Oggi le chiamiamo serie tv. Negli anni Ottanta e Novanta erano sitcom: qui parleremo delle Black sitcom.
Black sitcom: perché sono nate?
Tradizionalmente, i personaggi di colore in film e serie tv erano ruoli stereotipati, ed inseriti soltanto per “dovere”. Il maggiordomo di colore, ad esempio, a servizio di una famiglia bianca; l’operaio che compare solo per poche scene, ad imitare un’inclusione ai fatti ancora inesistente.
Per questo sono nate le sitcom con protagonisti famiglie intere o la maggioranza del cast di colore. Vediamo le trenta più famose.
Black sitcom: quali sono le più amate?
30. Il famoso Jett Jackson (1998-2001)
Trasmessa dall’emittente per ragazzi Disney Channel, racconta la storia della star Jett Jackson, appunto, interpretato da Lee Thompson Young. Primo della sua categoria, ha avuto un buon successo di critica, ma ha terminato il suo corso dopo 65 episodi.
29. La famiglia Proud (2001-2005)
Ancora su Disney Channel, si tratta di una serie animata. I protagonisti sono Penny Proud e i suoi genitori. Nella serie sussistono numerosi elementi della cultura pop nera, e moltissime celebrità ospiti. La sigla era cantata dalle sorelle Beyoncé e Solange Knowles.
28. Raven (2003-2007)
Chi non conosce la simpaticissima Raven? La sua è la serie più longeva, e ha dato vita a due spinoff di minor successo (Cory in the house e Raven’s house) e ancora oggi rimane una delle più amate. Merito della sua protagonista, la talentuosa Raven-Symoné, che aveva debuttato da piccolissima nella Black sitcom I Robinson.
27. Smart Guy (1997-1999)
Da noi è stata tradotta con Un genio in famiglia. Protagonista è T.J. Henderson, giovanissimo genio di soli dieci anni ma già iscritto al liceo, proprio per le sue qualità intellettuali.
26. Kenan e Kel (1996-2000)
Andato in onda su Nickleodeon, parla di un simpatico duo, Kenan e Kel, appunto. Protagonisti di uno dei tanti spinoff di All That, sketch comedy di Nickleodeon, si trovano spesso nei guai, creando situazioni paradossali. Lo show andò avanti per quattro stagioni.
25. The Steve Harvey Show (1996-2002)
Lo Steve Harvey del titolo è un ex leggenda del funk anni Settanta, riciclatosi come insegnante di musica. Lo spettacolo gravita intorno al protagonista e ad alcuni suoi studenti, ed ha avuto un seguito di sei stagioni, per quanto brevi.
24. Sorella, sorella (1994-1999)
La trama è la più classica del mondo: due sorelle gemelle separate alla nascita, e che si incontrano per caso quattordici anni dopo. Questa la storia di Tia Landry e Tamera Campbell, interpretate dalle gemelle Tia e Tamera Mowry. Il fratello delle due attrici, attore a sua volta, è il protagonista di Smart Guy.
23. Otto sotto un tetto (1989-1998)
Oltre ad essere una delle sitcom più amate, è anche una delle più longeve. Chi non conosce, infatti, le avventure della famiglia Winslow, ma soprattutto le incursioni del vicino di casa, Steve Urkel? Agli effetti pratici, infatti, rimane lui il vero protagonista.
22. Cosa sta succedendo!! (1976-1979)
I protagonisti di questa sitcom sono tre ragazzi, adolescenti come tanti che vivono a Los Angeles. Nella serie sono comparse diverse guest star, ed ha avuto uno spinoff, andato in onda dal 1985 al 1988: Cosa sta succedendo ora!!, con lo stesso cast.
21. The Jamie Foxx Show (1996-2001)
Altro spettacolo avente come protagonista appunto Jamie Foxx, che nella serie interpreta un aspirante musicista. Anche se ha avuto poco successo, ha contribuito ad evidenziare il talento di Foxx, dando il via di fatto alla sua carriera.
