Paul Matters: addio al bassista degli AC/DC

Paul Matters, bassista della famosa rock band ci ha lasciati stanotte

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La morte è l’epilogo comune di qualsiasi essere umano. Chiunque, dal ricco al povero, dal sano al malato, arriverà alla fine della propria esistenza. La peculiarità di tale certezza, è che nel momento in cui respiriamo quotidianamente, abbiamo una duplice idea della morte. Non ci piace pensare alla nostra fine, di solito, né tantomeno a quella dei nostri cari. Eppure, quando qualcuno a cui non siamo legati affettivamente viene a mancare, la nostra curiosità, spesso prende il sopravvento su tutto. Anche sul dispiacere e sul senso della vita. Desideriamo sapere come, dove e quando sia successo. Come se quei dettagli potessero in qualche modo soddisfare la nostra sete di notizie. Chi si ricorda Paul Matters? Ieri purtroppo è stata la sua volta. Paul Matters, ex bassista degli AC/DC, ci ha lasciati.

E’ morto Paul Matters: la comunicazione ufficiale

E’ morto Paul Matters. A confermare l’avvenimento del decesso, il biografo Jesse Fink, attraverso i social. L’uomo, si è occupato a lungo di seguire la band australiana nei suoi successi. Tra le altre cose, è l’autore di “Bon: The Lost Highway“, una biografia interamente dedicata a Bon Scott, lo storico frontman degli AC/DC. In questo volume, l’autore non si risparmia di descrivere Paul Matters. Racconta di Paul Matters lui come “il bel ragazzo”. Veniva definito così dagli amici più cari. Ciò nonostante, il bel viso e il grande talento non lo esentarono da essere cacciato dalla band durante un tour australiano. Dopo quest’esperienza, Paul Matters abbandonò forzatamente il gruppo, nonché l’intero mondo della musica. Anche se Paul Matters è morto, un tributo alla sua figura è di dovere, per quanto egli ha apportato al mondo della musica.


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Una canzone “d’augurio”

Adesso che è morto Paul Matters, questo famosissimo pezzo risuona nella mente di molti fans.

“Living easy, living free
Season ticket on a one-way ride
Asking nothing, leave me be
Taking everything in my stride
Don’t need reason, don’t need rhyme
Ain’t nothing I would rather do
Going down, party time
My friends are gonna be there too, yeah”

“Vivo tranquillamente, amo liberamente
Abbonato per una corsa di sola andata
Non chiedo nulla, lasciami stare
Prendo tutto in un colpo solo
Non ho bisogno di aver ragione o rima
Non c’è nient’altro che vorrei fare
Sto andando giù, è ora della festa
Ci saranno anche i miei amici”

Paul Matters non è più tra noi, eppure le canzoni composte da lui e la sua band resteranno in vita per sempre. Riportato qui sopra, è scritto l’inizio della famosissima “Highway to Hell”, “Autostrada verso l’inferno“. L’incipit del brano parla di una persona piena di vita, desiderosa di fare pazzie, di festeggiare. Contornata dai suoi amici, costantemente col vento in poppa. Questo straordinario bassista ci ha lasciati, e di certo non possiamo augurargli nulla, se non di riposare in pace e continuare a vivere nella nostra memoria. Tuttavia, sarebbe bello ricordare questo musicista proprio così così: come il bel ragazzo che ama la vita. Come lo straordinario bassista che ha fatto sognare intere generazioni a ritmo di musica. In questo modo, la memoria di Paul Matters continuerà a vivere nonostante il limite della morte.

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