La musica italiana ha già la sua Elisa. Cantante dalla voce candida e potente, capace di far sognare chiunque. Una donna la cui mente è ricolma di poesia. Ciò nonostante, l’Italia ha anche la sua Elasi. Una donna dallo stesso nome anagrafico dell’artista precedentemente citata, ma che ha voluto donare una nota di follia distorta al suo personaggio. Elisa Massara, in arte Elasi, è una cantautrice proveniente dalla città d’Alessandria, in Piemonte. Il suo mondo è composto da colori sgargianti e figure particolari. Tuttavia, il pezzo forte dell’universo di questa cantante sono i viaggi. Quest’ultimi possono essere immaginari o fisici. Poco importa. Viaggiare è per Elasi un ingrediente fondamentale per preparare la ricetta della vita, e vuole raccontarcelo attraverso “Campi Elasi”, il suo nuovo EP.
Come possiamo conoscere meglio Elasi?
La stravaganza della cantante salta agli occhi e alle orecchie degli spettatori. Tuttavia, allo stesso modo in cui conosciamo un pittore attraverso la sua arte grafica, per sapere qualcosa di più della mente di un musicista bisogna ascoltare la sua musica. Non necessariamente quelli di sua produzione, ma anche quella d’ispirazione. Riguardo all’album, innanzitutto è da notare il gioco di parole composto dal titolo dell’album “Campi Elasi”. Quest’ultimo ricorda i campi elisi, secondo la mitologia greca e romana, il luogo nel quale dimoravano dopo la morte le anime di coloro che erano amati dagli dei. Naturalmente i campi elisi sono anche una delle strade principali di Parigi. Dunque, un luogo mitologico e uno fisico. Il nome rispecchia dunque l’animo e l’intento dell’artista, oltre a creare un gioco di parole. Vediamo quali sono alcuni brani che hanno ispirato Elasi, in modo da poter capire meglio il suo mondo.
Il primo brano che ha ispirato Elasi: Baianà – Barbatuques
Si tratta di un pezzo dinamico, che racchiude in sé arte e allegria. Quell’allegria che contraddistingue l’animo umano, che permette alle persone di andare avanti nonostante le incombenze della vita. Il messaggio della canzone è chiaro: ogni persona è uno strumento musicale. E proprio come tale, noi siamo in grado di creare melodie e ritmiche a nostro piacimento. Dunque, possiamo utilizzare la nostra natura per superare qualsiasi ostacolo, poiché le risorse risiedono proprio dentro di noi. Basta solo tirarle fuori, per creare la nostra sinfonia.
Could Heaven Ever Be Like This – Idris Muhammad
<<La ascolto quasi tutti i giorni, perché racchiude tutto quello che vorrei sentire in una canzone: gli arrangiamenti vocali ereditati dal gospel, l’orchestra che a un certo punto comincia a jammare con eleganza durante la rec, le vibre funk che ti fanno ballare e un titolo bellissimo>> Afferma Elasi. Si tratta dunque di un brano di forte ispirazione per la cantante, poiché da esso viene fuori la melodia dei suoi pezzi. Non a caso, il titolo parla proprio di un paradiso. E il paradiso, per questa cantante, è la musica.
Come Meh Way – Sudan Archives
<<Questa artista mescola tradizione a contemporaneità con minimalismo, eleganza, originalità, groove e colore. Non è molto conosciuta, ma è stata di grande ispirazione per le mie produzioni in cui ho mescolato l’elettronica a strumenti tipici di Paesi lontani dal nostro (musicisti da Bali, Armenia, Brasile, India, Mali, Singapore, Perù hanno suonato a distanza sui miei pezzi lavorando con me in remoto da diversi angoli del mondo)>> Spiega di nuovo Elasi. Ecco dunque una vera e propria voce fuori dal coro, proprio come vorrebbe essere considerata la cantante.
Lotus Eater – Mura Masa
<<Mura Masa è uno dei miei produttori preferiti (insieme a Mark Ronson, Arca, Nicolas Jaar, Tyler the Creator, Quincy). Scelgo questo pezzo perché mi fa scoppiare la testa: è costruito con libertà di struttura, ritmi incastonati e suoni unici. Mi porta in 10 mondi emotivi diversi in solo poco più di due minuti>>. Anche in questo caso, ci troviamo di fronte a uno degli scopi musicali di Elasi. Quello di giocare con le emozioni degli ascoltatori, trasportandoli in universi stravaganti e differenti.
I am the Walrus – The Beatles
Non poteva mancare un pezzo d’ispirazione dai grandi classici. Anche Elasi è stata ispirata dalla gigantesca figura dei Beatles. Tuttavia, possiamo affermare che il pezzo non rientra tra i più conosciuti della band di Liverpool. Questa è forse un’altra particolarità di della cantante. Quella di andare a ricercare la rarità. Questo brano è uno dei più rock del gruppo britannico. Anche Elasi vuole che quella nota di durezza e ribellione emerga dalla sua musica. Poiché anche la rabbia e la voglia di rivoluzione fanno parte del suo essere. E l’arte è lo specchio dell’umanità.