The Spine of Night: Un film d’animazione d’altri tempi

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The Spine of Night è un film d’animazione del 2021. Si tratta di un epopea fantasy ricca di epicità e violenza. A parte lo splatter, il suo punto di forza risiede però nel comparto tecnico. Per questo film viene utilizzata un’estetica che oggi non si vede più nei prodotti animati.  Le animazioni riprendono infatti lo stile dei film creati con la tecnica del rotoscopio. Questa scelta potrebbe non piacere a molti. La colpa è dei prodotti Dinsey-Pixar che ci hanno abituati a disegni tridimensionali sempre più spettacolari. In effetti il risultato è un prodotto vintage che guarda al passato. Ma questo aspetto non deve essere considerato un malus. Anzi una volta che ci si è abituati, si rimane ammaliati.

The Spine of Night: violenza nudi integrali ed epicità

The Spine of Night è un fantasy con tutti gli stereotipi del genere. Ma nonostante sia un prodotto animato non si risparmia sulla violenza. È come dovrebbero sempre essere i film di questo tipo. Mischiate la brutalità efferata de Il Trono di Spade con un retroscena magico ed oscuro alla Signore degli anelli. La magia è ben dosata e il sangue scorre a fiotti. È una storia epica, che si sviluppa in un lungo arco temporale. Come di dovere c’è anche qualche nudo integrale. Ma la protagonista che narrerà le vicende non incarna un canone di bellezza tipico del fantasy. Non ha un fisico da modella dalle forme perfette. Ma al contrario ha un corpo vero. Ed è sempre nudo. Una scelta coraggiosa. Poi le teste si staccano, il sangue scorre, i morti risorgono. Violenza, misticismo arcano, nudi, duelli epici. Sono un mix perfetto per un prodotto di indubbio fascino. The Spine of Night è un film da non perdere.

Il fascino retrò del rotocalco

La scelta stilistica che guarda al passato è stata una scelta rischiosa. Ma si è rivelata un modo per distinguersi dal panorama dei prodotti animati. The Spine of Night si rifà ad un’estetica che vede in Ralph Bakshi il suo principale rappresentante. L’autore proponeva prodotti per adulti con uno stile riconoscibile. Suo l’adattamento animato de Il Signore degli anelli del 1978. La tecnica del rotoscopio era una tecnica utilizzata per rendere più realistici i movimenti delle figure. Le immagini venivano ricalcate da una precedente pellicola. Uno degli esempi meglio riusciti di questo uso è Heavy Metal (qui la recensione). È un metodo sorpassato dal digitale, ma che ha un grande fascino. The Spine of night sfrutta questa vecchio stile, ma grazie a questa scelta fa jackpot. Rimane impresso e lascia il segno. Il risultato è un fantasy che si potenzia in intensità grazie alla sua cifra stilistica caratterizzante.

Conclusioni

The Spine of Night è un prodotto particolare. Fuori dal tempo, guarda al passato. Ma questa è una scelta vincente, perché permette al film di distinguersi dalla massa. Questo fantasy è suggestivo, ricco di scene memorabili che rimangono impresse. Un vero e proprio regalo per la vista. Non è adatto ad un pubblico di troppo giovani, perché non lesina sulla violenza e sulla brutalità. Ma d’altronde un film fantasy, dove vivono stregoni e guerrieri, non può che essere un mondo di violenze ed efferatezze. Se cercate un film d’animazione particolare e differente dal solito, recuperatelo senza esitazione.

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