Dopo la fine del ruolo in Game of Thrones che l’ha portata alla fama mondiale, Sophie Turner parla della sua lotta contro la depressione.
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Sophie Turner parla della sua lotta contro la depressione
Non è tutto oro quel che luccica. Anche nel mondo dello spettacolo la vita delle star non è sempre semplice. A dimostrarcelo è l’attrice di Game of Thrones, Sophie Turner, che recita nel ruolo di Sansa Stark. L’abbiamo vista crescere, ma poco sappiamo dei suoi problemi al di fuori del set. Ci racconta che l’esperienza di Game of Thrones l’ha sicuramente cambiata. Ma cos’è successo dopo la fine delle riprese? Purtroppo l’attrice afferma di aver sofferto di depressione.
Ha raccontato a Variety alcuni dettagli della sua vita una volta terminata la serie ideata da George R.R. Martina. Ha vissuto dei momenti molto difficili, anche dopo il recente matrimonio con Joe Jonas.
Il ruolo in Dark Phoenix
Dopo Game of Thrones è stato il turno di Dark Phoenix. Nel film Sophie Turner interpreta Jane, la protagonista che appena dimessa da un centro si salute mentale. E’ anche l’unica ad essere sopravvissuta del crollo dell’aereo sul quale viaggiava. In questo ruolo ha riscontrato alcune similitudini con la propria vita.
“C’erano molte cose che stavano accendo nella pia vita e ho pensato ‘Okay, forse è giunto il momento di metter insieme i pezzi e lavorare a questo, sembra innovativo ed eccitante. Lei [Jane] è incredibilmente depressa e crede che non ci sia alcuna speranza, ma alla fine si ritrova a combattere per la stessa vista che non credeva di voler vivere. Ho cercato di darle voce nel modi più vero è possibile basandomi sulle ime esperienze passate. Senza scendere troppo nei dettagli, sono stata nello stesso punto in cui si trovava Jane.”
Parlando dei disturbi condivisi con altri attori afferma:
“Ognuno affronta questo genere di situazioni in modo diverso. Secondo la mia esperienza, tutte le persone che ho conosciuto e che hanno lottato duramente contro questi disturbi sono alcuni degli attori più talentuosi che abbia mai incontrato.”