Il gruppo più amato di XF2020 non ce l’ha fatta: con l’eliminazione dei Melancholia il programma perde un talento puro e sicuro. Riscopriamo insieme la breve ma amata carriera del terzetto di Léon e Alone.
XF2020: e adesso, senza i Melancholia?
C’è aria di bufera su XF2020: “I MELANCHOLIA SONO STATI ELIMINATI PERCHÉ SIAMO NEL 2020 E NON POTEVA CHE ANDARE STORTA PURE QUESTA”. “grandissimo sbaglio eliminare i melancholia, grandissimo”. “L’eliminazione più ingiusta di sempre, i Melancholia erano e restano i vincitori di questa edizione”. Twitter si scatena contro l’eliminazione della band di Benedetta Alessi, che perde il posto a X-Factor contro N.A.I.P. e la sua versione di Celentano. Una sconfitta che lascia senza parole, poiché il gruppo alternativo era uno dei favoriti per la vittoria, e lo era stato sin dal debutto con l’acclamata Léon.
La storia di Léon
Alle audizioni di XF2020, la canzone che i Melancholia presentano è ispirata a un film d’autore. Léon (in inglese Léon The Professional) è diretto da Luc Besson (regista tra gli altri di Il Quinto Elemento, Lucy, Valerian e la Città dei Mille Pianeti e la trilogia di Arthur e il Popolo dei Minimei). Il film racconta del rapporto tra un assassino mercenario e una ragazzina orfana e indipendente. Segna il debutto sullo schermo di una quattordicenne Nathalie Portman nei panni della giovane Mathilda: un’esperienza purtroppo molto dolorosa per lei, come ha raccontato di recente.
XF2020: Meconi e i Melancholia
“Molte discussioni vertevano sul mio seno acerbo e gli uomini si arrogavano il diritto di discutere e mercificare il mio corpo. Mi faceva tutto sentire estremamente a disagio”, ha dichiarato alla Women’s March tenutasi nel 2018. C’era persino un turpe conteggio alla rovescia per l’arrivo dell’attrice alla maggiore età: un’abitudine riprovevole che si è ripetuta anche in futuro per altre celebrità femminili come le gemelle Olsen e Billie Eilish.
Nella loro lettura di XF2020, i Melancholia omaggiano il personaggio in Léon entrando nella testa proprio di Mathilda. “Perché non mi vuoi, Léon”, grida Benedetta nel chorus. Notevole è anche la citazione al “far crescere le piante” di Léon, che riprende un elemento chiave del film. L’assassino, infatti, pur vivendo una vita molto appartata e priva di affetti, ha una passione particolare per una pianta in vaso e la cura ogni giorno come se potesse rispondergli.
Mai più da sola
Nonostante l’aria solenne, fuori dal palco di XF2020 i Melancholia si presentano come un gruppo molto moderno, mantenendo un atteggiamento semplice e alla mano. Benedetta, Fabio e Filippo si sono esibiti con Alone nonostante l’eliminazione, come una sorta di addio. Ma non è sola, non è più sola. Assieme ad altri due eliminati, Vergo e CMQMartina, su Twitter, si fanno chiamare i “paladini dell’afrocialisse”, in riferimento al lroo essere tutti e tre appartenenti alla comunità LGBTQ. Il loro rapporto d’amicizia si estende anche al di fuori del palcoscenico, spesso testimoniato da selfie e commenti divertenti, e che sicuramente rimarrà vero anche terminato X-Factor.
“Siete la mia più grande sconfitta”, dice mesto Manuel Agnelli rimasto con un solo concorrente. Benedetta e la sua voce mancherà un po’ a tutti, in una semifinale che non promette poi così tanto. E vederla piangere sul palco di XF2020, ove i Melancholia incantano tutti per l’ultima volta, fa male anche a noi.