Il meglio di te, dal 9 novembre al cinema

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Oggi martedì 7 novembre 2023, presso “The Space Cinema Moderno” in Piazza della Repubblica 43 a Roma, Periodico Daily ha partecipato alla proiezione riservata alla stampa e alla conferenza di presentazione del film “Il meglio di te”, alla presenza del regista Fabrizio Maria Cortese, del cast e dell’interprete musicale Giusy Ferreri.

Il film

Il Poster

“Il meglio di te” sarà al cinema dal 9 novembre 2023. Presentato da Orange Pictures, Golden Hours Film, Sirio Studios e Rai Cinema, è un lungometraggio di 95 minuti.

Diretto da Fabrizio Maria Cortese, il film è distribuito da Adler Entertainment.

Girato interamente in Basilicata, ha avuto il supporto della Lucania Film Commission, del Programma Operativo Val D’Agri e dei Comuni di Brindisi di Montagna e Satriano di Lucania.

Protagonisti sono la talentuosa Maria Grazia Cucinotta e l’attore di cinema, teatro e televisione Vincent Riotta. Interpretano Nicole e Antonio, una donna e uomo e una donna che si sono amati. Fino a perdersi, per poi ritrovarsi, ma destinati a perdersi ancora.

Questa mattina erano alla conferenza stampa di presentazione il regista Fabrizio Maria Cortese, le attrici Maria Grazia Cucinotta, Anita Kravos, Daphne Scoccia, l’attore Vincent Riotta e la cantautrice Giusy Ferreri.

Il film si apre con il rumore del vento mentre sullo schermo ancora scorrono soltanto i titoli di testa su sfondo scuro. Le immagini si fanno sempre più nitide e ci propongono Nicole e Antonio, una coppia innamoratissima. Mentre sono in macchina e frecciano, giocando tra loro. E lo stesso in cucina mentre preparano dolci. Sono liberi di amarsi e queste scene di vita quotidiana rappresentano dei flashback del passato.

Nicole incontra Antonio dopo due anni. Moglie e marito, non hanno divorziato. Tuttavia, lei ha iniziato una nuova storia e pensa a un futuro col nuovo compagno. Infatti questi ricordi del passato si mescolano immediatamente con le scene della vita presente, quando lei è intenta a pitturare le mura della casa nuova insieme al compagno. Da lì riceve comunicazione di recarsi presso la casa paterna dove ad aspettarla c’è Antonio, che vuole restituire la casa a Nicole. In quella casa è rimasta a vivere la mamma di Nicole, Mimì. E si presenta anche la sorellastra di Antonio, Paola. E poi si ritroveranno lì anche Sara e il figlio Lorenzo.

L’allontanamento di Nicole e Antonio è dipeso dai tradimenti di Antonio, spifferati a Nicole da Paola. Le due vivono contrasti e Nicole la ritiene responsabile della fine dell’amore con Antonio.

In realtà, il responsabile può essere Antonio che ha tradito la moglie. Come pure, in qualche modo, la stessa Nicole, incapace di perdonare.

Ma cosa porterà quel vento che risuona all’inizio del film? E l’amore tra i due è davvero finito?

La trama di “Il meglio di te”

La pellicola racconta la storia di un uomo di successo, Antonio, e di una donna brillante, Nicole. Tra separazioni dolorose, senso di rabbia, di colpa e di delusione, tradimento, i destini dei due protagonisti si incrociano nuovamente, in modo inatteso. Infatti, la sorte ordirà una trama a loro insaputa che sconvolgerà i progetti per ‘far ritrovare coloro che si sono smarriti’.

Infatti, i protagonisti sono Nicole e Antonio. Protagonista è la storia d’amore. Anche le storie d’amore. L’amore tra due persone e l’amore di una madre verso i figli. E ancora l’amore verso un fratello e una sorella.

Il sentimento dell’amore traspare anche dalla malinconia, dalla nostalgia e dalla tristezza della situazione. Antonio sta molto male, ha il cancro e non gli resta molto da vivere. Strappa promesse alle donne che si trovano accanto a lui. E anche al piccolo Lorenzo. Probabilmente un modo per esorcizzare le paure e per essere ‘assolto’ e chiudere i conti col passato, che lo ha spesso visto come un uomo immaturo. Seppur affascinante e di grande successo.

Lorenzo, il figlio di Sara, invece molto maturo per l’età, pone tante domande che riescono a far riflettere certamente ‘zia Paola’ sulla propria vita, ma anche lo spettatore, e lo stesso Antonio. Lorenzo spiazza con la sua dichiarazione: “Quello che si rompe è più bello quando lo aggiusti”.

