E’ uscito nelle scorse settimane e disponibile in tutti gli store digitali e piattaforme streaming “Niente” il nuovo singolo di Alessandro Morini in arte Boreale, per l’occasione dell’uscita del brano lo abbiamo raggiunto e ci ha parlato del suo nuovo progetto discografico che vedrà la luce nei prossimi mesi.
È uscito il tuo nuovo singolo, “Niente” ci spieghi come è nata questa canzone?Questa canzone nasce dall’esigenza di raccontare una storia d’amore vissuta molto intensamente, raccontare quei viaggi che difficilmente si dimenticano, di quando ti ritrovi a cantare la canzone preferita insieme, insomma nasce dall’esigenza di raccontare una serie di momenti e di ricordi che si infilano dentro i cassetti del cuore e lì rimangono.
“Niente” farà parte del tuo album che arriverà nei prossimi mesi, che tipo di sound ci dobbiamo aspettare? Il disco credo uscirà a gennaio 2020, stiamo ancora ultimando le altre canzoni, entreremo in studio credo a novembre, al momento con Andrea Zarrilli stiamo portando avanti le pre-produzioni. Il sound sarà più o meno quello ascoltato nei tre singoli già usciti, stiamo lavorando anche a cose nuove e sperimentando molto, cose completamente nuove per noi avendo avuto un passato abbastanza punk. Ci saranno molte sonorità elettroniche vediamo cosa uscirà fuori.
Tornado al brano “Niente” è stato prodotto da Marta Venturini, come ti sei trovato a lavorare lei? Molto bene, è molto brava a intuire cosa mantenere e cosa eliminare senza girarci troppo intorno, è molto diretta e questo è un bene per me, che a volte vorrei completamente stravolgere tutto e invece lei riesce a fissare le idee migliori e a trovarne altre che completino il tutto.
Per chi ancora non ti conosce, come e quando ti sei avvicinato alla musica? Musicalmente con chi sei cresciuto? Avevo 8 anni e iniziai a suonare il pianoforte, poi mi avvicinai alla musica techno e pop, come Ligabue, Vasco Rossi, Negrita per poi passare ad artisti come i Beatles, Rolling Stones, passando per Battisti, Celentano, Venditti, Dalla, Gaber fino ad arrivare agli Alt-j, Tame impala, Bon Iver, James Blake, Drake, Radiohead, Salmo e tanti altri.
C’è un momento che ritieni fondamentale nella tua carriera? Ce ne sono vari, uno dei tanti è l’incontro con Giorgio Canali, avvenuto quando suonavo ancora con i Mary in June, tra un’imprecazione e un’altra ci fece capire che gli sarebbe piaciuto molto collaborare alla realizzazione del disco successivo, e così fu. Altri momenti fondamentali che porto ancora nel cuore sono stati alcuni live fatti in giro per l’Italia
Perché la scelta di chiamarti Boreale e non semplicemente Alessandro Morini?Boreale è il mio primo progetto da solista, sono stato sempre dietro al nome di una band, come appunto i mary in june, volevo mantenere in qualche modo l’idea di un progetto con dietro altre persone che lo completassero. Le canzoni le scrivo chiaramente io, i testi soprattutto, ma le canzoni le compongo comunque insieme ad Andrea Zarrilli, sviluppiamo alcune idee insieme e poi passiamo tutto a Marta Venturini.
Tornando alla musica per sentirti live bisognerà aspettare l’uscita dell’album? Ci son stati dei piccoli live al momento soltanto a Roma, e forse ce ne saranno degli altri o comunque piccole aperture per adesso, per un live intero dovremmo credo attendere l’uscita del disco.
Per concludere come vedi la discografia italiana in questo momento? Stanno uscendo molte cose, forse anche troppe. Ci sono cose interessanti però, al momento quello che penso abbia da dire davvero qualcosa è Salmo.