Steve Carell interpreta il Generale Mark Naird in “Space Force” una nuova serie originale Netflix. Una commedia ironica ambientata nello spazio, da molti definita una satira al sistema politico americano. Sette anni dopo “The Office” la coppia Carell e Greg Daniels torna in una co-produzione targata Netflix.
Space Force: il cast e la trama
La nuova comedy con Steve Carell dal titolo “Space Force” è disponibile dal 29 maggio su Netflix (Netflix: ecco tutte le serie TV e i film in arrivo a maggio). Dieci episodi in cui intreccio narrativo ruota attorno ai personaggi che popolano un shuttle americano, il sesto ramo delle forze armate statunitensi voluto dal presidente Trump, per occuparsi di tutte le questioni inerenti lo spazio e della sicurezza nazionale.
Questa nuova fiction originale Netflix vanta un cast d’eccezione. Oltre Carell showrunner insieme a Daniels, troviamo anche Lisa Kudrow, l’amatissima Phoebe di “Friends” e John Malkovich grande protagonista in “The New Pope”.
“Space Force” è un mix tra un impegnata satira politica e una trama a tratti no sense
Il richiamo a Donald Trump ed ad alcune sue deliranti idee emerge perfettamente nel personaggio interpretato da Steve Carell. Il Generale Mark R. Naird, è un pilota pluridecorato pieno di ambizioni, un miscuglio di prosopopea e insicurezze varie che ricorda molti il presidente degli stati uniti. Razzista, ultra-conservatore e ossessionato dalla Cina, il protagonista di “Space Force” ricalca i tratti più salienti e criticati dell’attuale leader americano.
“Space Force”: un generale ispirato alla figura del presidente Trump
La commedia ruota intorno proprio al dualismo del personaggio interpretato da Steve Carell che pur non capendo nulla di spazio, non si perde mai d’animo e riesce anche in situazioni al limite dell’assurdo a cavarsela.
Il generale Mark non si scoraggia neanche quando fa partire per sbaglio un razzo da centinaia di milioni di dollari accavallando le gambe sulla scrivania. Dimostra un’integrità morale unica anche quando viene accusato di spendere diecimila dollari per un aranciata, infine non si scoraggia neppure quando un satellite degli odiati cinesi ruba i pannelli solari a una piattaforma spaziale degli Stati Uniti. “Space force” in alcune scene richiama anche la blasonata opera “2001: Odissea nello Spazio” di Stanley Kubrick attraverso l’immagine di cattivissime scimmie spaziali.
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