Jehnny Beth, “To Love Is To Live” – Recensione Album

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Jehnny Beth è un nome che si distingue sulla scena musicale. In Francia, è notoriamente conosciuta come la voce principale della band rock dei Savages, tuttavia, le sue radici scorrono molto più in profondità. Cantante, cantautrice, attrice e presto autrice del suo libro di racconti erotici, Jehnny Beth è un’artista unica e a 360°. Ora l’artista si è mossa da sola pubblicando il suo album di debutto dal titolo “To Love Is To Live“.

Prodotto da Flood, vincitore dell’Academy Award Atticus Ross e Johnny Hostile l’album contiene anche contributi all’attore Cillian Murphy. Non mancano gli intrighi, prima di andare oltre è importante capire il background che Jehnny Beth presenta in questo album. Nata da genitori cattolici, ha chiaramente trovato la propria libertà dalla rigidità della religione all’interno dello spettro della musica. Allargando ulteriormente i suoi orizzonti, l’artista si abbraccia da sola giusto per liberarsi dalle catene della repressione. Cosa significa tutto questo? Significa che è aperta e non ha paura della sessualità, e questo è evidente nella musica che propone. Non è un segreto che canta di questi argomenti perché lo ha fatto in passato con i Savages, ma To Love Is To Live porta le cose in una nuova dimensione.

Parliamoci chiaro, non vuol dire che To Love Is To Live riguarda solo ed esclusivamente il sesso, perché non lo è. In realtà, l’album è più una fuga nelle infinite possibilità di essere un essere umano. Nel mondo che abbiamo creato ci sono stereotipi, limitazioni, ma anche mali innegabili. L’album di Jehnny Beth è una vera visione al di là delle vesti della società, e se si è disposti a lasciar andare via la finzione, ci si può perdere in tutto.

Con queste idee, l’album è composto da undici brani, che ti faranno entrare immediatamente nel mondo di Beth con “I Am”. Un’esperienza oscura e seducente simile a un sogno, l’artista ti conduce in un’oasi di sentimento non dispiaciuto. Come narratrice, non ha alcuna inibizione nel suo approccio e la sincerità è ascoltata nella sua narazzione. Ciò è evidente nella ruvida “Innocence”, suscitando metaforicamente “Flowers” e la lussuriosa “We Will Sin Togheter”.

Poi ci sono momenti più perspicaci grazie anche alla collaborazione con Cillian Murphy che apre il brano “A Place Above”, davanti al malvagio industriale, che dà forza a “I’m The Man”. Più lontano nell’abisso, i toni più duri lasciano il posto a una strumentazione più sottile con “The Rooms” e le trame più morbide di “French Countryside”. Poi c’è il momento emotivo con “Heroine” e “How Could You” cantato insieme a Joe Talbot. L’album si chiude con “Human” brano che incarna veramente il messaggio dietro To Love Is To Live.

Nel complesso, questo è un album che non tutti ameranno, ma se sai chi è Jehnny Beth, è probabile questo disco arrivi dritto nel proprio digital store. In conclusione To Love Is To Live è un bel viaggio all’interno di una meravigliosa odissea nella quale vale la pena immergersi. Voto 4/5

Voi cosa pensate del primo album da solista di Jehnny Beth? Fatecelo sapere lasciandoci un commento attraverso i nostri canali social.

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