“More Heroes” – Riflettori sul Punk: The Heartbreakers

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“More Heroes” è una rubrica dedicata alla scoperta dei più grandi nomi che hanno fatto la storia del punk, molti dei quali non conosciuti adeguatamente come meriterebbero. Oggi i riflettori sono puntati sui The Heartbreakers.

La band

I The Heartbreakers furono una band formata a New York nel 1975 dal cantante e chitarrista Johnny Thunders e dal batterista Jerry Nolan. Entrambi provenivano dai New York Dolls, band fondamentale nella storia del rock per quel che riguarda sia il punk che la futura scena glam metal, benché all’epoca non godessero di successo di pubblico e critica. Completavano la formazione Walter Lure alla seconda chitarra e Billy Rath al basso. Quest’ultimo fu chiamato in sostituzione di Richard Hell, ex membro dei Television e in seguito artista solista affiancato dalla band The Voidoids. Hell rimase nei The Heartbreakers fino al 1976.

L’arrivo in Inghilterra

A causa della pessima fama di Nolan e Thunders dovuta alla loro elevata tossicodipendenza, la band non riuscì a trovare un’etichetta che li producesse. Sul finire del 1976 il manager dei Sex Pistols Malcom McLaren (che seguì i New York Dolls nella fase finale della loro carriera) li contattò come band di supporto per l’ “Anarchy Tour” assieme ai Damned e ai Clash. Sbarcarono a Londra lo stesso giorno della lite in diretta tv tra i Sex Pistols e il presentatore Bill Grundy: lite passata alla storia per l’alto tasso di torpiloquio e che portò alla cancellazione di quasi tutto il tour. Fortunatamente Thunders e soci riuscirono ad affermarsi ugualmente e a riscuotere un buon successo in Inghilterra, tanto da riuscire a firmare un contratto con la Tracks Records.

Il disastro di “L.A.M.F.”

L’unico album della band uscì nell’ottobre del 1977 e s’intitola “L.A.M.F”, acronimo di “Like a mother fucker”. Caratterizzato da un sound fortmente vicino al rock’n’roll contiene brani celebri e fondamentali quali “Chinese Rocks”, scritta da Dee Dee Ramone dei Ramones e con contributi di Hell e Thunders, ma sopratutto uno dei più importanti inni punk di sempre: “Born To Lose”. Tuttavia la realizzazione del disco risultò funestata da molteplici missaggi realizzati dai singoli membri della band (se ne calcolano più di 300) nel tentativo di porre rimedio alla registrazioni originali caratterizzate da un sound di scarsa qualità e confuso. Tutto ciò portò a dei dissidi interni nell’organico e poco dopo la pubblicazione dell’album la band si sciolse. Nel corso degli anni “L.A.M.F.” è stato ristampato diverse volte con una maggiore qualità sonora e diverso materiale inedito incluso.

La copertina dell’album

La fine

Nel corso degli anni ’80 e ’90 la band spesso si è riunita per una serie di concerti. Alla formazione originale si sono avvicinati altri musicisti tra cui Terry Chimes (ex batterista dei Clash). Nel 1991 venne pubblicato l’album “What Goes Round”, un live che testimonia il periodo della presenza di Hell nell’organico. Nello stesso anno Thunders, che con fatica si era costruito una carriera solista, muore in una camera d’albergo a New Orleans, seguito l’anno successivo da Nolan. Rath è scomparso nell’estate del 2014 mentre preparava il suo nuovo progetto dopo diversi anni dall’allontanamento dal mondo della musica. Lure, unico sopravvissuto, ha recentemente fondato una nuova band, i The Waldos, con cui ha inciso due album.

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