Il film di Warcraftè uscito nel 2016 ed è diretto da Duncan Jones. È ambientato nell’universo dell’omonimo videogioco.
Il film di Warcraft: adattamento riuscito o tentativo fallito?
Milioni di persone hanno giocato a Warcraft e, quindi, è probabile che molti di loro cerchino con nostalgia di rivivere le loro avventure adolescenziali. Tuttavia, secondo la Universal il film Warcraft: The Beginning non è destinato solo agli appassionati. Con un budget di ben 160 milioni di dollari, la visione è consigliata anche alle famiglie e agli amanti del fantasy in generale.
Sfortunatamente, il film di Warcraft fallisce nel tentativo di convincere gli spettatori che non siano già innamorati della lunga e complicata storia di Azeroth. Sebbene a livello visivo sia spettacolare, riuscire a comprendere bene questo mondo e i suoi personaggi diventa una sorta di sfida. Al suo apice, World of Warcraft aveva oltre 12 milioni di giocatori online, ma anche loro avranno fatto fatica a seguire l’adattamento di Duncan Jones.
La trama
All’inizio del film i membri dell’Orda degli Orchi, guidati dal malvagio Gul’Dan (Daniel Wu), viaggiano attraverso un grande portale verde verso il mondo di Azeroth. Poco dopo, un giovane mago di nome Khadgar (Ben Schnetzer) scopre casualmente l’esistenza di una magia oscura nel mondo. Con l’aiuto di Anduin Lothar, (Travis Fimmel) il mago informa Re Llane Wrynn (Dominic Cooper).
Successivamente, ci viene presentato Medivh (Ben Foster), il Guardiano di Azeroth, che fa squadra con Anduin e Khadgar. Il loro piano è di catturare uno dei mostri e scoprire da dove viene “l’Orda”. Durante il loro viaggio, il trio è vittima di un’imboscata degli Orchi, che catturano Garona (Paula Patton). Sarà lei a convincere gli umani a incontrare Durotan (Toby Kebbell), che ha escogitato un piano per sconfiggere Gul’Dan e sancire la pace tra umani e Orchi.
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Gli aspetti meno convincenti
Questa è la trama principale e generale del film di Warcraft, ma diventa quasi impossibile tenere il passo e il personaggio principale non viene approfondito particolarmente. Sia il suo rapporto con il figlio che con Garona sono frettolosi e privi di quasi tutta la grinta emotiva che li caratterizzava nel videogioco. Neppure i dialoghi riescono a dare al film un certo spessore emotivo. Inoltre, alcune prestazioni degli attori sono carenti. Infine, il film di Warcraft è ambientato quasi sempre all’interno di castelli e perciò lo spettatore vede solo scorci di un intero mondo fantastico.
Dopo tutta la costruzione della trama, è frustrante che il film finisca senza una vera conclusione. Per fortuna ci sono i sequel!