Film musicali, 15 volte in cui il cinema gli ha reso giustizia

15 film musicali diventati nei loro pregi e difetti dei veri e propri cult di un genere che al cinema rimane vittima di forti discriminazioni

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Il musical al cinema, è stato sempre un genere incredibilmente bistrattato. Definiti frivoli, poco realistici e al limite del kitch, i film musicali hanno comunque conquistato il consenso del pubblico in maniera universale. Dai cartoni animati, alle più grandi opere di Broadway, il genere è riuscito ad arrivare a tutti, in maniera indiscriminata.

Cosa c’è dietro un semplice film musicale?

In realtà il lavoro alle spalle di un musical, soprattutto quando si parla di trasposizioni, è immenso. Non è facile riuscire ad ad adattare un’ opera teatrale ad un media come il cinema. C’è sempre il rischio di risultare inverosimili o piatti. Dietro un ottimo film musicale deve esserci un regista in grado di comprendere le dinamiche del genere e, soprattutto, capace di capire gli spazi. Il musical ha bisogno di spazio e di una dimestichezza con la macchina da presa che pochi registi hanno. Un adattamento cinematografico fatto bene ha bisogno di innovazione e di qualcosa che riesca a renderlo diverso dalla controparte teatrale. Un elemento che lo renda unico.

Nel corso del tempo sono stati tanti i grandi adattamenti che sono riusciti ad imporsi anche al cinema, ma altrettanti sono stati i prodotti originali in grado di conquistare il pubblico. Oggi cerchiamo di raccontare attraverso le loro storie e le loro innovazioni 15 imperdibili film musicali che hanno segnato i nostri tempi.

Singing in the Rain (1952)

Sicuramente uno dei film musicali più celebri della storia del cinema, Singing in The Rain ha segnato una svolta nel modo di concepire il genere. La commedia racchiude in sè un fondamentale passaggio della storia del cinema moderno. Gene Kelly veste i panni di Don Lockwood, attore che sta vivendo sulla sua pelle ilcambiamento dal cinema muto al sonoro. Il film racconta la sua storia di odio/amore con la fan e aspirante attrice  Kathy Selden, meravigliosamente interpretata da Debbie Reynolds. Oltre ad avere una delle colonne sonore più indimenticabili di sempre, il film vanta delle coreografie di altissimo livello. Chi è che non ricorda l’ indimenticabile scena dell’ ombrello sotto la pioggia?

scena di Singing in The Rain film del 1952
Singing in The Rain musical del 1952

Sette spose per sette fratelli (1954)

La grandezza di Sette Spose per Sette Fratelli sta nel grandissimo lavoro di coreografie che c’è alle spalle. Un lavoro curato nei minimi dettagli, al pari delle grandi messe in scena che vediamo nei musical anni 70/80. Ed è proprio quella la grande conquista del film, esser diventato un vero e proprio cult con poco. Le coreografie di Michael Kidd, sono tra le più riprodotte a teatro, ma soprattutto sono tra le più amate dal pubblico di tutto il mondo. Il film racconta la storia di Sette fratelli, taglialegna delle montagne dell’ Oregon, che tentano il tutto per tutto per trovare le loro future consorti. Ad aiutarli e a metterli sulla retta via ci sarà Milly, moglie dell’ unico fratello sposato. Il talento del cast si mischia ad un film musicale dolce, divertente e romantico che ormai da generazioni accompagna il pubblico.

West Side Story (1961)

Dopo 4 anni di successi a Broadway, dove il musical già vantava numerosissimi fan, Jerome Robbins e Robert Wise, riescono a portare sul grande schermo un vero e proprio capolavoro. West Side Story è tuttora ricordato come uno dei più grandi film musicali di tutti i tempi, premiato con ben 10 Oscar e attualmente conservato nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. La storia è quella della tormentata relazione tra Maria, sorella del capobanda dei portoricani Sharks e Tony, ex componente pentito della banda rivale, i Jets. Tra coreografie memorabili e canzoni indimenticabili (Maria, Somewhere, America) è conosciutissimo dal grande pubblico, che nonostante siano passati quasi 60 anni, continua ad amarlo. Proprio per questo motivo, nel 2021 arriverà nelle sale un remake del grande classico del 62, diretto dal premio Oscar Steven Spielberg.

