Il caso Vannini è sicuramente uno di quelli che più di tutti hanno lasciato sgomenta l’opinione pubblica. Ragazzo di soli 20 anni che stava passando una giornata a casa della propria fidanzata, Marco Vannini fu freddato con un colpo di pistola in presenza dell’intera famiglia della sua fidanzata Martina Ciontoli: il padre Antonio Ciontoli, reo confesso, la madre Maria Pezzillo, il fratello Federico Ciontoli con la fidanzata Viola Giorgini. Carlo Vannini era descritto dalla sua famiglia come il figlio perfetto: bagnino ogni estate, volontario con bambini e disabili, desideroso di entrare a far parte delle forze dell’ordine.
Per ironia della sorte, proprio un’arma da fuoco che Marco era interessato a visionare per via dei suoi propositi lavorativi ne ha portato alla morte. Questa, però, non fu la prima versione dei fatti: nella prima telefonata al 118, i Ciontoli dichiararono che Marco era caduto e si era bucato con un pettine. Peccato che la realtà fosse ben diversa, ma soprattutto che questa chiamata sia arrivata molto tempo dopo rispetto il misfatto iniziale: se così non fosse stato, Marco Vannini sarebbe molto probabilmente ancora in vita. Un caso di cui, chiaramente, si è parlato molto e che tornerà questa sera in televisione sul Nove per un programma intitolato proprio “Caso Vannini”.
Caso Vannini: come si svolgerà la trasmissione
Il programma del Nove cercherà, dunque, di costruire l’intera dinamica: ci parlerà di chi era Marco Vannini attraverso una narrazione oggettiva della sua vita e le testimonianze di chi lo conosceva; ci parlerà della sua relazione con Martina, una coppia apparentemente felice ma che negli ultimi tempi litigava molto; ci parlerà di cosa è accaduto precisamente in quella giornata, delle versioni false che sono state fornite da ambo le parti prima che Antonio Ciontoli confessasse; ci parlerà, infine, del punto di vista attuale dei genitori di Marco, i quali hanno più volte ribadito di non aver alcuna intenzione di perdonare i Ciontoli – una famiglia interamente condannata, per reati differenti.
L’appuntamento è dunque questa sera sul Nove con un programma d’informazione conciso che getterà un fascio di luce su uno dei casi di cronaca più agghiaccianti degli ultimi anni: una morte che poteva essere evitata più di tante altre, un ragazzo che ha sofferto un’agonia atroce e prolungata prima di morire a soli 20 anni.
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