Loredana Errore è indubbiamente uno dei più grandi talenti che abbiano mai calcato il palco di Amici, e dei talent show italiani in generale. Concorrente nel 2010 e seconda classificata dietro Emma Marrone, al debutto Loredana Errore ha ottenuto un grandissimo successo grazie al suo immenso talento interpretativo, al suo bel timbro graffiato e grintoso, all’impegno di autori del calibro di Biagio Antonacci nello scrivere per lei. La vita ha tuttavia creato seri ostacoli per Loredana: anni fa un incidente stradale l’ha quasi uccisa, e questo l’ha tenuta per un po’ lontana dalle scene. Quanto accaduto non ha tuttavia spento la musica che batte fiera in lei, e dopo tempo Loredana Errore si appresta a portare avanti la sua seconda era discografica successiva a questo evento. Di questo è di tanto altro abbiamo parlato direttamente insieme a lei.
Intervista a Loredana Errore
E’ appena uscito il tuo nuovo singolo “100 vite”. Cosa rappresenta per te questo brano? Come mai hai scelto proprio questa canzone per il tuo ritorno?
100 Vite è effettivamente il lavoro con cui ritorno dopo 4 anni ed è un brano che è stato scritto da Stefano Paviani insieme a Riccardo Rizzardelli. Letteralmente racconta una storia d’amore, descritta appunto dall’autore, ma per far sì che io entrassi in confidenza con questo brano ed iniziassi ad interiorizzarlo il più possibile e riuscissi a dare quindi un messaggio più ampio in queste 100 vite io ho visto la mia rinascita. La vita mi ha permesso di rinascere ogni qual volta ce ne sia stato il bisogno, anche se è nel 2013 che c’è stata sicuramente più eclatante e conosciuta, ossia l’incidente.
Interpretando il brano mi sono soffermata molto su alcune frasi, come ad esempio “ho voglia di vederti” o “non importa che ore sono”. Per me è un ritorno a quei valori e sentimenti che richiedono sia perdonare che l’essere perdonati: senza perdono e serenità interiore la vita non si potrebbe chiamare vita. Quindi ho voluto abbracciare questo grande quadro, questo grande disegno, per dare un significato profondo a queste 100 Vite. (CLICCA QUI PER ASCOLTARE IL BRANO).
Quanto è importante per te rivedere la tua vita in quello che canti? Riusciresti a interpretare un brano in cui non rivedi la tua esperienza?
La cosa in realtà è semplicissima: la magia, secondo me, la fa tutta la musica. E’ come quando noi ascoltiamo un brano del nostro cantante preferito: in qualche modo riusciamo sempre a vederci dentro un periodo della nostra vita in cui ci siamo innamorati, in cui siamo stati male, in cui eravamo particolarmente felici. Quando mi viene presentato un brano, forse proprio perché credo nella magia della vita e nella magia della fede, sento sia qualcosa che l’universo abbia scelto per me. Queste 100 Vite, così come ogni altra cosa io abbia cantato in passato, hanno fatto breccia in me perché mi hanno permesso di ricollegarmi al dono prezioso della vita ed alla moltitudine di occasioni che essa stessa ti dà. Con questo brano mi sono quindi abbracciata al significato globale della vita, non ad un singolo evento sentimentale personale.
Come cambia questo aspetto nel momento in cui sei invece tu stessa l’autrice dei tuoi brani?
Io non mi reputo una cantautrice. Quello che ho avuto la pazienza, l’occasione, il dono di scrivere è stato veramente occasionale. Ovviamente sono gratissima al fatto di poter interpretare perché per me l’interpretazione è qualcosa che dà un valore in più al brano. E’ come se si vada a suggellare un filo conduttore che unisce autore e interprete. Quella canzone diventa poi un frutto, un veicolo che non si sa mai dove andrà, che fine farà, ma se è stata concepita in questo modo, con questo amore, da questa calamita che ha unito autore e interprete, non può non fare breccia.
Questo è assolutamente ciò che deve avvenire quando un interprete canta un brano scritto da un autore: l’interprete deve essere una sorta di regista nel descrivere la scena che l’autore ha scritto. E’ qualcosa di veramente magico ma deve essere fatto anche con umiltà e dedizione, sempre e comunque confrontandosi con l’autore in maniera tale da unire quante più informazioni possibile. L’interprete deve infine adoperare il suo istinto, il suo vissuto, affinché sia il motore di quella canzone.
Dal momento che è appena uscito il nuovo singolo, possiamo aspettarci un album in arrivo?
Certo, ci sarà un video in uscita a brevissimo dopo di che arriverà anche un album che includerà, appunto, altri brani. Ci sarà anche un secondo singolo con un secondo video, insomma ci saranno tante cose belle che veramente contorneranno di professionalità e serietà questo progetto. Sono veramente tanto felice e non vedo l’ora che si riaprano i battenti per poterlo cantare a squarciagola sul palco davanti ai miei fan, chiaramente con le giuste precauzioni che il virus ci impone. Il messaggio che vorrei dare su questo è che siamo tutti sulla stessa barca, e questo non deve indebolirci ma renderci forti, è una situazione tragica a cui non possiamo rispondere con fragilità ma dobbiamo rispondere con forza, responsabilità e amore, sperando che presto ritorni tutto come prima.
