“Bella Ciao”: un’inno alla Resistenza nella serie “La Casa di Carta”

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Bella Ciao” è uno dei canti popolari italiani più famosi nel mondo. Un inno alla Resistenza divenuto colonna sonora dei partigiani che oggi ha ricevuto un nuovo slancio grazie alla serie NetflixLa Casa di Carta“. Prima il Professore poi lo stratega Berlino e infine tutta la banda di rapinatori della Zecca di Madrid intonano “Bella Ciao” nella popolare serie TV. Ma cosa significa veramente questa canzone nella cultura popolare italiana? E perché è stata scelta come colonna sonora di questa saga spagnola? Ce lo racconta Javier Gomez Santander in un’intervista esclusiva su Repubblica.

“Bella Ciao”: l’inno dei partigiani?

La famosa canzone del Partigiano oggi è uno degli inni popolari italiani più famosi nel mondo. “Questa mattina mi sono alzato/ o Bella Ciao Bella Ciao Bella Ciao Ciao/ questa mattina/ mi sono alzato/ e ho trovato l’invasor”. Colonna sonora della “Casa de papel”, reincisa da Tom Waits, remixata da DJ Steve Aoki, intonata dai migranti sbarcati dall’Open Arms, rilanciata  nelle piazze organizzate dalla Sardine nei loro flash mob contro contro Salvini, hit dell’estate in Germania e in Francia, la canzone più associata alla Resistenza italiana vive da tempo una nuova giovinezza.  Un canto rivoluzionario degli anni ’40 divenuto la hit dell’estate 2018, ma come è nata questa canzone? 

Secondo molti storici l’associazione “Bella Ciao” con la resistenza partigiana sarebbe un falso storico.Contrariamente a quello che si pensa la canzone è più cantata oggi che non al tempo dei partigiani. Eric Hobsbawm riferendosi al fenomeno lo definì “invenzione di una tradizione” e la dimostrazione di ciò si ha semplicemente leggendo “Storia della Resistenza Italiana” di Roberto Battaglia. Questa canzone non è attribuibile né ad un periodo storico preciso né tanto meno è legata ad un contesto socio culturale specifico. L’ipotesi più accreditata è che “Bella Ciao” sia una un insieme di molti sonetti popolari italiani e che l’attuale testo sia figlio di innumerevoli rivisitazioni. Una serie di usanze e canti popolari mai scritti e tramandati oralmente avrebbe generato quello che attualmente è considerato il più grande inno partigiano di sempre.

La Casa di Carta 4 – due facce della stessa serie

“Bella ciao” risuona su Netflix: è l’inno alla Resistenza della serie cult “La casa di carta”

In un’intervista lo sceneggiatore Javier Gomez Santander racconta come la canzone “Bella Ciao” sia divenuta la colonna sonora della serie cult “La Casa di Carta”.

“Mi ricordo la prima volta in cui ho cantato Bella Ciao. È stato all’Università, con Gianluca, uno studente italiano in Erasmus. Gianluca aveva una chitarra e a volte cantavamo tutti insieme. Cantare Bella Ciao era il punto più alto di tutte le feste. Da allora, la uso per darmi coraggio”.

“Mi piace ciò che significa questa canzone, la lotta che porta con sé. Un giorno mi sono svegliato con il pensiero fisso della serie che mi tormentava e ho deciso di metterla su” ha raccontato Javier Gomez nell’intervista  – “ È stato un flash. Ho capito che Bella Ciao e La Casa di Carta condividevano l’anima. Ho gridato: siamo partigiani”.

 Santander ha inoltre precisato che la serie fin da subito ha preso un connotato sociale e politico molto evidente. Lo sceneggiatore inoltre, si è dichiarato sorpreso nel vedere le maschere di Dalì e “Bella Ciao” i emblemi della serie fare il giro del mondo in poche ore. “Credo che le maschere siano diventate un simbolo per le proteste del lato corretto del pianeta: le lotte ecologiste, femministe, quelle per i diritti o i miglioramenti sociali… dal Libano, al Cile, tutta l’America Latina fino al Mediterraneo, il Maghreb o l’Europa. A me sembra meraviglioso e ne sono molto orgoglioso”. 

In attesa che esca il quinti capitolo della “Casa di Carta” ricordiamo che la serie è visibile in versione completa su Netflix.

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Bella ciao cantata dalla banda di Dalì

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