West Side Story film del 1961

Funny Girl (1968)

Esordio sul grande schermo dell’ incredibile talento di Barbra Streisand, il film è diventato un classico principalmente per quello. L’attrice/cantante, si districa con una eleganza e naturalezza impressionante tra musica e recitazione, nel raccontare la storia di una giovane in cerca di successo. La versione teatrale fu il trampolino di lancio per la straordinaria carriera di Barbra Streisand, diva del cinema e della musica mondiale. Tutto è memorabile in quel musical, dalla caratterizzazione fisica, passando per i costumi fino ad arrivare alle musiche. La performance della protagonista in Don’t Rain on my Parade è in grado di trascinare lo spettatore in un’altra dimensione, in un mondo di sogni e speranze.

The Rocky Horror Picture Show (1975)

E’ il 1975 quando il mondo del cinema viene scosso da un vero e proprio terremoto. L’horror si mischia al film musicale, nel musical che, insieme ad Hair, ha cambiato il volto di un genere. Primo e rivoluzionario tentativo di portare la sessualità sul grande schermo, senza alcun tipo di censura, The Rocky Horror Picture Show è forse il manifesto della rivoluzione sessuale degli anni 70. Nato nei teatri sperimentali londinesi, il musical originale fu criticato per l’eccessiva trasgressività. Nel film, la trasgressività diventa il vero punto di forza, in grado di rendere la pellicola unica ed inimitabile. Indimenticabile l’ interpretazione di Tim Curry dello scienziato Frank-N-Furter, vero motore dell’ intera vicenda.

Grease (1978)

Quando si pensa ad un film musicale, il primo che viene in mente è Grease. Questa è una delle poche volte in cui l’adattamento per il cinema supera di gran lunga il successo avuto in teatro, diventando un cult indimenticabile. Il film ha lanciato nel firmamento hollywoodiano stelle intramontabili come John Travolta ed Olivia Newton John, che ancora oggi sono una delle coppie più riconoscibili del cinema. La dolce e complicata storia di Danny e Sandy, appassiona il pubblico da generazioni e sembra non stancare mai. Il film viene periodicamente riproposto in tv, raggiungendo sempre impressionanti risultato sul fronte degli ascolti. Le canzoni, ormai entrate nella storia della musica, sono una costante nella vita di tutti e sono parte integrante della cultura pop. A chi non è mai capitato nella propria vita di canticchiare il motivetto di You’re the One That I Want ?

All that Jazz- Lo spettacolo comincia (1979)

All that Jazz è più di un musical. E’ un’ esperienza. Un viaggio nell’anima di un uomo che non sa più come vivere la sua vita. La conversazione del protagonista con colui che lo traghetterà verso la morte. Un bellissimo angelo, che sembra l’ unico in grado capire il mal di vivere del protagonista, il coreografo e regista Joe Gideon. Bob Fosse porta sul grande schermo il suo più grande capolavoro, attraverso un dramma dalle sfumature musicali che racconta le colpe, i pentimenti e la vita di un uomo che è ormai stanco di vivere. Il film musicale si presenta come un grandissimo omaggio all’ 8 e mezzo di Federico Fellini, ma con una vena molto più pop ed americana. Roy Schneider è magnifico nei panni dell’eccessivo, fuori dalle righe ed insicuro protagonista vittima di se stesso e dei propri vizi.

Il film vanta coreografie che sono entrate di diritto nella storia del cinema e della danza contemporanea. All that Jazz è la rappresentazione di una vita che vuole essere spettacolo. Un sipario che si apre ogni giorno. Un uomo dinanzi ad uno specchio che guarda le sue paure e le sue insicurezze. Un uomo cosciente che lo spettacolo che comincia, deve anche finire.

