Birds of Prey – Recensione

Recensione della pellicola con protagonista l'eroina del crimine di casa DC

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birds of prey

Il vero interrogativo fino all’uscita nelle sale di Birds of Prey :la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn’ si basava sulla possibilità che la Warner fosse capace  o meno di risollevare un personaggio del genere. Personaggio che con il precedente ‘Suicide Squad’ era entrato nell’immaginario pop collettivo. Suicide Squad ci aveva presentato una Harley Quinn dipendente e manovrata dalla persona che amava , dal ‘principe del crimine’(Joker). Nel  nuovissimo film di Cathy Yan, viene presentata l’altra faccia della medaglia. In maniera alternativa e, forse, fin troppo caotica si va ad esplorare la vita della protagonista. Dopo la fine della sua relazione con Joker, Harley si ritrova in balia degli eventi, esposta ed in pericolo.

Un’ esplosione di follia e colori

La regia di Cathy Yan, ci porta in una Gotham non cupa e pericolosa, come siamo abituati a vederla. La città è una vera e propria esplosione di colori. Ciò rende gli spettatori vittima  di un effetto lunapark  fatto di colori sgargianti, effetti speciali esplosivi e azioni frenetiche. Uno dei veri punti forza di Birds of Prey è il rapporto diretto che si instaura tra lo spettatore e la protagonista. Lo sfondamento della quarta parete, ormai diventato un classico del genere(Deadpool) è la chiave di volta dell’intera pellicola. La narrazione, che si dispiega in maniera anticronologica e confusionaria, ci da modo in entrare nella mente folle e irriverente di Harley.

Locandina film Birds of Prey

Birds of Prey è un calderone contenente tutti  i clichè e le caratteristiche del genere, portate allo stremo, con effetti speciali quasi inverosimili e paradossali. La volontà di Harley di essere indipendente, ’mettersi in proprio’ come ripete più volte nel film, è il vero punto focale della storia .

Un film che sa di girl power

E’ il desiderio di emancipazione a legare le storie di 4 donne: Dinah Lance,Cassandra Cain,Helena Bertinelli e Renee Montoya. Storie diverse tra loro,che nel corso della pellicola si rincorrono, ma che alla fine si intrecciano formando un unico filone narrativo. Sono accumunate dallo stesso obiettivo: salvare la giovane ladruncola Cassandra e sconfiggere Roman Sionis,vero villain della vicenda. É lui il minimo comune denominatore tra queste donne,il punto di incontro.

Maschera nera minaccia Harley Quinn

Ewan McGregor e Chris Messina sono chiamati a portare su schermo due dei villain più amati  del mondo DC: Maschera Nera (Roman Sionis) e Victor Zasaz. I due riescono a portare un lato inedito dei due personaggi. L’affetto morborso che Zasaz (Chris Messina)  prova nei confronti di Sionis, diventa uno degli elementi più interessanti dell’intero film. La sua ossessività, la sua follia riescono a compensare un villan con scarso background narrativo. Ewan McGregor, invece ci mostra buon cattivo, folle, assetato di potere, ma a cui mancano delle vere motivazioni che lo rendano un pericolo per Gotham.

Birds of Prey: un prodotto senza pretese

É nell’ ultima mezz’ora del film che la sceneggiatura mostra i  suoi limiti. Il  finale risulta  frettoloso e il  cattivo si rivela poco motivato e facilmente dimenticabile. Margot Robbie e l’intero cast femminile riescono a portare avanti un film che è violenza,follia e girl power. E’ capace di intrattenere ma non di trasmettere qualcosa, come sono stati capaci di fare molti cinecomic nell’ultimo anno. Un ottimo prodotto di intrattenimento, che ti permette di passare un paio d’ore di svago e divertimento. Senza particolari pretese, una storia semplice e che intrattiene. E forse, in un periodo come questo serviva una pellicola così,senza particolari obiettivi,ma con la voglia di divertire il pubblico.

Il film con protagonista l’ inarrestabile Harley Quinn è disponibile sulle principali piattaforme streaming.

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