Oriente a ruota libera: Devilman Crybaby la critica ai giorni nostri

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Devilman Crybaby, Oriente a ruota libera

Devilman Crybaby a Oriente a ruota libera

Nell’articolo di oggi, della rubrica Oriente a ruota libera parliamo “dell’ultimo” Devilman: Crybaby. Quello che vogliamo analizzare in questo articolo è l’attualità di un anime come Devilman. Infatti nonostante l’uscita dell’opera sia datata 1972 e abbia avuto numerose serie, OAV e crossover, sembra sempre essere moderna ed al passo con i tempi. Devilman Crybaby può essere infatti interpretato come una critica ai giorni nostri.

Devilman e Devilman Crybaby, Oriente a ruota libera
Devilman e Devilman Crybaby

Crybaby è fedele o no?

Prima di incominciare però c’è bisogno di farsi una domanda: «Devilman Crybaby è fedele al manga originale, o no?». Iniziamo subito con la mia risposta, per me è una fedele trasposizione, vi spiego subito il motivo.

Nel caso in cui voi non conosciate la trama dell’opera di Go Nagai, vi consiglio di passare ANIMEEMANGA.IT. Qui potrete leggere la storia, la scheda tecnica, il trailer e tanto altro su Devilman Crybaby e tante altre opere orientali!

Un progetto ambizioso

Crybaby è l’anime realizzato Go Nagai per celebrare i 50 anni dalla creazione di Devilman. Devilman Crybaby ha chiaramente preso ispirazione dall’opera originale, tanto da potersi definire un remake, in chiave moderna. Infatti le differenze fra i due sono davvero poche, oltre che il contesto storico.

Devilman Crybaby titolo, Oriente a ruota libera
Il titolo di Devilman Crybaby

Questo lavoro rispetta chiaramente l’intento dei creatori, che era quello di ringiovanire l’opera. Devilman è stato un manga e anime, molto amato dal pubblico nipponico tanto da piazzarsi al 76° posto fra le 100 opere più amate di sempre. Un risultato incredibile dato la vastità delle opere orientali e l’età che “L’uomo diavolo” (così chiamato in Italia) si porta dietro.

Pagina manga Devilman
Coprtina manga Devilman

Il progetto quindi non era dei più semplici, perché il rischio di snaturare il fabbricato era molto alto. Nonostante ciò il gruppo supervisionato da Go Nagai è riuscito nell’intento con ottimi risultati.

Dalla trasposizione alla critica

Devilman Crybaby è riuscito a mantenere la storia originale riuscendo ad adattarla ai giorni di oggi, senza variare quasi nulla. Un altro aspetto importante è la violenza del manga, infatti molti avevano paura che questa sarebbe stata eliminata (almeno la gran parte), per il drastico cambio avvenuta nelle televisioni mondiali.

Devilman Crybaby
Devilman di Devilman Crybaby

Invece il team è riuscito a tenerla e a riprodurla in una chiave diversi, al limite fra il cartoonesco e il disturbante. Questo stile quasi mai sperimentato rima ha piacevolmente sorpreso il pubblico. Infatti l’opera alterna scene disegnate in stile cartoon con altre molto dettagliate e “crude”, senza mai uscire dall’idea di anime.

Oltretutto il gruppo dedito alla creazione dell’opera, ha deciso di puntare molto su determinate metafore e allusioni, dettate dal cambiamento di colore. Possiamo notarlo con le luci stereoscopiche e innaturali dei Sabbath, che da cerimonie religiose, sono diventati festini a base di alcol, droghe e atti indicibili.

Sabbath Devilman Crybaby
Sabbath Devilman Crybaby

Tutto questo fa da contorno a una critica sociale, partorita negli anni 70′ che rivisitata in chiave moderna è attuale e riesce a toccare una grande varietà di temi: dal razzismo, passando per la tecnologia per culminare con la guerra.

