Il gruppo Profugy non si ferma, è appena uscito il suo nuovo lavoro dal titolo “Razionaleillogico”. Il brano è stato pubblicato dall’etichetta Hive Records che nasce dall’esperienza della società Hive Music Italy. Un inno ai valori e alle emozioni della vita, è questo l’intento della band che dichiara: “Siamo ormai caratterizzati da una serie di abitudini e modi di fare che ci stanno allontanando con forza dal nostro essere umani “.
Profugy: cosa sappiamo del gruppo?
Il gruppo nasce nell’estate 2010, per gioco e per la necessità di raccontarsi anche nelle più nascoste fantasie. Attraverso i loro testi i componenti cominciano a riscoprire l’indifferenza delle persone e della società, la corruzione della morale comune. I Profugy spaziano tra problematiche e stati d’animo. La band è composta da Massimiliano Lauritano, voce e chitarra e Francesco Petrone alle chitarre, già autori di tre lavori discografici. Il nome profugy deriva dal fatto di sentirsi un profugo costretto per troppo tempo a stare in silenzio in una società chiusa. La voce del cantante risuona su genere pop-folk con rimandi ai ritmi country. Lo spirito intraprendente permette alla band nel 2015, di dare una forma concreta alle idee. Così il gruppo comincia ad esibirsi con numerosi live in Italia, nelle trasmissioni radiofoniche e televisive, i festival, il Meeting del Mare e l’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Razionaleillogico
Dopo “La nostra comunità” nel 2015, “Stato Confusionale” nel 2018 e “Casalingo EP” nel 2020, nato d’istinto durante il primo lockdown italiano, esce il nuovo singolo “Razionaleillogico”. Il video “Oggi va di moda” anticipa il loro quarto lavoro discografico, un brano che evidenzia stereotipi e una realtà scomoda fatta di apatia e rassegnazione. Illusioni di benessere e falsi miti ci conducono in un’inerzia esistenziale dove il superficiale prende il sopravvento e il senso, e il bello, della vita è sprecato da sogni telecomandati.
Il pensiero della band
Tutti i testi raccontano di politica e di malcostume. Ironicamente puntano il dito contro la superficialità che si ritrova anche nell’autocritica all’utilizzo spasmodico ed inappropriato dei social. Attraverso la musica, la band vuole esprimere un concetto: compiacere, influenzare con la solo ricerca di un’utopica bellezza estetica priva di alcun contenuto. il prossimo con la sola ricerca di un’utopica bellezza estetica priva di alcun contenuto.
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