“Chernobyl Diares – La Mutazione” è un film horror del 2012, diretto da Bradley Parker e sceneggiato da Oren Peli, Carey Van Dyke e Shane Van Dyke. Il cast include: Devin Kalley, Jonathan Sadowsky, Jesse McCartney, Olivia Taylor Dudley, Ingrid Bolso Berdal, Nathan Philips ed altri interpreti. Sebbene sia ambientato principalmente Chernobyl e sia incentrato su dei potenziali effetti del celebre disastro nucleare, il film è stato girato in altre zone quali la città di Prypat (città ucraina, come la stessa Chernobyl del resto) ed alcune località della Serbia. Nonostante la presenza di una star della musica come Jesse McCartney, il film non fu un grandissimo successo a livello commerciale: a fronte di un milione di dollari di spesa incassò soltanto 37 mila dollari al botteghino. Il film generò inoltre delle controversie: in molte associazioni lo definirono poco rispettoso verso le vittime del disastro nucleare.
TRAMA: Un gruppo di amici sono in vacanza in Europa e, prima di approdare a Mosca, decidono di passare del tempo in Ucraina. Qui viene offerta loro la possibilità di fare un “giro estremo” a Prypat, città molto vicina a Chernobyl, e una volta arrivati qui riescono ad eludere la sorveglianza ed a penetrare nella zona protetta, nei luoghi in cui le radiazioni rendono ancora impossibile sopravvivere per lunghi tempi. Una volta qui, tuttavia, i ragazzi non potranno fare a meno di pentirsi di un gesto così avventato, soprattutto quando scopriranno che alcuni degli effetti del disastro sono stati così terribili da non essere mai stati raccontati dai media…
Chernobyl Diares – La Mutazione: recensione
Partiamo da un presupposto: checché dicano regista e sceneggiatori, girare un film del genere, che non cerca di ricostruire cos’è accaduto davvero come la recente serie TV ma anzi sfrutta un evento tanto tragico quanto celebre per costruire un film che ottenga risonanza mediatica, è un’effettiva mancanza di rispetto alle vittime ed a chi ha pagato conseguenze di vario tipo. Detto ciò, il film dal punto di vista artistico parte con buone premesse, riesce a costruire un’ottima atmosfera e (in una prima fase) ad elevarsi dal classico stereotipo di slasher pieno zeppo di ragazzi, nonostante la sinossi rendesse facile caderci dentro.
La recitazione è di un livello apprezzabile, e l’idea di “sfruttare” scenari già esistenti senza spendere milioni nel creare set fa sicuramente un ottimo effetto. La storia porta, però, ben presto verso lidi molto poco originali e altrettanto poco coinvolgenti, scadendo dunque proprio nell’ultima parte del film in quello stereotipo da cui era sfuggito fino a poco tempo prima. Rimangono comunque presente degli ottimi momenti di suspence, e se non altro nella scena finale troviamo un guizzo di originalità da non dare per scontato. Un’opera che dunque viaggia fra alti e bassi, nulla di memorabile ma poteva andare peggio.
Come guardarlo
“Chernobyl Diares – La Mutazione” andrà in onda stasera, 17 aprile 2020, in prima serata su Italia 2. Il film è disponibile anche in streaming su alcune piattaforme. Di seguito il trailer.