I 13 migliori giovani chitarristi metal secondo Loudersound

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Lista con i migiori giovani chitarristi metal secondo Loudersond

La chitarra metal negli ultimi anni ha subito notevoli cambiamenti. Si può dire che la tecnologia abbia dato una mano ma alla base dei chitarristi metal moderni vi è uno studio più accurato, ai limiti dell’cacademico. E questo attegiamento scientifico nei confronti dello strumento ha prodotto numerosi interpreti che si rifanno al passato ma guardano anche al futuro, sperimentando nuove tecniche e manovre chitarristiche. Qui sotto vi elenchiamo i migliori chitarristi secondo la webzine Loudersound.

Quali sono attualmente i migliori giovani chitarristi metal?

Diamond Rowe (Tetrarch)

Il chitarrista della metal band Tetrarch Diamond Rowe è cresciuto notevolmente durante l’ultimo anno. Le sue più grandi influenze, che si percepiscono durante l’ascolto degli assoli, sono Dimebag Darrel (Pantera) Kirk Hammer (Metallica), Slash e Mick Morton (Lamb of God).

Hannah Staphnill & Anna Papadimitriou (Hawxx)

Con gli Hawxx quest queste due interpreti hanno raggiunto notevoli livelli tecnici, diventando complici di un suono groovoso e possente. La base strumentale della band è dovuta alla loro intesa, migliorata esponenzialmente anche grazie alle numerose prove dal vivo.

Kieran Johnston (Perpetua)

I Perpetua forse non sono conosciuti ma Kieran Johnston si è fatto valere negli ambienti chitarristici, assumento tutti i tratti di un guitar hero in erba. La band è pronta a tornare nel 2021 con il successore dell’ultimo Ep To Suffer del 2018. Vedremo se anche in un disco intero il chitarrista scozzese si imporrà con il suo talento.

Stephen Platt (Collibus)

A differenza dei Perpetua, i Collibus sono ben conosciuti. Le ultime partecipazioni al Wacken e al Bloodstock hanno ingigantito non solo il nome della band ma anche del loro chitarrista, Stephen Platt. Platt possiede una grande tecnica e un discreto senso della melodia, fondamentale per costruire tessiture prog metal.

Serena Cherry & Liam Phelan (Svalbard)

Melodia e groove sono anche le coordinate del suono degli Svalbard, guidati da Serena Cherry (voce e chitarra) e Liam Phelan (chitarra). La loro intesa fornisce una stratificazioni sonora ben definita, le chitarre gocciolano sia di violenza che si leggiadria.

Andrew Pevny (Daughter Chaos)

Un curriculum prestigioso caratterizza Andrew Perry, che vanta studi accademici alla prestigiosa Berkeley College of Music (lo stesso college in cui hanno studiato i membri dei Dream Theater, per capirci) e ha suonato assieme a Christopher Amott negli Armageddon.

Tim Henson & Scott LePage (Polyphia)

I Polyphia sono ormai un nome imprescindibile per chi adora le sonorità strumentali. Le due giovani menti dietro al progetto, Tim Hensone e Scott LePage, sono due chitarristi eccezionali, capaci di virtuosismi semplicemente esaltanti. Vi sfido ad ascoltare G.O.A.T senza muovere il capo.

Katy Montgomerie (Dehumanaut)

Kati Montogomerie fa parte dell’ultima ondata di chitarristi tecnici. Con i suoi Dehumanaut, esordienti in questo 2020, offre soluzioni brillanti e poco prevedibili.

John Browne & Olly Steele (Monuments)

I Monuments sono probabilmente, dietro i Periphery, la band più importanta della corrente djent. Già il nome del genere di riferimento dovrebbe darvi gi indizi necessari per il livello tecnico di questo di tipo di suoni. John Browne e Olly Steele posseggono un groove infallibile che rende funky e serrati anche i loro momenti più appariscenti.

Pablo Devila (Irist)

Il chitarrista argentino Pablo Devila sarebbe dovuto tornare con la sua band, gli Irist, quest’anno. Ma la pandemia ha sconvolto i piani del gruppo. Devila è un altro interprete molto interessante, in grado di mettere insieme gli elementi tipici del metal tecnico con un funk molto sudamericano.


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