I Beatles, una delle band più famose di tutti i tempi, si scioglievano esattamente 49 anni fa. A lasciare la band fu Paul McCartney.
Paul McCartney abbandona i Beatles
Nel 1970 Paul McCartney presentava il suo primo lavoro solista. La prima pagina del Daily Mirror venne stravolta dal comunicato stampa: PAUL IS QUITTING THE BEATLES, Paul sta lasciando i Beatles. Era il 10 aprile del 1970 e terminava ufficialmente l’avventura della band più popolare ed influente di sempre.
Gli album da solisti
Tanto fu lo sgomento che la notizia fece il giro del pianeta in tempi brevissimi. La carriera dei Fab Four non finisce qui perché nessuno di loro abbandona le scene musicali. Tutti intraprendono progetti paralleli, ma non fu mai la stessa cosa. A metà aprile uscì “McCartney”, l’8 maggio “Let It Be”, a settembre “A Sentimental Journey” di Ringo Starr, a novembre “All Things Must Pass” di George Harrison ed a dicembre “Plastic Ono Band” di John Lennon.
Ma perché i Beatles si sciolgono?
Probabilmente per motivi puramente musicali. Da una parte troviamo la voglia di sperimentare di Lennon e dall’altra la vena puramente pop e melodica di McCartney. Non dimentichiamoci di George Harrison, che dopo essere stato all’ombra dei due compagni più celebri per anni, inizia a manifestare la necessità di maggiori spazi. Ci furono poi anche motivazioni economiche e gestionali nate dopo la morte dello storico manager Brian Epstein. Hanno infine giocato un ruolo fondamentale le compagne di Paul e John. Linda Eastman e Yoko Ono sicuramente contribuirono a inasprire i rapporti fra i due musicisti.
L’avventura dei Beatles è durata tutto sommato poco, da “Love Me Do” (5 ottobre 1962) fino al 10 aprile 1970. Nonostante ciò il loro contributo musicale e culturale è stato fondamentale.
La rottura legale il 31 dicembre
I Beatles si sciolsero legalmente il 31 dicembre 1970, quando McCartney intentò una causa tendente a porre tutti gli affari del gruppo nelle mani di un curatore fallimentare per liberarsi di Klein.