Ritornando un po’ al passato: il nome di Loredana Errore diventa famoso 10 anni fa in seguito alla tua partecipazione ad Amici. Che ricordi hai di quei tempi? Hai ancora rapporti con Emma Marrone o Maria De Filippi?
Quell’esperienza è stata bellissima, la ricordo praticamente tutta, dall’inizio alla fine. E’ stata un’esperienza che mi ha catturata, che mi ha insegnato tanta professionalità, che mi ha donato uno spirito di comunione con gli altri ragazzi, e fu veramente bellissimo. Mi ha dato la possibilità di pensare soltanto a cantare e di sfruttare ogni singolo momento della giornata per perfezionarmi, è stata una cosa “amazing”, grandiosa! All’epoca ho avuto modo di legare davvero con tutti i miei compagni, ma poi nella vita è normale si prenda tutti delle strade diverse. Ovvio che oggi non ci sia frequenza, che non ci si prenda il caffè sotto casa, ma ancora oggi c’è con tutti un profondo rapporto di stima e rispetto. La vita insomma è andata avanti, adesso c’è per me questo bel momento che è 100 Vite che spero di portare, perché no, anche sul palco di Amici.
Dalla tua biografia apprendo che uno dei primissimi confronti che hai avuto con la musica è stata una cover di Mia Martini che hai eseguito ben prima di Amici. Cosa hai provato quando poi, dopo anni, hai avuto modo di duettare con sua sorella, Loredana Bertè?
Loredana Bertè è stata per me un’emozione grandiosa, è stato proprio come se il Signore mi avesse risposto in un certo senso. Io ho sempre stimato moltissimo Mia Martini e sempre la stimerò, e credo che abbia bisogno di voce, che non debba mai dimenticata perché aveva davvero una voce strepitosa. Quindi quando Biagio Antonacci, per la canzone “Cattiva”, mi disse: “guarda ho una sorpresa per te: ti farò duettare con Loredana Bertè” io restai veramente colpita ed emozionata. Quando la vidi per la prima volta in studio la abbracciai e piansi, parlammo molto della sorella e di quanto la stimassi. E’ stato un momento veramente bello.
A proposito di Antonacci: lui è sicuramente l’autore con cui hai lavorato di più a inizio carriera. Ti piacerebbe tornare a lavorarci?
Certo, certo, assolutamente! Io voglio molto bene a Biagio come lui ne vuole molto a me, poi certo ogni rapporto di lavoro ha il suo inizio e la sua fine, però io sono davvero molto felice di aver collaborato con lui. Le porte alla fin fine sono sempre aperte, bisogna soltanto trovare il momento giusto, e quindi perché no? (sorride)
Prima parlavamo del concetto di rinascita. Tu affermi di aver avuto molte rinascite, tra cui appunto l’incidente stradale del 2013. Quell’esperienza ha cambiato il modo in cui ti rapporti alla musica?
Guarda, io sono ripartita da un’immobilità del 95%, quindi c’era una grande paura che io non riuscissi a superare tutto ciò ed a sopportare un palco: per le ore di impegno che porta via, perché ti obbliga a stare a lungo in piedi. Anche lì, però, la musica grazie a Dio è andata oltre. Io mi sono rimessa in gioco quasi subito per non perdere, appunto, il ritmo e anche se lo facevo in un modo non proprio perfetto mi sono detta: “Loredana, tu devi andare avanti”. Poi ho avuto comunque molte possibilità, delle persone mi avevano organizzato un tour e tutto il resto, e pian piano mi sono accorta che la magia della musica non mi lasciava, non mi abbandonava.
Mi sono accorta che quando stavo sul palco andava tutto bene, sono anche caduta ogni tanto, ma chi se ne frega! Io sono andata in contro alla musica, la musica è venuta in contro a me, la gente è venuta a sostenermi ed io non mi sono vergognata di non farmi vedere al 100% per come mi conoscevano. Così è la vita: non bisogna arrendersi, bisogna mostrare quello che si è anche se la gente è abituata a vederti in un modo e magari c’è qualcosa che si è modificato in quel momento: di nuovo, chi se ne frega! Non vale la pena di non andare avanti nella vita per via di una semplice vanità personale.
In questi anni, molti altri “ex Amici” hanno partecipato a programmi come Tale e Quale Show o Ora o Mai Più. A te piacerebbe fare qualcosa di simile?
Certo, perché no: è pur sempre un modo per mettersi in gioco, per ripresentarsi al grande pubblico, per farsi notare, per divertirsi. Assolutamente si.
A proposito di questo: in rete era spuntata una voce di corridoio secondo cui tu avresti partecipato ad Amici All Star. Puoi darci qualche conferma o smentita al riguardo?
No, no, purtroppo non è così. Sarà per la prossima volta. Sul futuro posso dire soltanto una cosa: ho avuto un dono e spero che da oggi in poi saprò farlo camminare com’è giusto che sia.
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