“More Heroes” – Riflettori sul Punk: Richard Hell & The Voidoids

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I The Voidoids

“More Heroes” è una rubrica dedicata alla scoperta dei più grandi nomi che hanno fatto la storia del punk, molti dei quali non conosciuti adeguatamente come meriterebbero. Oggi i riflettori sono puntati su Richard Hell & The Voidoids.

Il terzo tentativo è quello giusto

I Voidoids di Richard Lester “Hell” Meyers nacquero a New York nel 1976. Benché attivi per poco tempo, sono uno dei gruppi più influenti della prima ondata punk americana. Hell (il cui pseudonimo è ispirato dall’opera “Una Stagione All’Inferno” del poeta francese Arthur Rimbaud) precedentemente era stato bassista e fondatore di due altri grandi nomi di quegli anni: i Television e gli Heartbreakers. Entrambe le esperienze si conclusero a causa dei continui scontri con quelli che, di quelle band, ne saranno i leader, rispettivamente Tom Verlaine e Johnny Thunders.

Finalmente, il terzo tentativo di mettere su una band si rivela quello giusto e così nascono i Richard Hell & The Voidoids. Ad accompagnare il bassista troviamo i chitarristi Robert Quine e Ivan Julian e il batterista Marc Bell.

“Blank Generation” e “Destiny Street”

Il gruppo firma un contratto con l’etichetta Sire e nel 1977 esordiscono con l’epocale “Blank Generation”, una pietra miliare del primo punk americano che vede nella title track un vero e proprio inno generazionale e di tutto il punk (brano già suonato ai tempi dei Television e degli Heartbreakers) in cui emerge la vena poetica e le influenze letterarie di Hell. Degno di nota è anche il lavoro di Quine e Julian in cui emerge la loro passione per il rock’n’roll e il jazz.

Copertina della ristampa del 1990 di “Blank Generation”. L’originale vedeva Hell a petto nudo e con la scritta “You Make Me ____” scritta sul torace.

Subito dopo la pubblicazione dell’album, la band attraversa un difficile periodo in cui abusa di sostanze stupefacenti. Partecipano ad un tour in Inghilterra di spalla ai Clash che però li lascerà insoddisfatti nei confronti della scena punk inglese. L’equilibrio interno tra i vari membri non regge e nel 1978 Bell lascia il gruppo per unirsi ai Ramones, assumendo lo pseudonimo di Marky Ramone. Nel 1979, con alla batteria Frank Mauro rilasciano il 45 giri “The Kid With The Replaceable Head”. Subito dopo anche Julian se ne va, sparendo dalle scene musicali.

Bisogna attendere il 1982 per la seconda prova dei Richard Hell & The Voidoids, che adesso vedono alla batteria Fred Maher e alla seconda chitarra Juan “Naux” Maciel. Ma “Destiny Street”, pubblicato per l’etichetta Red Star, per quanto risulti un buon album diventa l’ultimo tassello della storia della band che di fatto termina la sua avventura nello stesso anno. Seguiranno alcune reunion nel corso degli anni ’90, ma mai con la formazione originale. Quest’ultima si ritrova un’unica volta nel 2000 per incidere il brano inedito “Oh” che verrà inserito in una compilation.

Carriere successive

Nel corso degli anni Hell si è cimentato come scrittore, poeta e talvolta attore recitando in diverse pellicole, tra le quali “Cercasi Susan Disperatamente” con Madonna. Pochissime le prove discografiche, a seguito dal suo ritiro dal mondo nella musica.

La locandina della pellicola “Cercasi Susan Disperatamente” di Susan Seidelman.

Nel 1992 è nel supergruppo di nome Dim Stars dove ritrova Quine e di cui facevano parte Don Fleming dei Gumball e Steve Shelley e Thurston Moore dei Sonic Youth.

Quine ha collaborato con molti artisti, primo fra tutti Lou Reed. Si è suicidato nel 2004 con un’overdose di eroina. L’anno precedente, la scomparsa della moglie lo aveva condotto in una forte depressione.

Curiosità

Richard Hell è da molti ritenuto l’inventore del celebre look punk fatto di capelli ispidi, borchie, catene e vestiti stracciati. Look ripreso da Malcom McLaren (manager dei Sex Pistols) e dalla moglie, la stilista Vivienne Westwood.

Nel 1980 viene rilasciato il film “Blank Generation” con protagonista Hell, la band e una giovane Carole Bouquet.

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