20. Mr. Cooper (1992-1997)
Ci troviamo qui di fronte ad una sorta di Tre cuori in affitto in versione nera. Il giocatore di basket Mark Cooper vive in un appartamento con due donne, con tutte le conseguenze del caso. Nel 1993 lo show ha vinto un ASCAP Awards.
19. Il mio amico Arnold (1978-1985)
Non servono spiegazioni per questa Black sitcom, forse una delle più famose degli anni Ottanta. Tratta di due fratelli di Harlem, adottati da un ricco uomo d’affari: celebre è il “tormentone” di Arnold, “che cavolo stai dicendo, Willis?” (“Whatchu talkin’ about, Willis?”).
18. Roc (1991-1994)
Questo era uno spettacolo molto particolare. Dopo una prima stagione andata in onda come una normale sitcom (il protagonista, Roc appunto, era un netturbino di Baltimora), dalla seconda in poi si è assistito ad un tentativo coraggioso. Ogni episodio infatti era interpretato dal vivo dai quattro protagonisti, esperti attori di teatro. Una scelta non molto azzeccata, tanto che dalla terza stagione si ritornò alla messa in onda “classica”.
17. The Wayans Brothers (1995-1999)
Chi è un po’ esperto di cinema conosce i fratelli Wayans, attori, comici ma soprattutto registi. Questa sitcom aveva come protagonisti due di loro, Marlon e Shawn, in un prodotto da loro ideato. Due fratelli di New York, proprietari di un’edicola, hanno accompagnato i fan per cinque stagioni, prima di venir cancellati senza troppe spiegazioni.
16. Moesha (1996-2001)
La protagonista di questa sitcom era interpretata dalla cantante Brandy, ed era un’adolescente circondata dal suo piccolo mondo di amici, compagni di scuola, fratello e genitori. I temi erano importanti e spesso difficili: gravidanze precoci, abuso di droghe, sesso prematrimoniale, relazioni inter razziali.
15. 227 (1985-1990)
Ancora una sitcom con protagonista una famiglia, questa volta a Washington. La protagonista era la madre, Mary, casalinga ficcanaso e dalla lingua tagliente. L’attrice che la interpretava, Marla Gibbs, era già comparsa nella sitcom I Jefferson, nel ruolo della cameriera.
14. The Bernie Mac Show (2001-2006)
Bernie Mac, che interpreta sé stesso ed è anche produttore della sitcom, assume l’impegno di curare i figli della sorella quando lei entra in riabilitazione. Qui il talento di Mac esplode, con frequenti rotture della “quarta parete”.
13. Tutti odiano Chris (2005-2009)
La vita del giovane Chris non è semplice. Trasferitosi con la famiglia a Brooklyn, frequenta una scuola dove si trova ad essere l’unico ragazzo nero: incompreso dalla famiglia, bullizzato sia dai fratelli che nel quartiere, prova ogni giorno a sopravvivere. La sitcom è ispirata alla storia del vero Chris Rock, che figura tra gli ideatori.
12. Julia (1968-1971)
Oggi siamo abituati a vedere figure femminili forti, anche in personaggi afroamericani. Negli anni Sessanta era diverso, e questa sitcom fu l’apripista del suo genere. La protagonista, Julia appunto, era una vedova di guerra costretta a crescere da sola il figlio. La serie fu criticata per non avere proposto un modello maschile convincente, ma l’attrice Diahann Carroll vinse un Golden Globe per la sua interpretazione.
11. Fidanzate (2000-2008)
Un gruppo di amiche, con tutti i problemi degli afroamericani nel XXI secolo. Le tematiche affrontate erano le più diverse: sessualità, genitorialità, relazioni interrazziali. Otto stagioni in totale, andate in onda anche su Rai 2.
