Gli Eiffel 65 in versione death metal? Surreale, vero? I Fleshgod Apocalypse hanno avuto la brillante idea di proporre il brano Blue in versione accelerata e sinfonica, nel loro stile. Saliti alla ribalta nel 2009 con il debut Oracles e confermate la loro qualità nei successivi dischi, i Fleshgod Apocalypse sono uno dei nomi italiani più conosciuti a livello internazionale. Dal loro modo di comporre ben si capisce i motivi di questo successo: poche realtà nostrano hanno osato, musicalmente parlando, unire death metal e musica sinfonica. La complessità ritmica degli strumenti a corda incontra gli incastri del blast beats. La matematica delle note si fonde con l’irruenza estrema, in connubio dall’indiscutibile fascino.
Perchè i Flesgod Apocalypse hanno pubblicato questa cover?
Le motivazioni di Francesco Paoli
“Volevamo pubblicare qualcosa che potesse rendere la fine di questo 2020 di me**a un po’ più divertente per tutti. Ecco perché abbiamo preso un brano dance popolare degli anni ’90 e l’abbiamo reso il più pesante, arrabbiato e sanguinoso brano da festa di sempre”. Così il musicista Francesco Paoli ha commentato i motivi sostanziali della pubblicazione di questo rifacimento. E noi non possiamo altro che concordare dato che la musica non deve essere per forza ricca di carico sociale ma può anche far trascorrere pochi minuti di gioia a chi l’ascolta.
I dischi dei Fleshgod Apocalypse da ascoltare
La produzione della band italiana merita di essere approfondita. Perchè pochi gruppi nostrani vantano una musicalità del genere e brani dalla simile complessità. Come detto in precedenza, l’avventura discografica degl umbri parte nel 2009 con la pubblicazione del primo disco Oracles. Il successo invece arriva con Agony del 2011 e con i successivi Labyrinth del 2013 e King del 2016. L’ultimo disco risale al 2019 ed è intitolato Veleno. Di sotto riportiamo uno dei singoli che lo ha lanciato a livello internazionale, Monnalisa.
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