Welcome 2 America è stato l’ultimo colpo di genio di Prince. L’artista di Minneapolis, scomparso nel 2016 a soli 57 anni, aveva in cantiere questo lavoro dal 2010 e inspiegabilmente non è mai riuscito a pubblicarlo quando era in vita.
Questo non è il solito lavoro che celebra un cantante, nè un quadro sonoro messo lì giusto per far guadagnare le case discografiche. Welcome 2 America è un vero e proprio disco, che suggella una carriera eccezionale come quella di Prince. Un artista unico, impareggiabile, in grado di spaziare tra più generi musicali con una leggerezza a dir poco favolosa e per questo imperdibile.
‘Welcome 2 America’: come può essere giudicato questo disco?
Ogni lavoro di Prince merita di essere ascoltato e vivisezionato. Welcome 2 America non può essere giudicato solo come un disco postumo uscito per volontà di chi detiene i diritti della sua musica. Può essere definito come semplicemente l’ennesima dimostrazione del genio caleidoscopico che cambiò per sempre il volto del funk e della black music. In un momento in cui quest’ultima non godeva di essere la musica prescelta dalle major dell’epoca. Ed invece con il folletto di Minneapolis tutto è cambiato: il suo talento da compositore di primo livello, la sua capacità da polistrumentista lo hanno designato leader di un settore musicale. Tornando a Welcome 2 America, le tracce più importanti a livello compositivo che meritano di essere ascoltate sono sicuramente Hot Summer, 1000 Light Years from Here e Born to Die ma in fin dei conti tutte le composizione hanno un qualcosa di speciale.
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Tracklist:
- Running Game (Son of a Slave Master)
- Born 2 Die
- 1000 Light Years From Here
- Hot Summer
- Stand Up and B Strong *
- Check The Record
- Same Page, Different Book
- When She Comes
- 1010 (Rin Tin Tin)
- Yes
- One Day We Will All B Free
“Welcome 2 America”: arriva un Prince inedito