Steven Yeun sta attraversando indubbiamente un momento felice della sua carriera attoriale. Diventato popolare con il personaggio di Glenn Rhee in The Walking Dead, di recente ha raggiunto un altro prestigioso traguardo. L’artista 37 anni, infatti, è rientrato nelle nomination per gli Oscar 2021 per quanto concerne la categoria miglior attore protagonista per il film Minari.
Nonostante ciò, l’interprete sudcoreano naturalizzato statunitense ha affermato che non apprezza l’etichetta di “attore asioamericano”. A suo parere, il settore degli attori non dovrebbe essere suddiviso a seconda delle origini. Durante un’intervista rilasciata a Hollywood Reporter, Yeun ha potuto spiegare meglio la sua posizione.
Innanzitutto ha rivelato di sentirsi onorato per la nomination agli oscar, ma subito dopo ha sottolineato che si sente piuttosto a disagio quando viene definito “attore asioamericano”, ribadendo che gli piacerebbe essere riconosciuto come “attore”.
Steven Yeun contro la separazione per nazionalità degli attori
Proseguendo nell’intervista, Steven Yeun ha detto che se guarda in generale a quanto accadutogli in questi ultimi tempi, è contento di poter notare come ci sia stata una “nuova apertura” da parte del cinema. Questa situazione infatti può dare fiducia e speranza a tanti suoi giovani colleghi asiatici-americani di poter raggiungere successo e gratificazioni.
All’opposto, il protagonista di The Walking Dead ha rimarcato che quando certe definizioni come “attore asioamericano” vengono troppo generalizzate gli danno fastidio. Infatti non ha nascosto che quando si trova di fronte a distinzioni per identità ne soffre perché si sente “in una posizione molto strana”.
Yeun ha ricordato che, in effetti, in Minari ci si sofferma su un personaggio asiatico-americano. Tutto ciò, però, non sta a significare che la trama si basi soltanto su questo aspetto, anzi, va ben oltre.
Steven Yeun: candidato all’Oscar, un film con Jordan Peele?
L’artista 37enne per aggiudicarsi l’Oscar 2021 come miglior attore protagonista dovrà vedersela con una nutrita concorrenza formata dal compianto Chadwick Boseman per Ma Rainey’s Black Bottom, Riz Ahmed per Sound of Metal, e soprattutto Anthony Hopkins per The Father. Quest’ultimo viene dato come grande favorito per la vittoria.