Chernobyl: L’acclamata miniserie sul celebre disastro nucleare

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CHERNOBYL è stata una miniserie televisiva di co-produzione britannico-statunitense realizzata nel 2019 e composta da 5 episodi (della durata media di un’ora circa ciascuno). Nei paesi di produzione è stata trasmessa dalla HBO (negli USA) e su Sky Atlantic (in UK), mentre in Italia anche è andata in onda su Sky Atlantic.

Pillole di serie

Creata, scritta e diretta da Craig Mazin e da Johan Renck, si tratta di un dramma storico, una serie/documentario che ha raccontato con minuziosa scrupolosità di dettagli la tristemente vera storia del disastro di Chernobyl ad oltre 30 anni dall’accaduto, raccontando in modo romanzato (ma in modo più reale possibile) le vicende degli uomini e delle donne (realmente esistiti) che si sono sacrificati per salvare l’Europa dal terribile disastro nucleare. La storia raccontata nella miniserie è basata in buona parte sui resoconti degli abitanti di Pripyat (la città maggiormente colpita dalla catastrofe, poiché la più vicina alla centrale) raccolti dalla scrittrice Premio Nobel per la letteratura Svetlana Alexievich nel suo libro Preghiera per Černobyl’. A seguito della messa in onda della miniserie, tra maggio e giugno 2019, le prenotazioni per visite turistiche a Pripyat e nell’area della Centrale nucleare di Chernobyl sono aumentate del 40%.

Di cosa parla

La miniserie racconta passo passo il più grave incidente nucleare mai verificatosi in una centrale nucleare, dal momento subito prima che si verificò, allo straziante durante, fino al drammatico post-evento che culminò col processo. Sono trattati gli effetti e la portata devastante che l’incidente nucleare di Chernobyl (il quale si verificò nell’Ucraina sovietica il 26 aprile 1986) ebbe nei pressi dell’impianto stesso e nell’Europa intera, rivelando come e perché è accaduto, e raccontando le vicende degli eroi che hanno combattuto a costo della loro vita.

Accoglienza, recensione e (futuri?) riconoscimenti

Subito dopo la trasmissione Chernobyl è diventato lo show con il voto più alto della storia secondo il sito Internet Movie Database: 9,6, sopra alla serie documentaristica Planet Earth II e sopratutto a serie televisive già affermate e diventate iconiche quali Breaking Bad e Il Trono di Spade, ferme rispettivamente a 9,5 e 9,4. Chernobyl ha giustamente ricevuto il plauso generale della critica; secondo gli specializzati Rotten Tomatoes e Metacritic ha ottenuto il giudizio di “acclamazione universale”. La miniserie è stata (stranamente) generalmente molto ben accolta anche in Russia pure se, come ovvio che sia e ci si aspettava che fosse, è stata in parte criticata da alcuni media filo-governativi, i quali hanno puntato il dito contro gli USA, rea di aver appesantito troppo il tutto, sminuendo tra l’altro (a loro dire) gli atti eroici dei liquidatori sovietici. La serie è stata eccezionalmente ben fatta, le (cupe) atmosfere ottimamente ricreate, la storia descritta con accuratezza in ogni minimo dettaglio, e la recitazione, avvincente ed intensa da strappare applausi; in più lodevole è anche il lavoro fatto col make-up sugli attori, che ha reso strabiliante la somiglianza coi personaggi realmente coinvolti all’epoca nella vicenda. In Italia il primo episodio ha ottenuto un ascolto complessivo di 550.000 spettatori, risultando il miglior debutto per una serie Sky.

Essendo fresca la serie non ha potuto naturalmente ancora vincere alcun premio, però in vista della 71esima edizione dei Premi Emmy, che si terrà lunedì 23 settembre 2019, è già stata candidata a: miglior miniserie, miglior attore protagonista in una miniserie o film per la televisione a Jared Harris, miglior attrice non protagonista in una miniserie o film per la televisione a Emily Watson, miglior attore non protagonista in una miniserie o film per la televisione a Stellan Skarsgård, miglior regista di una miniserie o un film per la televisione a Johan Renck e miglior sceneggiatura di una miniserie o film per la televisione a Craig Mazin. Non sappiamo come andrà la premiazione, ma è supponibile che, tra Emmy ed altri prestigiosi premi, durante la stagione Chernobyl farà incetta di (meritatissimi) riconoscimenti.

Il cast

Il cast è meritevole tutto di una straordinaria interpretazione, in particolare i due protagonisti assoluti: Jared Harris (Valerij Alekseevič Legasov) e Stellan Skarsgård (Boris Shcherbina), due attori di primo livello che non hanno bisogno di presentazioni. Tra gli altri attori principali figurano: Emily Watson (Ulana Khomyuk), Paul Ritter (Anatoly Dyatlov), Jessie Buckley (Lyudmilla Ignatenko), Adam Nagaitis (Vasily Ignatenko), Con O’Neill (Viktor Bryukhanov), Adrian Rawlins (Nikolai Fomin), Sam Troughton (Aleksandr Akimov), Robert Emms (Leonid Toptunov), David Dencik (Michail Gorbačëv), Mark Lewis Jones (Vladimir Pikalov), Alan Williams (Aleksandr Charkov), Alex Ferns (Andrei Glukhov), Ralph Ineson (Nikolai Tarakanov), Barry Keoghan (Pavel Gremov), Fares Fares (Bacho) e Michael McElhatton (Andrei Stepashin).

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