Attorno ad Antonio ruotano tutte le storie del lungometraggio. Vengono raccontate le vite di tutti e tutti hanno delle problematiche e delle preoccupazioni.

E anche quando lui è nell’altra stanza e si scopre la verità su Lorenzo, è ancora lui al centro in una scena molto teatrale e particolarmente enfatica.

Significativa è la scena in cui Nicole capisce che non può restare con il compagno. Quando lui va a trovarla mentre è presso la casa paterna, lei lo lascia :”…tu non ti meriti tutto questo…l’amore è un’altra cosa”.

In questo film ci sono tanti abbracci. Metafore di addii. E i dialoghi sono forti e intensi, veritieri. Come quello tra Nicole e Sara, quando quest’ultima mette Nicole davanti alla verità, cioè l’amore per Antonio.

L’altalena che sembra muoversi appena, ricoperta di foglie, e la sedia vuota davanti al meraviglioso paesaggio dei boschi lucani rappresentano l’assenza e la mancanza. Come pure il compiersi del destino.

Il cast

  • Maria Grazia Cucinotta è Nicole;
  • Vincent Riotta è Antonio;
  • Anita Kravos è Paola;
  • Simone Montedoro è Simone;
  • Giusy Merli è Mimì;
  • Mattia Iasevoli è il piccolo Lorenzo;
  • Elvira Cuflic Basso è Sonia;
  • Daphne Scoccia è Sara;
  • Vanessa Contucci è Veronica;
  • Michele Olita è Lello;
  • Antonio Roma è Lucio;
  • Giuseppe Giura è Tonio;
  • Francesco Evangelista è Pietro.

I temi di “Il meglio di te”

Intenso ed emotivo, il film presenta vari temi. Protagonista assoluto è l’amore. Altra medaglia dell’amore, qui, è il perdono. Vivere felicemente liberandosi dalla colpa e dalla rabbia. L’amore è la grande forza che muove tutto.

Correlato a questo, è il tema della felicità, ricorrente nella narrazione. Mimì spesso afferma con Nicole di volerla felice. Per la mamma, il modo di trovare la felicità è perdonare Antonio, come quando pronuncia: “Non si tratta di perdono, io parlo di felicità”.

E’ trattata la tematica dell’insicurezza, ad esempio mostrarsi per quello che si è, senza remore e senza temere il giudizio altrui. E anche il tema della fiducia.

Ancora, la paura della morte, che Antonio riesce ad esprimere soltanto con Nicole.

La inizia certamente ad esprimere quando afferma: “Il tempo che mi manca non è quello che ho davanti ma quello che ho perso, e ho perso l’unica cosa importante”.

Nel toccante dialogo tra Nicole e Antonio, lui le chiede: “Cosa ti lascio?” , e lei: “Il meglio di te”. Ritorna l’amore mai sopito, come a chiudere un cerchio.

I precedenti lavori del regista

Fabrizio Maria Cortese è al suo quarto film.

Precedenti sono stati:

  • 2021 “Free” – “Liberi”. In questo lungometraggio cinque ospiti di una casa di riposo vivono un’avventura dal Lazio in Puglia, nonostante l’età, per sentirsi vivi e liberi anche dalla noia e a causa dell’assenza degli affetti più cari. In tal modo pensano di dare una svolta alla loro vita;
  • 2017 è “Ho amici in paradiso”, che nasce dalla frequentazione di Cortese del centro romano “Don Guanella”. Hanno fatto parte del cast artistico del film proprio gli ospiti ricoverati nella sede. In maniera leggera e senza la volontà di muovere compassione, ha l’obiettivo di narrare una storia di difficoltà dell’handicap e le battaglie dei protagonisti;
  • 2000 “Welcome Albania”, rappresenta l’esordio nella regia cinematografica di Cortese. E’ un film sull’immigrazione clandestina e la libertà.

La presentazione alla stampa

Fabrizio Maria Cortese afferma: “Sono contento ed entusiasta per quello che è stato fatto, per il lavoro svolto insieme al mio cast veramente unico. Non potevo avere un cast migliore perché sono entrati subito, immediatamente nell’emozione che volevo, che avevo bisogno di far venire fuori.

