Rolling Stone ha stilato una classifica dei 10 album che hanno fatto la storia del progressive metal. Voi siete d’accordo?
Siamo nel 1992 e i Nirvana sconvolgono il mondo della musica con il rivoluzionario Nevermind. Avviene una svolta nel mondo della musica rock. Fino a quel momento, le band hair metal hanno dominato la scena musicale nel corso degli anni ’80. Arriva un nuovo genere, il grunge, a dare nuova linfa vitale ad un panorama musicale abbastanza in crisi. “I Nirvana e i Soundgarden hanno mostrato a tutti quanto quella musica fosse diventata noiosa e ripetitiva”, ha detto Tony Harnell dei TNT a proposito di quel periodo. Si aggiungeranno anche i Pearl Jam, considerati tra i mostri sacri del genere.
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La nascita del progressive metal
Se da una parte il grunge si basava su suoni semplici e grezzi, il progressive metal ha preso una strada completamente opposta. Caratteristiche fondamentali del genere sono le strutture ritmiche irregolari, i cambi di tempo improvvisi, una tecnica virtuosa e la forte presenza delle tastiere. Spesso i dischi progressive metal sono veri e propri concept album con un filo rosso che lega ogni traccia.
Tra il 1990 e il 2010 i gruppi progessiva metal conquistano il pubblico e alcuni di loro continuano a riempire i palazzetti di mezzo mondo.
La classifica dei migliori 10 album progressive metal secondo Rolling Stone
“Operation: Mindcrime” Queensrÿche (1988)
“Images and Words” Dream Theater (1992)
“A Pleasant Shade of Gray” Fates Warning (1997)
“Terria” Devin Townsend (2001)
“Remedy Lane” Pain of Salvation (2002)
“Second Life Syndrome” Riverside (2005)
“Ghost Reveries” Opeth (2005)
“Colors” Between the Buried and Me (2005)
“Fear of a Blank Planet” Porcupine Tree (2007)