Scena di All That Jazz film del 1979
All That Jazz film del 1979

The Blues Brothers (1980)

Con The Blues Brothers torna in scena la più classica, ma allo stesso tempo fuori dalle righe, commedia musicale. John Landis, dirige il cult degli anni 80 con protagonisti Dan Aykroyd e John Belushi. I personaggi da loro interpretati furono inventati dai due interpreti durante il Saturday Night Live e portati sul grande schermo grazie alla maestria cinematografica di Landis. Il film musicale racconta il viaggio dei due fratelli per assolvere alla loro missione, ovvero procurare i soldi per pagare le tasse arretrate dell’ orfanotrofio in cui sono cresciuti.

Per raggiungere questo obiettivo cercheranno di riunire i componenti della band jazz blues di cui facevano parte qualche anno prima. L’ iconicità del film risiede, oltre che nel look dei protagonisti e nell’assurdità della storia, anche nei personaggi che si alternano durante la narrazione. James Brown, Aretha Franklin, Cab Calloway sono solo alcuni dei nomi che troviamo in questo cult del cinema del 900.

Chorus Line (1985)

Michael Douglas interpreta l’ esigente coreografo Zach alla ricerca di ballerini di fila per il suo nuovo musical. Il musical è un classico di Broadway fedelmente riprodotto al cinema, in grado di raccontare con semplicità come funziona il mondo di Broadway. Carriere finite, infiniti tentativi, Chorus Line è un provino, trasformato in film musicale, di 113 minuti che cerca di raccontare la vita e il talento di un gruppo di ballerini. Ad essere esplorata non è solo la loro carriera, ma la loro vita. Vengono svelate storie difficili, angosce e paure. Zach nonostante il carattere burbero ed autoritario cerca di entrare nelle loro storie, diventando un pò il veicolo dello spettatore che cerca di conoscere i diversi protagonisti e la loro essenza.

Moulin Rouge! (2001)

Moulin Rouge ha traghettato il genere dei film musicali negli anni 2000. Una rivoluzione visiva e armonica, in grado di rendere innovativa ed irriverente una storia ambientata agli inizi del 900. Il connubio tra le atmosfere bohèmien e i più grandi successi discografici del 900 si rivela essere una carta vincente. Al successo del film hanno sicuramente contribuito le grandissime performance di Ewan McGregor e Nicole Kidman, che mostrano una complicità che da anni fa sognare il pubblico. Baz Luhrmann ci porta un film che, più che la realtà, vuole raccontare un sogno fatto d’amore, paure e gelosia. Una storia romantica che si trasforma inevitabilmente nella rappresentazione dell’amore mortale.

Niente risulta vecchio o già sentito anche grazie a i nuovi arrangiamenti proposti per classici della musica pop come Your Song, Material Girl o Roxanne. Malattia, musica, teatro, amore, gelosia, Moulin Rouge affronta tutto con una forza visiva incredibile, al limite quasi del grottesco, dando nuova linfa al genere.

Nicole Kidman e Ewan McGregor in una scena del film  Moulin Rouge del 2001
Nicole Kidman e Ewan McGregor in una scena del musical Moulin Rouge! del 2001

Chicago (2002)

Vincitore di 6 premi Oscar tra cui miglior film, Chicago è Il musical degli anni 2000. Adattamento cinematografico del capolavoro di Bob Fosse del 1975, è uno dei film musicali più amati degli ultimi 20 anni. Lo spettacolo originale a Broadway non fu accolto con grande gioia a causa della sua natura molto cinica e violenta. La pellicola racconta la vita nel carcere femminile di Chicago di Roxie Hart, arrestata dopo aver ucciso l’amante. La storia ripercorre le rivalità tra la protagonista e la diva Velma Kelly, anche lei in carcere per aver ucciso il marito e la sorella.

Tra le due donne si creerà un rapporto molto complicato, alimentato anche dalla presenza dell’avvocato Billy Flynn, difensore di entrambe le donne. Catherine Zeta Jones conquistò l’ Oscar a miglior attrice non protagonista per la sua incredibile interpretazione di Velma. Inoltre nel cast troviamo Renèe Zellweger nel ruolo della protagonista Roxie e Richard Gere nei panni dell’avvocato.

