LOUD: A Life in Rock ’n’ Roll è il titolo del libro che racconta la vita di Tana Douglas, riconosciuta come la prima donna al mondo a diventare roadie. Un’apripista, la Douglas, che ha accompagnato in tour artisti del calibro di Ozzy Osbourne ed AC/DC.
Chi è Tana Douglas?
Tana Douglas comincia il suo viaggio nel 1973, in Australia. Ha 15 anni e lavora per gli AC/DC. Il gruppo è in ascesa e il ruolo di Tana è quello di roadie backline. Il resto della crew, dice nel suo libro la Douglas, non era tanto più vecchia. E gli AC/DC non andavano neanche per i 30. Bon Scott, che all’epoca aveva 26 anni, si sentiva già vecchio rispetto ai compagni di brigata. E a proposito dell’età, durante un’intervista rilasciata al Guardian, la Douglas ricorda: “Andavamo ai concerti nei pub fingendo di essere adulti, guidavamo con o senza patente”.
LOUD: A Life in Rock ’n’ Roll
Nel libro la Douglas racconta i propri trascorsi. Già roadie di artisti come Santana, Neil Diamond ed Iggy Pop prima di raggiungere i 21 anni, conduceva una vita selvaggia e spesso pericolosa. Come la volta che la crew di Iggy Pop la sfidò a passeggiare lunga la ringhiera di un traghetto. Tana Douglas ricorda anche le difficoltà nel gestire i rapporti con il resto della crew. “Sono diventata capotecnico e responsabile di diversi reparti. E dovevo stare attenta, perché non tutti gli uomini vogliono una donna che gli dica cosa fare”.
Tana Douglas racconta le difficoltà di un roadie
“I roadie hanno questo problema: quando invecchiano, non si adattano bene a un ambiente diverso da quello dell’industria musicale”, dice la Douglas. “Hanno vissuto in un mondo isolato, con regole completamente diverse”. Ora che l’emergenza sanitaria ha fermato l’industria musicale, molti roadie potrebbero sentirsi inutili, ma la Douglas la pensa diversamente. Secondo Tana Douglas, chi lavora on the road possiede risorse che altri non hanno. Possono gestire situazioni complicate, pensare fuori dagli schemi e trovare una soluzione per ogni problema.