Diversity Media Awards 2020, Rai sul podio?

Ecco i titoli che si sono aggiudicati il riconoscimento

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Diversity media awards 2020

Si dice che lo scorrere del tempo possa cambiare molte cose. In parte è vero. A volte è il semplice susseguirsi degli eventi che modifica alcuni aspetti della vita. Eppure, i cambiamenti non avvengono dal nulla. Ci vuole fatica per metterli in atto. Per vederli affiorare all’interno della nostra quotidianità e considerarli come parte integrante di questa. Una volta ottenuti li guardiamo come se fossero sempre stati lì. Può succedere di dimenticarci il cammino che ci ha portati a raggiungerli. E’ invece necessario ricordare. Soprattutto quando si parla di mutamenti rivoluzionari. Tra questi possiamo includere i diritti umani. Ogni volta che un diritto umano va a far parte della vita di una persona, si scorge un successo per la popolazione mondiale. A ricordarci questa realtà sono anche alcuni premi istituiti per sensibilizzare circa l’importanza dei diritti umani e ciò che li concerne. Uno di questi è il Diversity Media Awards.

Che cos’è il Diversity Media Awards?

Chi è pratico del mondo dello spettacolo, magari conoscerà i Glaad Media Awards. Quest’ultimi sono una serie di premi istituiti dalla Gay & Lesbian Alliance Against Defamation, che vengono annualmente assegnati a personaggi che si occupano di sensibilizzare gli spettatori circa la comunità LGBTQ+. E’ proprio da qui che è nata l’idea del Diversity Media Awards. Stiamo parlando di un riconoscimento messo a punto dalla ricerca di nove poli universitari italiani, oltre che dall’Osservatorio di Pavia. Il titolo viene assegnato ogni anno a chi si occupa di promuovere la diversità come ricchezza, oltre che come parte integrante dei diritti umani basilari. L’edizione 2020 dei Diversity Media Awards prevede due novità. La prima è che, per via della situazione corrente, si terrà in diretta streaming sul sito ufficiale il 29 novembre 2020 alle ore 19.00. La seconda è invece che sono ben undici i progetti firmati Rai candidati al premio.

Quali sono i programmi Rai che hanno meritato il riconoscimento?

Le categorie Rai che si sono accaparrate una nomination il Diversity Media Awards 2020 sono quattro: programmi radio, serie, film e trasmissioni televisive. Si tratta di show che hanno portato alla luce l’importanza della diversità, argomento ancora troppo spesso causa di discriminazione e odio. Non è la prima volta che la Rai si ritrova come candidata del titolo. Tuttavia, quest’anno sembrerebbe aver riscontrato particolare successo. Partendo dalle serie televisive, troviamo tre caposaldi. I primi due sono andati in onda su Rai1: “La compagnia del cigno” e “Ognuno è perfetto”. Il terzo invece fa parla del palinsesto di Rai2:“Volevo fare la rockstar”. Con la loro delicatezza e i loro personaggi, questi sceneggiati si sono meritati il Diversity Media Awards 2020 per la loro capacità di trasmettere ai giovani la tematica.

Si sa, la popolazione infantile e adolescenziale è da una parte quella più propensa all’apertura mentale, e dall’altra la più a rischio, in quanto una mente non ancora abituata alla vita può far fatica a scovare il problema della discriminazione e della violenza. Ecco perché è importante parlare ai più giovani in maniera chiara e diretta, fungendo loro da specchio della società. Passando invece ai programmi televisivi, il Diversity Media Awards è stato assegnato alla celebre trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”, in onda su Rai2. Troviamo anche “il corpo dell’amore”, su Rai3. Si tratta di programmi che di solito sono seguiti maggiormente da un pubblico più adulto. La loro importanza sta nel ricordare a chi è già cresciuto che la diversità è un valore, e non un motivo di discriminazione.

Programmi radiofonici, film e serie televisive per bambini

Il Diversity Media Awards si è esteso anche ai programmi radiofonici. Tra quelli meritevoli di una nomination al premio ve ne sono tre. Il primo è “Fahrenheit”, in onda su Rai Radio3. Troviamo poi “Miracolo Italiano” su Rai Radio 2 e “No Profit”, su Rai GR Parlamento. La radio è un mezzo radiofonico spesso sottovalutato. Eppure, anche una semplice frase magari ascoltata distrattamente mentre si è al volante è in grado di fare la differenza. Uno dei compiti principali del Diversity Media Awards è quello di premiare chi parla agli adulti di domani. Ecco perché nella lista dei candidati non potevano mancare i programmi per bambini.

A raffigurare nella categoria troviamo un solo cartone animato: “Berry Bees”, in onda su Rai Gulp. Per quanto riguarda il cinema, il Diversity Media Awards è stato aggiudicato a due titoli. “Mio fratello rincorre i dinosauri” e “Tutto il mio folle amore”. Si tratta di pellicole che con la loro delicatezza riescono sensibilizzare sia le menti più giovani, che quelle più in là con l’età. In modo che combattere la violenza sia un compito destinato a tutti, e non solo a nicchie ristrette della popolazione. Ricordiamoci che le discriminazioni colpiscono tutti quanti, più o meno direttamente. Solo noi possiamo fermare l’odio, tramutandolo in rispetto per il prossimo. Il Diversity Media Awards, come altri premi che s’impegnano in questa direzione, sono un esempio lungimirante per costruire un futuro roseo tutti gli abitanti di questo pianeta.

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