A tal proposito racconta subito un aneddoto della storia personale di quando è venuto a mancare il papà. “Un po’ di anni fa, un uomo gravemente malato mi chiamò di notte per chiedermi come stessi e per dirmi che lui si sentiva molto meglio. Mi fece addirittura delle battute di spirito, quasi volesse farmi ridere. Sì, perché quello era il suo carattere. Poi mi domandò se avessi sentito i miei fratelli. Voleva tranquillizzarmi. Sapevo bene quali fossero le sue condizioni di salute, ma dopo quella telefonata riuscii comunque a riaddormentarmi subito. Era mio padre. Fece la stessa cosa con i miei fratelli. Chiamò anche loro subito dopo. All’alba mia madre ci disse che era morto. Sono passati tanti anni ma più volte mi è tornata in mente quella telefonata”. Ripensa a questi fatti dicendo che il papà sentiva che se ne stava andando e ha voluto fare questa cosa con una grande forza, sapendo che dopo poche ore sarebbe morto. Questo accadimento resta in lui da sempre, da quando è successo. Infatti, ha sempre pensato di scriverne, consapevole che sono cose che lasciano traccia.

Maria Grazia Cucinotta condivide il ricordo del primo film girato insieme a Vincent Riotta, ed ora sono tornati di nuovo insieme sul set. E racconta che il pubblico è l’unica cosa che l’ha convinta a rientrare in Italia e che le permette di lavorare “il pubblico è la parte più bella del nostro lavoro…un film non vive senza pubblico”. Inoltre, aggiunge che l’Italia ha ‘registi fantastici e produttori molto coraggiosi perché non è facile investire nel cinema oggi con la crisi e con le sale vuote

Passa la parola a Vincent Riotta afferma di aver capito, dopo quarant’anni di lavoro, che la fiducia la deve avere il regista prima di tutto e che Cortese ha permesso a tutti loro di poter dare il massimo. Riferendosi alla Cucinotta dichiara di essersi trovato con un’amica che non vedeva da vent’anni, ma è stato come essersi visti l’ultima volta il giorno prima. “Subito siamo entrati nel ruolo, un rapporto, una chimica che ci siamo trovati molto bene insieme…e tutto il cast, meravigliosi”.

Daphne Scoccia si presenta come Sara, ragazza madre e ringrazia il regista per la partecipazione a questo progetto perché “mi sono ritrovata in un luogo familiare fin da subito”.

Anita Kravos afferma che il film spazia dal drammatico alla commedia, al sentimentale. “Il personaggio che mi ha affidato, la ‘zia Paola’, mi ha particolarmente divertito per i suoi lati scorbutici, irriverenti che nascondono profonde ferite, come tutti i personaggi…la risposta è l’amore”.

Giusy Ferreri inizia raccontando di aver letto un paio di sceneggiature del film fino ad arrivare alla versione definitiva “…dove tutto veniva ricucito in modo particolare ed io son potuta entrare benissimo del personaggio di Nicole…per cui quando ho scritto questo testo, mi sono immedesimata in quelle che sono le paure, la forza, l’orgoglio. Per me è stato molto bello e motivante…sono stata molto sincera con Fabrizio”. Gli ho detto: ‘mi stai chiedendo una canzone ma cosa ti aspetti da me? Una hit tipo scritta da altri autori, o vuoi qualcosa che scriva io di mio pugno e anche musicalmente?’.

Si dice orgogliosa della risposta del regista, cioè: “Lo voglio scritto da te”. E riprende: “Quel tema musicale di pianoforte lo stavo conservando dal 2005, è una musica che avevo scritto in contemporanea a ‘Ricordo’, un brano che ho inserito nel mio ultimo album Cortometraggi, infatti musicalmente ricorda un po’ tutte quelle cadenze sospese, ma non ero soddisfatta al tempo del testo che avevo scritto. E ho detto ‘la musica è talmente importante che la conserverò per quando ci sarà la giusta ispirazione per poter mettere qualcosa di veramente sensato’.

La colonna sonora “Il meglio di te”

La colonna sonora è rappresentata dal nuovo e coinvolgente progetto che coinvolge Giusy Ferreri. Infatti, è suo il brano originale che dal 9 novembre sarà possibile ascoltare, “Il meglio di te”, scritto e interpretato per la colonna sonora di questo film omonimo.

La voce di Giusy Ferreri è accompagnata da strumenti quali: violoncello, basso elettrico, chitarre, batteria, pianoforte, violino, viole.

Il brano richiama atmosfere non definite e malinconiche che si coniugano con la storia dei due protagonisti. Infatti fa riferimento ad un legame interrotto tra due persone che si ritrovano in un momento di incertezza.

https://spettacolo.periodicodaily.com/cortometraggi-live-giusy-ferreri-in-teatro/

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