The Circle of Love: il corto sbarca a Venezia

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Giovedì 9 Settembre 2021 approda al 78esimo Festival del Cinema di Venezia The Circle of Love il corto diretto da Enzo Bossio. Tratta tematiche dal carattere universale sulla complessità delle relazioni umane. Si parla anche della Coppia e sulla solitudine che nasce quando manca la sintonia, la condivisione e la comunicazione. L’amore è definito appunto un cerchio che per continuare ad esprimersi nel tempo deve seguire una linea sottile.


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The Circle of Love: quando verrà proiettato il corto?

Verrà presentato in anteprima durante la 78esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia giovedì 9 settembre alle ore 18:00 presso lo spazio Hollywood Celebrities Lounge il cortometraggio The Circle of Love di Enzo Bossio con Michelle Carpente e Adriano Squillante. Il film prodotto da The Boss Movies e nato da un’idea del regista Enzo Bossio e dell’interprete Adriano Squillante.

Il corto è diviso in tre parti

Suddivisa in tre atti l’Opera vuole raccontare attraverso la storia di Elena (interpretata dall’attrice e conduttrice Michelle Carpente) e Adriano (l’attore e conduttore Adriano Squillante, che è anche co-autore del soggetto e della sceneggiatura) uno squarcio di vita umana, in cui una relazione sentimentale subisce le conseguenze di una società fortemente basata sull’individualismo e l’autoreferenzialità. Dopo Venezia il film seguirà il percorso di presentazioni all’interno del circuito Festivaliero Internazionale. Gli sponsor del film sono: Uzan & Partners e Fuji Studio. 

The Circle of Love: che cosa ha detto Enzo Bossio?

Il Regista Enzo Bossio dichiara: “Il cortometraggio è nato mentre ero con Adriano Squillante al Festival di Alicante, durante la premiazione del nostro corto Svegliati. Eravamo in Barca, Adriano ha lanciato l’idea di fare un corto su come in amore si reiterino sempre gli stessi errori inconsapevolmente. Così abbiamo abbozzato assieme una prima struttura del corto, in modo inaspettatamente naturale”.

Note sui tre atti

Enzo continua dicendo: “Il tratto distintivo del film è la sua divisione in tre atti quasi in accordo con la struttura drammaturgica classica. Nel primo atto fanno da protagonista le parole e i desideri dei personaggi. Il secondo invece si contrappone nettamente al primo: le azioni sono al centro della drammaturgia facendo emergere un drammatico silenzio tra i personaggi. Nel terzo atto poi si sottolinea la circolarità dell’amore e gli effetti derivanti da una relazione improntata su individualismo e autoreferenzialità”.

Pagina Twitter Biennale Cinema Venezia: https://twitter.com/la_Biennale?ref_src=twsrc%5Egoogle%7Ctwcamp%5Eserp%7Ctwgr%5Eauthor

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