Devilman Crybaby contro il razzismo

Il titolo può far sorridere se è questa la domanda che vi state facendo: «Il diavolo fa una critica sociale al razzismo?». Parlando di risate, siete già fan della pagina Instagram, noi.che.amiamo.gli.anime? No? correte subito a seguirlo, se volete rimanere aggiornati sul mondo degli anime e manga, oltre che ridere per i loro meme!

I protagonisti di Devilman Crybaby sono:

  • Akira fudo (Devilman)
  • Ryo Asuka (Satana)

I due personaggi sono uno l’opposto dell’altro. La loro differenza sta alla base, Ryo è Satana, il demone per eccellenza. L’angelo più bello di Dio, cacciato sulla terra. L’altro è Devilman, un ibrido fra uomo e demone, diventato così durante la sua vita, non dalla nascita. Il primo per tutta la serie si rivela freddo e apatico, andando speso in contrasto con Akira (il solo amico), che invece è sensibile e dolce.

Una delle scene che incarna meglio questo divario è quella del gattino. Possiamo infatti vedere Akira che invano cerca di salvare invano un piccolo gatto. Il ragazzo scoppia quindi in lacrime, invece Ryo rimane immobile, senza versare una lacrima.

Ryo e Akira Devilman Crybaby, Oriente a ruota libera
Ryo e Akira

Il cerchio però si completa con l’arrivo di Miki Makimura una ragazza amica di Akira. I tre personaggi rappresentano le due razze ed il loro connubio. Se Ryo rappresenta i demoni, essendo Satana e Miki rappresenta gli umani. Akira essendo un Devilman è il punto di incontro fra le due specie. Fudo infatti è l’unico (inizialmente) che riesce ad essere legato ad entrambi, è il filo conduttore che unisce il mondo degli umani con quello dei demoni.

Miky Devilman Crybaby

Akira Fudo il messia di Devilman Crybaby

Akira quindi, come tanti personaggi storici cerca di fare da mediatore per le due culture. In una faida (come quella attraversata da noi per le discriminazioni razziali), che va avanti da millenni. Perché tutto si racchiude in un circolo vizioso di odio senza fine. Dio ha creato le due razze, agli occhi dei demoni però gli umani sono sempre stati i favoriti. Quindi si sono ribellati e hanno innescato guerre per dimostrare la loro supremazia.

Martin Luther King jr

Akira come un messia, si prende carico più e più volte della sofferenza delle due razze e come vediamo in svariate scene, cerca di proteggerle entrambe dalle discriminazioni. Dei gesti che hanno delle similitudini con le parole di Rosa Parks, Martin Luther King, Mahatma Gandhi. Tre grandissime menti che hanno rivoluzionato la condizione sociale delle persone di colore dal dopoguerra in poi. Personaggi molto stimati qui ad Oriente a ruota libera.

La conclusione

Abbiamo deciso di portare Devilman Crybaby a Oriente a ruota libera proprio in questo periodo per il nesso logico. Infatti le nostre giornate sono state invase da episodi di discriminazione in seguito al COVID-19 e altre causali, come l’episodio avvenuto negli USA.

È incredibile come un’opera ideata negli anni 70′ riesce a fare una critica di uno degli aspetti maggiormente trattati nella società contemporanea. Gli aspetti analizzabili sono molti altri, ma noi ci siamo voluti soffermare solo su questo.

Grazie per esser arrivati in fondo al settimo appuntamento di Oriente a ruota libera. Cosa ne pensate di Devilman Crybaby? Pensate che si davvero una critica al razzismo? Il prossimo episodio di Oriente a ruota libera? Vi lascio con questo indizio: «Conoscete un investigatore, fissato con il suicidio?». Nell’ultimo episodio della rubrica abbiamo trattato di Real e del basket in carrozzina questo è il link, fateci un giro! Se vi piace la fantascienza, ecco un bello speciale sul Sybil Sytem di Psycho-Pass! Ah, ho capito, siete più da storie d’amore? Venite a vedere la recensione di Kaguya-Sama: Love Is War!

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