Probabilmente il titolo inglese, The Slayers, non dirà molto. Lo stesso però non si può dire del lunghissimo titolo che abbiamo conosciuto in Italia: Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo.
Di cosa parla The Slayers?
Il manga è tratto da una light novel scritta da Hajime Kanzaka e illustrata da Rui Araizumi nel 1989. Protagonista una giovane maga, che vive nell’ambientazione tipica del mondo del fantasy.
Una porta socchiusa fantasy ma non solo
Prima di The Slayers
Il mondo magico di Slayers è governato da un essere supremo, il Signore degli Incubi o Mare del Caos, che ha creato l’universo. A reggerlo sono quattro colonne, che sorreggono anche quattro diversi universi. Ognuno di questi ospita due diverse fazioni di divinità e demoni in perenne lotta fra loro. Cinquemila anni prima della storia narrata, nell’universo dove vive la protagonista il dio supremo ha vinto contro il demone, dividendone poi il corpo in sette frammenti. Lui stesso, spossato dalla lotta si è lasciato andare nel Mare del Caos, lasciando dietro di sé quattro parti del suo corpo. Quattromila anni dopo, una delle parti del demone ritorna in vita, e cerca la sua vendetta.
Il manga
L’adattamento del manga c’entra poco o niente con questa storia. Rina Inverse, la protagonista, è sempre una potente maga, ma anche una ladra, e le sue avventure iniziano con l’incontro con uno spadaccino, Gourry Gabriev (in Italia fantasiosamente ribattezzato Guido). Il bottino da lei rubato dopo l’ultimo colpo sembra interessare altri personaggi che si uniranno a lei nel suo viaggio: lo sciamano Zelgadis, ad esempio, la giovane principessa Amelia e il misterioso monaco Zeross.
L’adattamento italiano
Come abbiamo visto già in altre occasioni, l’adattamento italiano è stato a dir poco disastroso. Acquistato da Mediaset nelle sue prime tre stagioni, è stato trasmesso da Italia 1 dall’agosto 1997 al marzo 1998. Naturalmente non è stato dato in onda così com’era, ma tagliato e censurato in modo da rendere poco comprensibile anche la storia, rendendola a tratti ridicola. Nonostante questo, ebbe un certo successo e ancora oggi il personaggio di Rina Inverse, coi suoi lunghi capelli rossi, viene spesso scelto da molti cosplayer. Un piccolo aneddoto: la doppiatrice italiana di Rina, la bravissima Emanuela Pacotto, ha spesso dichiarato che è stata il suo personaggio preferito con cui lavorare, anche se quella che ha richiesto maggiore sforzo a livello vocale.