilità di dirci dove sono finiti questi soldi del bando 486 e le residue erogazioni del bando 397. Una richiesta alla quale si aspettano ora delle risposte ufficiali”.
Le manifestazioni in piazza
Alla lettera aperta si è accompagnata una manifestazione in piazza, svoltasi lo stesso giorno, il 17 marzo. Alla protesta di Milano hanno partecipato, oltre che La Musica che Gira, anche Bauli in Piazza. Il loro, un unico obiettivo: ricordare al Governo gli impegni presi nei confronti del settore, senza risparmiare aspre critiche per come sta venendo gestita la crisi che ha investito l’ecosistema del live. “Entro fine marzo 2021”, però, dovrebbero arrivare, finalmente, gli aiuti. Ci auguriamo il meglio.