“Euforia” di Valeria Golino in Tv. Ecco la recensione

Euforia è il secondo lungometraggio diretto da Valeria Golino. Una commedia drammatica che racconta le vicende di due fratelli, Matteo ed Ettore, costretti a fare i conti con un male inaspettato: un tumore al cervello inoperabile.

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Euforia di Valeria Golino
Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea in "Euforia" di Valeria Golino

Euforia di Valeria Golino andrà in onda questa sera, 15 maggio 2020, in prima visione su Rai 3. Film drammatico del 2018, ha ottenuto otto candidature ai David di Donatello del 2019 senza però riuscire a portare a casa alcuna statuetta. Un film che viene proiettato proprio a pochi giorni dagli ultimi David 2020 che hanno premiato la regista come miglior attrice non protagonista per 5 è il numero perfetto.

Nel suo secondo lungometraggio, dopo Miele del 2013, Valeria Golino ha scelto di mettere in scena una storia drammatica, interpretata da Riccardo Scamarcio (Matteo) e Valerio Mastandrea (Ettore), due fratelli riuniti nella malattia di quest’ultimo. Un film che non può non ricordare Domani è un altro giorno, sia per il tema centrato attorno al cancro, sia per la presenza di Mastandrea che, questa volta, si trova dall’altra parte, è lui quello ad essere malato. Ma non solo, la struttura stessa ricorda l’ultimo film di Simone Spada. Il rapporto fraterno tra i due, in questo caso però per davvero, il trasloco non solo materiale ma anche mentale all’interno della vita dell’altro, e il viaggio a metà film al di fuori dell’Italia per un’ultima grande esperienza.

Euforia – non solo dramma

Euforia non è solo una commedia drammatica, è un vero e proprio viaggio nella vita di un ricco uomo amante del benessere e dello svago, che ospita a casa sua il fratello malato offrendogli tutti gli agi di un attico che da su Trinità dei Monti. La musica, inizialmente cupe, all’interno di inquadrature particolari e contorte, che sanno più da cinema d’autore piuttosto che da commedia, si lasciano pian piano travolgere da una vita spericolata e lussuosa dettata dal divertimento e dall’uso di stupefacenti, il male ultimo del fratello in salute, Matteo.

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Alla base del loro rapporto c’è la menzogna

Matteo però non racconta al fratello tutta la verità. Venuto a conoscenza della malattia inoperabile al cervello di Ettore, lo invita a casa sua a Roma. Lo convince poi a prestarsi a una cura nuova, sperimentale, per combattere quella che Ettore crede essere una cisti nascosta. La situazione però si fa sempre più grave. I discorsi già limitati diventato quasi balbettii, in quanto Ettore inizia a far fatica a ricordare e a dire certe parole. La relazione con la moglie è ormai finita, innamoratosi di una giovane donna, Elena (Jasmine Trinca). Il figlio, che dovrebbe essere l’unica gioia, sembra trasformarsi improvvisamente in un ingombro, al punto tale da farlo sembrare, per un istante, dalla parte del torto e non più la vittima per cui provare pena.

I due fratelli sono l’opposto l’uno dell’altro. Matteo, interpretato da un Riccardo Scamarcio ben lontano da Step di Tre metri sopra il cielo, è un ragazzino che vive nel corpo di un adulto. Soggetto a cambiamenti di umore tali da farlo sembrare due persone opposte, è preoccupato a tal punto della salute del fratello da comportarsi con lui come un padre con il figlio. Nonostante sia l’incarnazione di una Roma degradata dai fumi dell’alcool e della droga. Euforia diventa così quasi il modo perfetto per descrivere il personaggio di Scamarcio.

Ettore invece è un fantasma che gira per casa. Costretto a vivere tra l’attico e l’ospedale, conserva dentro un risentimento nei confronti del fratello, che verrà attutito solo con il passare del tempo. Dopo un viaggio a Medugorje, non senza imprevisti, alcune ricadute che lo costringono al letto d’ospedale, infinite feste a nascondere il dolore e il ritorno dell’amante e amata Elena.

Dove vedere Eurforia in streaming

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