Rent (2005)

Ambientato nell’ East Village, Rent è l’adattamento del celebre musical di Broadway diretto nel 2005 da Chris Columbus. Il musical racconta la toccante storia di un gruppo di giovani bohemien che tra tossicodipendenze e dubbi sulla propria sessualità vivono la propria vita nella New York della fine degli anni 80. Uno dei temi fondamentali del film è sicuramente AIDS, la grande incognita degli anni 80. Nonostante il film musicale non ebbe grandissimo successo in sala, continua ad essere un piccolo cult del genere, soprattutto per gli appassionati del musical teatrale. Infatti, Columbus, per girare questo film decise di riproporre tutto il cast originale, eccetto che per i personaggi di Mimì e Joanne. Nonostante le tematiche trattate Rent è un costante urlo alla vita e alla possibilità di viverla a pieno senza sprecarne neanche un minuto.

Nine (2009)

Di nuovo Rob Marshall, di nuovo film musicali, ma soprattutto di nuovo Federico Fellini. Tratto dall’o spettacolol scritto dall’ italiano Mario Fratti, Nine è forse uno dei musical, per quanto riguarda gli incassi, più fallimentari degli ultimi anni. Nonostante ciò ha ottenuto diverse candidature agli Oscar e a premi collaterali. Il vero punto debole del film risulta essere la regia, contro canzoni, coreografie e interpretazioni di altissimo livello. Daniel Day Lewis (si, il tre volte premio Oscar Daniel Day Lewis) interpreta un regista in crisi creativa. Cerca di colmare questo suo dolore affidandosi alle donne della sua vita che non faranno altro che mostrargli le sue debolezze e i suoi errori. Un pò troppo simile a  8½ no?

In realtà Nine ha un’atmosfera e un sentimento totalmente diverso che lo rende un musical fin troppo bistrattato e sottovalutato dal grande pubblico. Nel cast oltre a Daniel Day Lewis troviamo Sophia Loren, Penelope Cruz, Marion Cotillard, Kate Hudson e Fergie.


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Les Miserables (2012)

Adattamento cinematografico del celeberrimo musical, Les Miserables riporta dopo anni al cinema quell’aria da grande opera moderna. La rivoluzione e il sangue dei francesi raccontata in musica, in uno dei film musicali più mastodontici degli ultimi anni. Il cast, capeggiato da Hugh Jackman e Anne Hathaway, porta sul grande schermo la paura e il dolore di vite indissolubilmente intrecciate che hanno come minimo comun denominatore un solo obiettivo: la libertà. Nonostante qualche errore di cast (Russell Crowe poco adatto ad un ruolo complesso come quello di Javert), la pellicola si è rivelata un vero successo.

Les Miserables è il primo musical nella storia di Hollywood ad essere interamente cantato dal vivo senza l’ausilio di playback o registrazioni secondarie. Gli attori infatti, indossavano sul set piccoli auricolari, nel quale a distanza veniva riprodotto la melodia da eseguire. La pellicola ottenne ben 8 candidature agli Oscar vincendone 3 tra recitazione (Anne Hathaway) e categorie tecniche.

Anne Hathaway e Hugh Jackman in una scena del musical Les Miserables del 2012

La La Land (2016)

La La Land è un immenso e magnifico omaggio ai film musicali degli anni 50 e 60. Tra Jazz, teatro e cinema, il film racconta la malinconica e delicata storia d’amore tra un’aspirante attrice e un musicista jazz interpretati rispettivamente da Emma Stone e Ryan Gosling . Il film diretto magnificamente da Damien Chazelle è una dichiarazione d’amore al genere o più semplicemente all’arte. La pellicola alla sua uscita ottenne il plauso della critica, anche grazie all’ impressionante interpretazione di Emma Stone (che per il ruolo vinse l’Oscar alla miglior attrice) e alla delicatissima e coinvolgente colonna sonora. Fin dalla prima scena La La Land omaggia decine di film, non solo musical partendo dagli anni 50 fino ad arrivare all’ inizio degli anni 2000.

Tra le numerosissime citazioni individuiamo facilmente Moulin Rouge, Boogie Nights- L’altra Hollywood, Spettacolo di Varietà, Un giorno a New York. La bellezza delle coreografie, la delicatezza della musica. In La La Land tutto quadra alla perfezione. La bellissima scena della panchina non ne è la conferma?

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