Miss Marx: coraggio, lodi e critiche

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2016

Una storia non è segnata solo da un inizio e da una fine. Essa comprende un viaggio e infiniti dettagli. Dettagli talvolta scomodi, difficili da accettare. Spesso, nei libri o nei film, i personaggi vengono rappresentati da tratti e ruoli ben definiti e a volte addirittura costanti nel tempo. Ci sono i buoni e i cattivi. I primi, sono di solito gli eroi dell’avventura, i secondi gli antagonisti. Tutti tifiamo affinché il bene prevalga sul male.
Eppure, i dettagli, le sfumature, sono importanti. Ogni essere umano è composto da tantissime caratteristiche. Non esistono persone solo buone o solo cattive.
Fortunatamente, ci sono pellicole che ci ricordano ancora questa preziosa realtà. Una di queste è Miss Marx di Susanna Nicchiarelli.

Chi è Miss Marx?

Miss Marx, ossia Eleanor Marx, è la figlia minore del filoso Karl Marx. La donna è appassionata di cultura, storia, letteratura, e sfrutta questo suo amore per le sue battaglie. Ella è infatti impegnata nella lotta allo sfruttamento della classe operaia, del lavoro minorile e dell’emancipazione femminile. La ragazza è pienamente convinta del valore della cultura, e trova che la conoscenza sia la chiave del mondo. Solo attraverso il sapere è possibile fare esperienza col circostante, riconoscere il bene dal male e dunque lottare.

La dipendenza affettiva

La figura di Miss Marx, è coinvolta nelle vite di due personaggi principali. Il primo è il padre, Karl Marx. Il secondo invece, è Edward Aveling, il suo compagno di vita. La donna, è fortemente legata a entrambi gli uomini, seppur in maniera differente.
Come ogni figlia, Miss Marx ripone parecchia fiducia nella figura paterna. Nel padre, ella non vede solamente l’uomo che l’ha cresciuta, ma anche un professionista che dirige la lotta socialista e comunista.

La donna eredita gli ideali politici dal padre. Eppure, nel corso del tempo, la sua mentalità subisce un’evoluzione. Miss Marx si accorge che la propaganda dell’uomo chele ha donato la vita, ha in realtà dei lati oscuri e ingiusti. Nel momento in cui ella si rende conto di quanto gli operai siano sfruttati, e della tragedia dello sfruttamento minorile che non tende a cessare, si ritrova a fare i conti con se stessa e la sua fiducia incondizionata.

miss Marx

Capire che anche chi si ama profondamente come un genitore, commette degli errori, non è mai una realtà semplice da accettare. Specialmente se questi sbagli ricadono pesantemente sulle vite di altre persone, andando in netto contrasto con i propri ideali.

La figura del compagno Edward, pone Miss Marx in una posizione altrettanto scomoda. Ella si ritrova ad amare una persona diversa da quella pensava. Edward sconvolge la vita della ragazza, instillando nella mente di questa molti dubbi su cosa sia effettivamente l’amore, e se sia possibile provare un sentimento così nobile per una persona che in fondo la fa soffrire.

La critica femminista

La pellicola “Miss Marx”, ha concorso per il Leone d’Oro a Venezia 77, ossia la settantasettesima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, tenutasi dal 2 al 12 settembre di quest’anno. Il film ha scatenato sia una serie di ammirazioni che di critiche dal movimento femminista.

I commenti positivi, arrivano da chi ritrova nella figura di Miss Marx un’eroina femminista, pronta a battersi per i diritti delle donne, ad affermare l’importanza della cultura e della parità di genere.

Dall’altra parte, troviamo invece numerose critiche. Queste, sono dovute al discorso riportato nel paragrafo precedente, riguardante la dipendenza affettiva. Infatti, Miss Marx è estremamente rivoluzionaria per l’epoca nella quale vive. Tuttavia, le riesce difficile staccarsi, almeno emotivamente, dalla figura del padre e del marito. Come detto precedentemente, è difficile e doloroso intravedere i lati oscuri dove riponiamo il nostro amore.

miss Marx primo piano

Miss Marx parla delle donne

La realtà dei fatti, è che questo non è un problema che affligge solo Miss Marx. Si tratta piuttosto di una problematica attuale, alla quale vanno incontro molte donne.
Ci sono volute ben cinque ondate di femminismo, per riconoscere alla figura femminile pari diritti e dignità rispetto a quella maschile. E la lotta è ancora aperta, soprattutto in determinati paesi del mondo. E sebbene siano stati fatti molti passi da gigante, certi nodi sembrano particolarmente ardui da districare.

Uno di questi, è la visione della donna associata a quella dell’uomo. Ancora oggi, molte persone fanno fatica ad accettare il fatto che esistano signore non attratte dalla figura maschile, o che non vogliono passare la vita accanto a un uomo. Questa convinzione dura a morire, non fa altro che alimentare il fenomeno della dipendenza femminile.

miss Marx 3

Miss Marx, è legata sentimentalmente a Edward. Ciò nonostante, ella trova in lui caos, disordine, ingiustizia. Sono molte le donne che si rispecchiano in questa situazione. Sovente, si tratta di signore che magari subiscono violenza dal proprio compagno, e che, ancora in troppi casi, rimangono uccise da quel legame. Di fatti, se allontanarsi fisicamente da chi ci fa del male è complicato, lo è ancora di più farlo mentalmente.

E’ per questo che è di fondamentale importanza chiedere aiuto. Dobbiamo inoltre tenere a mente che femminismo non significa sopraffazione femminile rispetto al genere maschile. Anzi, il femminismo include anche gli uomini, parla anche di loro e a loro.
Dunque, la figura di Miss Marx è giudicabile nel suo complesso, ammettendo la sua tenacia e le sue debolezze. Di certo però, la sua dipendenza affettiva la rende semplicemente umana, non anti femminista.

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