10. Good Times (1974-1979)
Un’altra famiglia afroamericana, la prima riportata sul piccolo schermo. Gli Evans vivono a Chicago, ed hanno tre figli di età diverse. La serie era nata con il preciso scopo di non caricaturizzare i neri, ma non sempre riusciva a raggiungere lo scopo, principalmente nel personaggio del figlio maggiore. In un ruolo minore, troviamo anche una giovanissima Janet Jackson.
9. Fat Albert and the Cosby kids (1972-1985)
Una serie animata storica, tradotta in italiano semplicemente come Albertone. Il personaggio è stato creato da Bill Cosby, su modello di un suo amico d’infanzia. Ancora adesso rimane uno dei più iconici personaggi di sempre.
8. Living single (1993-1998)
I protagonisti di questa Black sitcom sono un gruppo di sei amici, e tra loro spicca la presenza di Queen Latifah. Il suo personaggio è redattrice di una rivista femminile, e tutta la storia ruota intorno ai rapporti fra gli amici.
7. The Boondocks (2005-oggi)
Tutto è nato da un fumetto, pubblicato nel 1996. Nove anni dopo è diventata una serie animata, ed ha come protagonisti due fratelli di dieci ed otto anni, insieme al nonno che è loro tutore. I tratti preponderanti sono la satira e la critica sociale, in definitiva il segreto del suo successo.
6. I Jefferson (1975-1985)
Un’altra serie che non ha bisogno di presentazioni. Con le sue undici stagioni è una delle più longeve della televisione americana, facendo entrare di diritto la famiglia Jefferson nell’immaginario collettivo.
5. Sanford and Son (1972-1977)
Remake della sitcom inglese Steptoe and Son, ha come protagonisti due rigattieri, padre e figlio. Dopo la fine della sesta stagione è stato creato un seguito, seguito da uno spinoff, ma nessuno dei due ha ottenuto lo stesso successo.
4. Martin (1992-1997)
Il protagonista in questo caso è interpretato da Martin Lawrence. Martin Payne è un deejay con un’attiva e frenetica vita sociale ed una spiccata verve. Non solo: Lawrence non esita a vestire i panni di diversi personaggi, compresa una drag queen.
3. Un mondo diverso (1987-1993)
Come tante altre, anche questa sitcom era nata come spinoff. In questo caso, di The Cosby Show: l’idea iniziale era di seguire la figlia, Denise, interpretata da Lisa Bonet, nella sua avventura al college. Così è stato per la prima stagione: poi la Bonet, sposata con Lenny Kravitz, è rimasta incinta, ed è stata quindi sostituita da due dei personaggi secondari. Nel cast appare anche una giovane Marisa Tomei, studentessa bianca tra ragazzi prevalentemente neri.
2. Willy, il principe di Bel Air (1990-1996)
E’ di questi giorni la notizia della reunion del cast di Il principe di Bel Air. Ogni altra spiegazione sarebbe superflua: il giovane Willy, cresciuto senza padre, si mette nei guai e viene spedito dai ricchi zii, la famiglia Banks. Questa iconica sitcom fu di fatto il trampolino di lancio di Will Smith, una carriera sfolgorante che dura ancora oggi.
1. The Cosby Show – I Robinson (1984-1992)
E all’apice di questa classifica di Black sitcom non potevano che esserci loro, i Robinson. Tutti abbiamo seguito le vicende di Cliff e Claire e dei loro figli Sandra, Denise, Theo, Vanessa e Rudy. Come già detto, nel cast era presente una piccola Raven-Symoné, e numerose sono state le guest star. Nell’originale il cognome della famiglia era Huxtable, ma venne cambiato in Robinson perché considerato foneticamente più adatto per il mercato italiano.
Adesso che abbiamo terminato questo viaggio nelle situation comedy nere, quali di queste ricordavate? Quali erano le vostre preferite?
Fresh Prince: il trailer di Will Smith lo riporta a Bel Air